XXVI

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CLARKE P.O.V

Sto aiutando Raven con le nuove auto… ha deciso di buttarmi giù dal letto all’alba, dal momento che non vedeva l’ora di iniziare il lavoro, probabilmente ora la starei odiando se non fosse che per convincermi mi ha detto che aveva bisogno di me per la guida, visto la mia bravura… ma adesso, dopo averle passato l’ennesima chiave inglese, sono convinta l’abbia detto solo per lecchinare…

“Reyes dal momento che devi ancora togliere un sacco di pezzi, ricordami perché mi sono dovuta svegliare alle sei del mattino…”
“Perché devo calibrare la macchina in base al tuo peso… cacciavite.”

Mi dice con la testa china sul motore e un braccio allungato verso di me… sono quasi tentato di conficcarglielo nel palmo quando la porta dell’ascensore si apre… manifestando un contenitore di cartone con quattro bicchieri di caffè fumante…

“Sei la mia salvezza… tutti quei caffè in cambio di sesso bollen-“

Lexa si scansa leggermente, rivelando la figura dietro di lei che prima non avevo minimamente notato…

“Ehm…ciao Anya…”
“Griffin… ti vendi per poco!”
“Tu non sei stata svegliata all’alba da quella pazza della tua raga- …. Meccanica… la tua meccanica.”

Ricevo un’occhiataccia dalla ragazza orientale che mi passa affianco per raggiungere la mia amica…mentre Lexa con un piccolo sorriso mi guarda come se avessi detto qualcosa di troppo…

“Dove avete preso queste auto???”

Ci chiede Anya con tono accusatorio…in silenzio Rave guarda prima me e poi Lexa… che fortunatamente prende subito parola…

“Le ho procurate io…”
“Dove?”
“Una persona mi doveva un favore…”
“Questa persona non centra niente con la retata fatta alla corsa clandestina ieri notte vero?”
“Non so di cosa stai parlando…”

Afferma Lexa mostrandosi del tutto indifferente all’accusa…

“Lo spero proprio…”

Termina Anya mentre si volta verso Rave chiedendole come ha intenzione di far partire l’auto, dal momento in cui quasi tutta la parte meccanica è sparsa sul pavimento… mi giro verso Lexa sospirando.

“Ci è mancato poco…”
“Tranquilla, non ha creduto a una parola di quello che ho detto, ma sa meglio di me che insistere è una battaglia persa… dov’è John Murphy?”
“Credo con Bellamy e di sicuro hanno dormito più di me… a proposito, quando posso ripagartelo il caffè?”

Le dico in modo malizioso tirandola a me dal bordo dei jeans…

“Beh considera che potrebbero salire gli interessi…”

Mi provoca avvicinandosi ulteriormente per mordermi il labbro inferiore…

“… se non vi dispiace…c’è del lavoro da fare…”

Il tono di Anya inizia a essere minaccioso, controvoglia mi allontano da Lex per tornare ad aiutare la mia amica.

Bellamy e Murphy arrivano nel momento in cui stiamo facendo il primo giro di collaudo, Lincoln ha provveduto a spostare tutto il resto delle auto dal garage permettendoci di avere lo spazio per allestire un piccolo circuito.

“Era ora… ancora un po’ e finivo tutto il lavoro da sola…”

Urla Raven verso i ragazzi cercando di sovrastare il rumore del motore…

“Prima di dire che hai fatto un buon lavoro, aspettiamo di vedere se Griffin completa la prova senza esplodere…”

Dice in tono provocatorio Murphy, facendo fare gli occhi in gloria a Rave intenta a osservare ogni mia curva…

“Non esploderà!”


OCTAVIA P.O.V

Lincoln è passato a prendermi in mattinata, dice che per oggi ha in serbo per me un allenamento speciale… con mio grande stupore Clarke e Raven sono già uscite, quindi accetto senza fare domande…
Ferma la macchina davanti a un campo circondato da filo spinato… mi guardo un po’ intorno per capire di cosa si tratta mentre lui si dirige verso il cancello e subito lo seguo a passo svelto…

“Non so se Lexa ti ha già informata, ma io e te per la missione ci occuperemo del carico dalla Russia…”

Annuisco, in fondo ci speravo, dal momento che guidare come una pazza tra le vie di New York facendo una rapina con armi alla mano non mi entusiasma per niente. Lincoln mi fa entrare in un capannone con diverse strutture in legno, passerelle, pareti da arrampicata e varie strutture che ricordano quelle del parkour.

“Oggi ci alleneremo qui… devi imparare a sfruttare gli spazi comuni che puoi incontrare tutti i giorni, a essere veloce, ma soprattutto silenziosa… sei bravissima nel combattimento… ma solo quello non basta…”

Mi fa sorridere il modo in cui calibra le parole per paura di potermi offendere… gli sorrido rassicurandolo, dopo tutto ha ragione sul fatto di allenarmi sulla mia agilità, considerando il fatto che è una missione più di spionaggio che di attacco… vado a cambiarmi velocemente per poi ritornare nella sala, invitandolo a farmi vedere i primi esercizi… iniziamo con un po’ di riscaldamento, alcuni esercizi in corsa e a terra… una volta pronta inizia a farmi vedere qualche salto base, come atterrare e alcune capriole qui e là.
Grazie al mio allenamento giornaliero, soprattutto quello per mantenere la muscolatura, riesco ad eseguire gli esercizi con facilità, ripetendolo giusto un paio di volte prima di poterlo eseguire correttamente.
Continuiamo per tutta la mattina e buona parte del pomeriggio…finché stremata mi sdraio sul pavimento a pancia in su…

“E io che pensavo che i miei allenamenti fossero stancanti…”

Linc si siede vicino ridacchiando…

“Stai andando molto bene, ma non avevo dubbi sul fatto che impari in fretta…ti lascio riposare, vado a fare una telefonata e a prendere qualcosa da mangiare…poi riprendiamo!”
“Non abbiamo ancora finito??? Chi devo diventare Ezio Auditore in Assassin’s Creed???”

Mi guarda come se avessi nominato un alieno, provocandomi una rotazione degli occhi… devo istruire questo ragazzo ai videogame…
Dopo una ventina di minuti lo vedo tornare, con un sacchetto di Cheeseburger in mano e delle bibite, mi fiondo sul sacchetto addentando un gigantesco pezzo di panino…

“Stavo morendo di fame…”

Scoppia a ridere prendendo un fazzoletto e pulendomi il lato della bocca pienamente ricoperto di salsa… tra un boccone e l’altro mi chiede di ieri, soprattutto del motivo per cui abbiamo tenuto la cosa nascosta, mi confessa di averlo scoperto da Lexa una volta rientrata a casa, per evitare un interrogatorio a cui non avrebbe resistito… Sorride nel dirmelo e intuisco che il suo tono non è arrabbiato…ma solo curioso. Gli confesso che a volte non vado fiera della mia mentalità criminale… e che spesso e volentieri siamo inclini a cacciarci nei guai, dal quale però riusciamo tranquillamente ad uscire, motivo in più per non farlo preoccupare inutilmente. Finisco il tutto abbassando lo sguardo in attesa di un rimprovero che però non arriva, al contrario mi guarda con uno sguardo dolce per poi lasciarmi un bacio sulle labbra…

“Octavia Blake, credo di esser-“

La porta del capannone si apre interrompendoci… a varcarne la soglia tre ragazzi e due ragazze, l’effetto scenico nell’entrare devo dire che è ammirevole… mi alzo velocemente seguita da Lincoln…

“Ehi Evans, non ci avrai fatto venire fin qui per vantarti della tua allieva…”

Dice con tono scherzoso il ragazzo con il codino, avvicinandosi insieme al resto del gruppo, Linc li saluta con un abbraccio come se non si vedessero da tempo…

“Ragazzi come state???”
“Noi bene… anche se la tua mancanza inizia a farsi sentire… ma immagino che il lavoro che fai ora sia più adatto a un signorino come te, la ragazza qui presente non ti avrebbe neanche guardato se ti avesse conosciuto tutto sporco di fango…”

Continua a prenderlo in giro, indicando scherzosamente la perfezione del suo vestiario.

“Lascia in pace il ragazzo Roan… quello che ha, se lo è meritato…”
“Grazie Nico… allora se avete finito di prendermi per il culo vi voglio presentare una persona, lei è Octavia… Octavia…loro sono Nico, Echo, Luna, quel simpaticone è Roan e il ragazzino qui, è il piccolo Aden…”

Conclude scompigliando la chioma spettinata del ragazzo più giovane…

“Loro sono… erano i miei compagni nei Marines, appartenevamo allo stesso commilitone…”
“Lo siamo ancora, sei nostro fratello anche se ci hai lasciato per una paga più alta…”

Ribatte la ragazza di nome Luna…

“…come vedi ho un sacco di fratelli e sorelle adottivi…”
“A proposito di sorelle…come sta il Comandante…”

Chiede Roan, continuando a tenere un sorriso beffardo in volto… mentre io mi volto verso Linc con aria curiosa…

“Si riferisce a Lexa… nel periodo in cui sono stato arruolato, spesso e volentieri si presentava al campo con una scusa o per l’altra per controllare che stessi bene… è sempre stata molto protettiva dopo la morte dei nostri genitori… solo che i qui presenti, vedevano nel suo comportamento un buon motivo per prendermi in giro…e le hanno affibbiato il soprannome di Comandante. Comunque sta bene Roan grazie dell’interessamento.”

Rido immaginandomi la scena… mi piace sapere sempre qualcosa in più della sua vita e questi ragazzi sembrano tutti molto uniti tra di loro… anche se la ragazza di nome Echo è rimasta in disparte al fianco di Luna… Lincoln inizia a spiegare il motivo della loro presenza…

“Ragazzi mi dovete dare una mano, Octavia sta lavorando per noi alla Task Force, a breve avremo una missione e ho bisogno che impari a muoversi nell’ombra… ha già imparato le tecniche fondamentali… ma metterle in atto con persone che potrebbero scoprirla è tutta un’altra cosa… “

Adesso capisco, non vedo l’ora di iniziare…neanche il tempo di dirlo che ci spostiamo all’esterno dove le strutture sono molto più grandi… ricreando un ipotetico scenario al molo… dietro la collina il sole sta tramontando, questo vuol dire che tra poco sarà buio rendendo più veritiero l’ambientazione…

“Non hai paura di rovinarti quel bel faccino?”

Il tono con il quale mi viene fatta la domanda mi fa gelare il sangue… sorrido in modo forzato tornando a concentrami…

“Echo giusto?... non ti preoccupare…il bel faccino è al sicuro.”

E voltandole le spalle inizio a scalare la struttura al mio fianco.


CLARKE P.O.V.

Ormai è pomeriggio inoltrato…  sto finendo di collaudare l’ultima auto sotto gli occhi attenti di Raven e John, a cui basta notare ogni inclinazione della macchina durante le curve, per capire se c’è bisogno di altre modifiche.

“Ok Clarke va bene così…”
“Abbiamo finito?”

Domando rivolta ai due ragazzi intenti a scendere dalla scaletta…

“Abbiamo finito… devo solo rivedere due cose, ma bastiamo noi due…grazie Clarke… ti offro una birra al Polis per averti buttata giù dal letto?”
“Mi sembra ovvio… vado a cercare Lexa…”

Mi incammino verso l’ascensore massaggiandomi il collo… sono stanca morta, ma ho proprio voglia di rilassarmi con i miei amici davanti a una birretta… scendo al -2 raggiungendo la porta dell’ufficio e bussando leggermente.

“Avanti…”

Entro chiudendomi la porta alle spalle… Lexa si toglie gli occhiali da vista appena mi vede, stropicciandosi gli occhi…

“Avete finito?”
“A quanto pare le auto sono tutte pronte, i ragazzi stanno valutando se è necessario munirle di nos… ma credo che con tutto quello che è stato tolto, non serva… tu cosa stai facendo?”
“Controllo questi documenti… ho un capo anche io e mi sta facendo andare fuori di testa.”

Dice lasciandosi andare contro lo schienale della sedia, mentre io sono già dietro di lei con le mani sulle sue spalle…

“Oh sì, ti prego continua…”

Sorrido mentre si lascia andare chiudendo gli occhi al mio massaggio…

“Raven e i ragazzi ci offrono una birra al Polis… sono venuta a sapere se ti andava…”
“Tu cosa vuoi fare…?”
“Beh mi andrebbe una birra ghiacciata…ma mi andrebbero molte cose in questo momento…”

Lascio la presa andando a sedermi a cavalcioni sulle sue gambe… mordendomi il labbro inferiore…

“Non credo di capire…”
“Sei sicura?”

Inizio lentamente a sbottonarmi la camicetta sotto il suo sguardo interessato… scoprendomi abbondantemente il collo e avvicinandomi al suo orecchio…

“Adesso?”

Mi bacia la spalla continuando le mie intenzioni e facendo cadere la camicia sul pavimento…

“Forse inizio a capire…anche se mi servirebbe qualche altro indizio…”

Il suo sussurro mi provoca un brivido lungo tutta la schiena e le mie labbra vanno subito a cercare le sue…incatenandoci in un bacio passionale… sento le sue mani intraprendere un percorso che inizia dalle mie ginocchia fino alla schiena, soffermandosi per qualche istante sul sedere…

“Lexa, noi andiamo al Pol- ma che cazzo Woods, volete finirla tutti quanti di scopare ovunque qui dentro…”

Anya entra aprendo la porta di scatto facendoci sobbalzare… ci giriamo a guardarla mentre impreca sulla porta, provocando una risata a noi e a Rave dietro di lei…ritorno a guardare i miei occhi verdi preferiti.

“Avanti Woods, la birra ci aspetta…”

Mi sorride facendomi scendere e rivolgendosi all’amica impegnata ancora a lamentarsi…

“An rilassati…non stavamo facendo nulla…”
“Oh sì l’abbiamo visto…”
Si intromette divertita Raven prendendo Anya per le spalle e spingendola fuori…
“Avanti Forest, prendi appunti…”


LEXA P.O.V

Mi giro nel letto allungando un braccio per spegnere la sveglia, non ho dormito un gran che stanotte, tra circa 15 ore dobbiamo mettere in atto un piano al dir poco folle… e molto rischioso…ancora mi chiedo come ho potuto acconsentire a una cosa del genere, sospiro guardando il soffitto.
Decido di alzarmi spinta dai rumori di padelle provenienti dalla cucina, trovando Lincoln intento a preparare la colazione…

“Di solito cucini quando sei preoccupato.”

Anche se non lo vedo in faccia posso immaginare un sorriso spuntargli sulle labbra… si volta riempendomi il piatto di uova e bacon.

“Non sono preoccupato per noi… Octavia ha lavorato sodo in questi giorni, sono sicura che se la caverà, ma Lexa…abbiamo acconsentito a una pazzia… siamo agenti del governo che stasera faranno una rapina…”
“Tecnicamente non sarebbe proprio una rapina…”

Dico cercando di alleggerire la preoccupazione negli occhi di mio fratello…

“Lexa sono serio… gli uomini di Wright sono dei criminali… e se qualcosa andasse storto e aprissero il fuoco? E se colpissero una delle ragazze?”

Sospiro, capendo la sua angoscia, che è la stessa che non mi ha lasciato dormire per tutta la notte. Mi alzo mettendo una mano sulla sua spalla…

“Quelle tre ragazze sono entrate nelle nostre vite come un uragano e finalmente abbiano quella serenità che è venuta a mancarci con la morte di mamma e papà…andrà tutto bene Linc, non permetteremo mai che le succeda qualcosa…a nessuna delle tre… siamo preparati per stasera… e tu hai fiducia in loro tanto quanto me.”

Osservo il volto di mio fratello rilassarsi, finalmente inizia a guardarmi con più convinzione…

“Hai ragione Lex… andiamo a smascherare quel figlio di puttana…”

Poco dopo siamo diretti alla Forest, le paure di Lincoln hanno dato spazio a sicurezza e determinazione… una volta usciti dall’ascensore noto con piacere che Jusper e Monty sono di nuovo tra noi… abbiamo deciso di coinvolgerli visto il loro utile operato della volta scorsa.
I ragazzi si occuperanno di hackerare il sistema per il controllo del traffico, facendo in modo di agevolare la fuga in macchina di quelli occupati nell’assalto al porta valori… questa volta lascio che Raven gli spieghi il piano nel dettaglio.
Voglio essere sicura che Clarke e Raven prendano la situazione più seriamente rispetto alla precedente missione, quindi decido di farle ripetere il piano per l’ennesima volta.

“Fermiamo il porta valori, prendiamo i soldi, saliamo in macchina e ci allontaniamo velocemente…”
“Perfetto…niente gesti stupidi Reyes, voi limitatevi a guidare…ad assaltare il furgone ci pensiamo io e Bellamy…”
“Non siete pochi in due?”

Mi chiede Clarke con occhi preoccupati…

“Ci aiuteranno un paio di guardie… tu, Raven e Murphy pensate a guidare…”
“Non capisco perché Anya non può venire con noi… abbiamo la quarta macchina…”

Sentenzia Reyes contraria agli ordini dati alla mia socia negli ultimi giorni…

“La quarta auto la guiderò io…sono in grado di fare entrambe le cose… gli ordini dati a Anya non si discutono, rimarrà qui a dirigere l’operazione… non posso permettermi di lasciare scoperta la base… se dovesse succedere qualcosa, almeno uno di noi deve essere in grado di prendere decisioni.”

Concludo non accorgendomi della presenza della mia migliore amica alle mie spalle…

“Non starò qui con le mani in mano mentre voi vi godete il divertimento…”
“An per favore, non ho tempo per discutere in questo momento…”
“Non sei il mio capo Woods…non puoi darmi degli ordini.”
“Oh sì che lo sono e se non li rispetterai considerati fuori da questa squadra.”

Le urlo l’ultima frase a due centimetri dalla faccia, i suoi occhi puntano i miei per un lasso di tempo necessario per farmi percepire la sua rabbia, ma non posso rischiare, sono più che consapevole che farò il possibile per portare tutti alla base sani e salvi, ma se dovesse succedermi qualcosa, l’unica persona in grado di prendere il mio posto e lei… tengo questi ultimi pensieri per me, non voglio mettere agitazione al resto del gruppo… il momento viene interrotto dalla porta dell’ascensore…

“Va tutto bene?”

Sento la voce di Lincoln prima di voltarmi e scoprire che non è solo…

“Anya ormai dovresti saperlo che non è mai una mossa saggia fare incazzare il Comandante…”
“Roan!”

Pronuncio il nome del ragazzo con un tono seccato ma allo stesso tempo stupito di vederlo nella mia centrale…

“Lincoln… cosa ci fanno loro qui?”
“E sempre un piacere vederti Lexa.”

Mi dice Nico abbracciandomi…

“Siamo i rinforzi…”

Lincoln presenta il resto dei ragazzi al gruppo, raccontandoci dell’allenamento che lui e Octavia hanno fatto di recente, se devo dirla tutta l’avere loro cinque in più nella missione non mi dispiace affatto…sono ottimi Marines e ottime persone…so che prenderanno la cosa sul serio…
La tensione di un attimo fa è scomparsa quasi del tutto e anche Anya mi sembra ormai rassegnata agli ordini che le ho dato…

“Bene ragazzi…ci troviamo tutti qui per le 18:00, Luna e Aden andranno con Lincoln e Octavia…mentre gli altri verranno con me… ora potete pure rilassarvi per un po’…”

Mi avvicino a Clarke, intenta a chiacchierare con il giovane ragazzo dalla chioma spettinata…

“Ehi Clarke…hai già conosciuto Aden…”
“Ciao Comandante…”
“Ti prego non chiamarmi cosi anche tu…”

Sorride al mio gesto di mettere una mano sulla fronte in segno di disperazione…

“Aden è il ragazzo più talentuoso che conosco, nonostante la sua giovane età… a soli 19 anni fa già parte di una delle squadre più stimate nei corpi dei Marine. Sto cercando di portarlo alla Heda ma non ne vuole proprio sapere.”

Dico con fierezza scompigliandoli i capelli…

“Sarei onorato di far parte della Heda… ma sai, loro sono la mia famiglia… e verranno sempre per primi, d’altra parte come ha fatto Lincoln.”
“Non smetterò mai di provarci…”

Mi sorride… allontanandosi per raggiungere i suoi compagni…sento la mano di Clarke stringere la mia…

“Sembra un ragazzo in gamba…”
“Lo è … tutti loro… si sono presi cura di Linc in un momento in cui io non potevo farlo… a dire il vero, la loro presenza in questa missione mi rende più tranquilla…”

Sento la stretta farsi leggermente più forte…

“Andrà tutto bene Lex…ne sono sicura.”

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