Quando mi sveglio mi sembra di aver dormito un'eternità.
Impiego diversi minuti a capire dove sono, chi sono e che ora è.
La tempia pulsa a ritmo col mio cuore e il mio stomaco è squarciato dai crampi.
Ancora con gli occhi chiusi cerco di ricordare qualcosa della serata trascorsa ma non è così semplice.
Il mio cervello annebbiato dal dolore del doposbronza lavora a rilento.
La sola immagine che si dipinge nella mia mente è quella di Avan che bacia un'altra e Josh che mi offre da bere... nient'altro. Aprendo gli occhi e mettendo a fuoco ciò che mi circonda capisco di essere a casa mia, ma non ho idea di come ci sono arrivata.
Allungo una mano sul comodino per recuperare il mio telefono, le mie dita sfiorano qualcosa che non riesco ad identificare come mio.Volto il viso e noto che poggiato sul legno chiaro del tavolino ci sono una rosa rossa e un sacchettino di carta posati sopra una lettera scritta con inchiostro blu su un foglio strappato da un qualche quaderno.
Incuriosita mi metto a sedere sul materasso con la schiena appoggiata al muro e avvicino i tre oggetti sistemandoli sul piumone.
Per prima decido di leggere la lettera e mentre scorro con lo sguardo riga per riga le parole non resisto all'avvicinare la rosa al naso per deliziarmi del suo profumo dolciastro.Ben svegliata Elizabeth,
So come ci si sente dopo una sbronza colossale e cercherò quindi di essere rapido e coinciso in quello che voglio dirti. Ieri hai fatto una stronzata a bere così tanto, non farlo mai più. Comunque non scrivo per farti la predica, ma per darti dei consigli:
-bevi tanta acqua
-fai una colazione leggera
-copriti con una coperta e non fare niente
-evita i farmaci
Ecco, questo ti aiuterà a riprenderti meglio. Sul comodino ti ho lasciato una colazione, magari mangiala ad intervalli per non affaticare il fegato che ne ha già tante da smaltire con l'alcool.
Scritto questo spero che la tua prima post-sbornia non sia così terribile, cercherò di passare nel pomeriggio.
A.J.A. J.? Avan Jogia. Rileggo quelle due lettere scritte in bella grafia, non ha senso: Avan alla festa era con una ragazza, per quale motivo avrebbe dovuto lasciarla per accompagnarmi a casa?
Eppure non mi vengono in mente altre interpretazioni per quei segni.Poi mi ricordo di avere un fratello minore estremamente simpatico, certamente sarà un suo scherzo di cattivo gusto.
Eli: -Geo! Vieni subito in camera mia!- lo chiamo, nessuna risposta. Ritento nuovamente e ancora nulla.
Poso lo sguardo sul telefono e mi accorgo che è mezzogiorno passato, dovrei essere a scuola da un bel pezzo. Beh, ormai non posso farci tanto, resto stesa a letto a mangiucchiare la colazione lasciata da "A.J." che ha azzeccato i miei gusti con torta di mele e una cioccolata calda da Starbucks.Così passo il venerdì, alla fine non si fa vedere nessuno nel pomeriggio il che è un bene dato che ad ogni minimo rumore mi scoppia la testa, anche se la curiosità mi rode. Non riesco a scacciare dalla mente l'idea che possa essere Avan.
Il sabato pomeriggio accompagno Jenette a comprare l'abito per la sera stessa.
Giriamo almeno una ventina di negozi prima di trovare il vestito nero dai dettagli dell'azzurro giusto per intonarsi allo smoking di Nathan, subito dopo passo da Matt per consigliargli la cravatta giusta e sistemargli i ricci in maniera quasi decente; così quando torno a casa sono le otto della sera e sono sfinita.
George è già uscito per accompagnare Ally al ballo e non tornerà questa sera, ergo sono a casa da sola. Faccio i tre giri di chiave e tiro i due chiavistelli, in cucina metto a scaldare le fette di pizza avanzate dalla cena di ieri sera e vado a mettermi qualcosa di comodo.
Recupero il piatto di pizza e mi sdraio in divano a guardare la TV con Otis che sonnecchia sulle mie gambe.
Il mio telefono vibra:Jenette McCurdy💘:
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Un mese per dirti "Ti amo"
FanfictionUna semplice pallonata, una cioccolata da Starbucks ed un pizzico della magia del natale. Bene ragazze, questa è la prima storia dell'avvento che scrivo; in pratica ogni giorno pubblicherò un capitolo fino al 25 dicembre... sempre alle 14. Un po' co...