Cap XXXIV

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ANYA P.O.V

La mia cena con Wright si è conclusa da poco e ora mi sta trascinando al bancone del bar per bere un drink… vorrei fare un giro del casinò per rendermi conto delle vie che potrebbero tornarci utili se qualcosa dovesse andare storto, ma il mio “accompagnatore” sembra più che intenzionato a voler entrare nella Forest entro fine serata… Con la scusa del bagno mi allontano, per andare a rifugiarmi in un posto lontano da occhi indiscreti…dopo aver fatto cenno con il capo a Aden di seguirmi…

“Va tutto bene Anya?”

Mi chiede il ragazzo dopo aver controllato di essere soli…

“Si tutto ok…Clarke è già alle prese con la cassaforte… tu e Murphy dovete farmi un favore… cercate di trovare tutte le vie di fuga a nostra disposizione in caso qualcosa andasse storto…”
“Perché ci sono problemi?”

Mi chiede visibilmente preoccupato…

“No è tutto ok… è solo per essere sicuri di avere un piano B.”

Vedo i suoi occhi tranquillizzarsi, prima di tornare nella sala principale, avvicinando discretamente Murphy…per poi riprendere a gironzolare per i tavoli…
Mi dirigo verso il bancone dove Wright sta parlando con Roan e Luna…

“Signorina Forest…e tornata giusto in tempo per sentire il racconto dello sceicco sui casinò di Dubai…”

Annuisco sorridendo, accettando il bicchiere di Martini che il barista mi porge… Sentire Roan dilettarsi con racconti di vita sulla grande Dubai e sulle sue ricchezze mi fa alzare automaticamente gli occhi al cielo. Quando gli abbasso, davanti a me trovo un Octavia visibilmente preoccupata, intenta a scambiarsi occhiate con un ragazzo che non ho mai visto prima...ma i due sembrano conoscersi più che bene. Controllo che Wright sia completamente assorto dal blaterare di Roan prima di avvicinarmi con discrezione.

“E’ tutto ok? Perché dalla tua faccia non si direbbe…”
“C’è un piccolo problema…ma lo risolvo da sola grazie…”
“Spero che questo piccolo problema non faccia saltare la nostra copertura. Ti ricordo che quelle più a rischio dono Raven e Clarke.”
“Non serve che me lo ricordi…ho tutto sotto controllo.”

Annuisco per poi tornare al bancone, fingendo interesse per la conversazione.


OCTAVIA P.O.V.

Ci mancava solo la ramanzina di Anya… approfitto del fatto che posso allontanarmi dalla “scorta” dello sceicco per provare di risolvere quell’intoppo… faccio un cenno del capo verso Miller, intimandolo a seguirmi senza dare nell’occhio.
Imbocchiamo un corridoio che porta alle cucine…dopo aver superato un paio di porte mi fermo…e lui fa altrettanto.

“Octavia cosa sta succedendo? Mi spieghi cosa ci fai a Las Vegas quando dovresti essere in un campo di addestramento militare? E chi diavolo sono quei tizi?”
“Nathan dov’è Bryan?”
“In camera…scende tra un attimo siamo venuti a festeggiare il suo compleanno…”
“Non potete stare qui…torna in camera…fate i bagagli e tornare a casa…o cambiate albergo…ovunque ma non qui.”
“Blake mi spieghi cosa cavolo ti prende… perché dovremmo andarcene…cosa c’è che non mi stai dicendo…”

Faccio un paio di respiri profondi cercando di riordinare le idee…sperando che quello che sto per dire non faccia infuriare il mio migliore amico.
“Nate non sono andate a nessun addestramento militare. Io e le ragazze stiamo aiutando un ente governativo a incastrare uno dei peggior criminali di NY che è anche il proprietario di questo casino…mentre io sono qui a recitare la parte della guardia del corpo di un finto sceicco arabo, Clarke e Raven sono all’interno della camera blindata…cercando di aprire una cassaforte che nasconde i peggior segreti di questo criminale…quindi come ben puoi capire al momento non posso occuparmi di te e Bryan…quindi ti prego…fai quello che ti ho chiesto.”

Dico tutto in un fiato mentre lui mi guarda cercando di capire se è tutto un enorme scherzo… il momento dura poco…perché da dietro l’angolo vedo sbucare l’uomo di Wright che poco prima stava osservando la scena tra me e Miller. Cazzo.

“Bene, bene… credo che tutto questo interesserà al signor Wright.”

Stringo i denti, se questo figlio di puttana arriva al suo capo… siamo tutti fottuti… fortunatamente la via per tornare al casino è dietro di noi…e lui è dalla parte opposta, continuo ad osservare il ragazzo preparandomi a ogni sua eventuale mossa… si lancia contro Nate prendendolo alla sprovvista e scaraventandolo contro di me…aprendosi un varco verso la porta.

“Miller doppiamo fermarlo prima che arrivi al casinò.”

Mi aiuta ad alzarmi e iniziamo l’inseguimento… in un attimo arriva alla prima porta…e se la supera per noi è finita… afferra la maniglia mentre guarda nella nostra direzione per essere sicuro di aver abbastanza tempo per varcarla… una volta aperta si scontra con un’altra guarda mentre io mi blocco sul posto mettendo un braccio davanti a Nathan, costringendo anche lui a fermarsi…

“Cosa diavolo succede qui?”

Chiede l’altra guardia al collega…

“Stanno cercando di incastrare il capo…questi sono del governo e c’è ne sono altri…dobbiamo avvisare tutti subito…”

La seconda guardia si scansa per fare passare la prima, una volta che lo supera lo afferra cingendole il collo con il braccio, bloccandolo in una morsa mentre il collega cerca di liberarsi… mantiene la presa il tempo di fargli perdere i sensi adagiandolo sul pavimento…

“Lincoln”

Corro ad abbracciarlo…non sono mai stata così felice di vederlo… si assicura che sia tutto ok prima di posare il suo sguardo su Nate… gli spiego cosa è successo…e finalmente il mio amico capisce che è meglio fare quello che gli ho chiesto… in attesa che lo contatti per rispondere a tutte le sue domande… troviamo una stanza dove chiudere la guardia momentaneamente k.o. e torniamo ai nostri posti.




CLARKE P.O.V.

“Raven se continui a fare avanti e indietro non mi aiuti…”
“Scusa...e che questa attesa mi sta innervosendo…”
“Beh cerca di darti una calmata?”

Finalmente si ferma, iniziando a curiosare all’interno di uno scaffale…
Ho quasi finito di trapanare…e per ora non è scattato nulla all’interno che mi possa impedire di raggiungere il mio obbiettivo… attacco il dispositivo di codificazione al display numerico azionando la ricerca… il rumore metallico all’interno della cassaforte non tarda ad arrivare…e finalmente la serratura su sblocca… attirando subito l’attenzione di Raven…

“C’è l’hai fatta…Griffin se non fossi impegnata…e tu non fossi la mia migliore amica ti bacerei…”

Rido per il modo in cui Rave ha puntualizzato il fatto di essere impegnata…allungo la mano verso di lei con fare soddisfatto.

“Ora vediamo se sei brava quanto me…”

Mi faccio passare il clone dell’impronta, che stendo sul mio palmo per poi appoggiarlo sullo schermo palmare… non ci impiega molto a diventare verde… afferro la maniglia circolare e dopo averla girata verso sinistra la cassaforte di apre.

“Monty…mettimi in collegamento con Lexa…”
“Ehi Clarke… ci sono problemi?”
“No no tranquilla… siamo dentro… alla cassaforte intendo…”
“Lo sapevo che c’è l’avresti fatta… cosa vedi?”
“Dacci un secondo…”

Una volta dentro io e Raven ci guardiamo intorno titubanti…

“Griffin quella è cocaina?”
“Credo di sì… ok Lex… c’è uno scaffare pieno zeppo di cocaina… uno pieno per metà di contanti e l’altra di lingotti d’oro…”
“Chiedile se possiamo prenderne un paio…”
“Raven piantala… pensa a riprendere tutto piuttosto.”

Riprendo la mia amica…mentre Lexa all’auricolare mi chiede di comportarci seriamente per cinque minuti…

“Clarke vedi dell’altro?”
“Si ci sono un sacco di scatole per documenti… aspetta provo ad aprirne una…”

Afferro una scatola appoggiandomi sul piccolo tavolino vicino allo scaffare… inizio a sfogliare i fogli al suo interno, riconoscendo subito dei nomi scritti…alcuni di personaggi bene in vista… altri per averli letti in alcuni documenti della Heda.
Mi soffermo a leggere qualche foglio cercando di essere sicura delle mie conclusioni.

“Lex forse ho trovato quello che cercavi… ci sono documenti che confermano il coinvolgimento di persone molto importanti…ma non sono corrotti come pensavate…qui ci sono prove di estorsione, ricatti, appropriazione indebita, falsificazione di documenti governativi, frode governativa, prove di omicidi su commissione, spionaggio… conti esteri e possesso di armi nucleari… Lexa qui dentro c’è un elenco dei più gravi reati federali degli Stati Uniti. Anche se dovessimo tralasciare lo spaccio di droga e la vendita di ragazze dell’est questo figlio di puttana ne ha abbastanza per passare quattro vite in galera.”

Raven alle mie parole si avvicina… controllando con i suoi occhi che tutto quello che ho appena detto è reale…

“Ehi Lexa ci sei?”
“Si scusa…mi stavo prendendo un secondo per assaporare la vittoria…Clarke fotografa tutto quello che ritieni importante…bisogna essere pronti a tutto…una volta fatto chiudere la cassaforte…vi mando Lincoln e Bellamy per farvi uscire.”

Eseguo subito gli ordini cercando di fare più in fretta possibile… abbiamo vinto.




LINCOLN P.O.V

Osservo attentamente l’amico di Octavia…per essere sicuro che faccia quello che gli ha detto. Lo vedo scendere poco dopo con il suo compagno visibilmente confuso e uscire dall’albergo…tiro un sospiro di sollievo per poi tornare nella sala… Sono tutti al loro posto… e Anya continua a parlare con Wright al bancone del bar…
Dopo una quindicina di minuti sento la voce di Lexa all’auricolare…

“Lincoln, Bellamy…le ragazze c’è l’hanno fatta… dovete farle uscire…”

Mi guardo intorno e subito incontro gli sguardi di Anya e Bell…e capisco che anche loro hanno ricevuto il messaggio… inizio a camminare verso la porta del retro… una volta lì, aspetto che il mio collega mi raggiunga…

“Ok ci sono…scusa ho cercato di non dare nell’occhio…”

Bellamy chiude la porta dietro di lui per poi estrarre la pistola da dietro la schiena e caricarla…

“Spero che quella non serva…”
“Per sicurezza…”

Ci dirigiamo verso la sala blindata…incrociando un paio di guardie che fortunatamente non prestazione attenzione alla nostra presenza.
Una volta arrivati ci rivolgiamo all’uomo intento a sorvegliare il Caveau…

“Dobbiamo darti il cambio…il signor Wright ti vuole alla sala principale per maggior sicurezza… ha detto che noi novellini possiamo tranquillamente tener d’occhio una porta invarcabile...”

Ci osserva per qualche istante… per poi acconsentire dirigendosi verso il casinò. Sospiro, nonostante io sia un ottimo soldato e un ottimo agente, preferisco sempre evitare lo scontro.
Appena l’uomo gira l’angolo, mi accorgo che l’unico modo di aprire la porta è appena andato via con lui…

“Bellamy non abbiamo il codice di apertura…”
“Si che c’è l’abbiamo…”

Con mio stupore tira fuori un foglietto dalla tasca…

“Come fai ad averlo? Non c’è l’hanno mai consegnato…”
“Qualcuno avrà pur insegnato alla mia sorellina come muoversi in certe situazioni… non è l’unica ad avere fatto qualche bravata in famiglia… l’ho rubato a una guardia poco fa…”

Sorride soddisfatto per avere avuto la meglio su di me…e per questa volta lo lascio fare complimentandomi… in un secondo apriamo la porta, ma al suo interno non troviamo nessuno…

“Clarke… Raven…”

Chiamo bisbigliato… dopo un paio di secondi la cassaforte si apre e le ragazze escono lentamente…

“Pensavamo fossero gli uomini di Wright…”

Le vedo rilassarsi mentre Bellamy si avvicina per abbracciarle, assicurandosi che sia tutto ok… dà un’occhiata all’interno della cassaforte prima di manifestare un suono di stupore…

“Ragazzi dobbiamo uscire di qui, prima che alla guardia sorga qualche dubbio… se Lexa non viene a sapere al più presto che siete al sicuro scatenerà l’inferno…”

Guardo con attenzione Clarke mentre lo dico… cercando di farle capire che è soprattutto lei la persona che deve essere al sicuro per mia sorella… e per un istante i suoi occhi mi fanno capire che lo sa…
Facciamo uscire le ragazze dopo aver controllato il corridoio, bisogna usare la porta sul retro… è impossibile che passino inosservate vestite in questo modo e con un borsone a tracolla… Carico anche la mia pistola… meglio prepararsi a tutto mentre Bellamy afferra la porta della stanza per chiuderla e potercene finalmente andare…

“Allontanatevi da quella porta.”

Bellamy si blocca, ci giriamo subito verso quella voce, la guardia che abbiamo mandato via poco fa, avanza lentamente verso di noi, seguito da altri tre uomini… in mano hanno tutti una pistola indirizzata verso di noi.
Uno di loro, appena messa a fuoco la situazione prende la radio agganciata alla cintura per poi portarsela alla bocca…

“Ci sono problemi alla camera blindata… fate venire il signor Wright.”


RAVEN P.O.V.

La parola che continua a spingere sulla mia mente è FOTTUTI…perché è questo che siamo… ci tengono una pistola puntata addosso e non abbiamo via di scampo… Lincoln e Bellamy si posizionano davanti a noi facendoci da scudo, afferrando subito le loro armi per contrastarli… che stupide che siamo a non averne portato una anche noi…

“Clarke…ascoltami bene… appena vi faccio segno prendi Raven e chiudetevi dentro.”
“Vi uccideranno Bell…”
“Se Wright arriva prima dei rinforzi…saremo comunque tutti morti…”
“Noi non ci muoviamo da qui.”

Dico con tono fermo costringendo Bellamy a sospirare rassegnato…

“Ok… ci arrendiamo…”

Lincoln appoggia la pistola sul pavimento, alzando le mani e lanciandola con un calcio nella loro direzione…

“Linc che cazzo stai facendo…”

Chiede Bellamy impaurito da quella mossa, che a essere sinceri stupisce anche me…

“Mettila giù e spingila verso di loro… poi fai dei passi indietro… agente Blake è un ordine…”

Il tono di Lincoln è fermo ma pacato e mi basta per capire che sta succedendo qualcosa che ancora non ho capito… confuso dal mio stesso pensiero Bellamy calcia a sua volta la pistola iniziando a indietreggiare… una volta arrivati tutti e quattro in prossimità della porta del Caveau, l’ultima cosa che sento è un rumore sordo prima di essere afferrata da Lincoln e spinta all’interno della stanza con lui come protezione…
Sentiamo solo rumori di lotta all’esterno…e fortunatamente neanche un colpo di pistola… appena torna il silenzio Lincoln si sposta dal mio corpo lasciandomi libera…e vedo Bell fare lo stesso con Clarke… dopo qualche secondo sento una voce molto più che famigliare provenire alle loro spalle…

“State tutti bene?”
“Octavia…”

Io e Clarke corriamo verso di lei per abbracciarla…per poi notare anche la presenza di Aden, Echo, Niko e Murphy…

“Reyes a quanto pare non ho ancora smesso di salvarti il culo…”
“Sta zitto Murphy…”

Abbraccio anche lui per poi chiedere alla mia amica come hanno fatto a sapere che eravamo in pericolo…

“Monty appena ha sentito aria di guai ha aperto la comunicazione su tutti gli auricolari… Lexa sta per fare intervenire la squadra…è veramente fuori di testa… gli è bastato sentire Clarke più pericolo, e per un attimo ho pensato chiamasse l’esercito.”

Fa l’occhiolino a Griffin mentre lei arrossisce visibilmente…Niko apre un borsone, consegnandoci a testa un gilet con scritto NYPD…

“Tra poco qui dentro sarà il caos non vorrei vi scambiassero per la squadra avversaria…”

Iniziamo a vestirci e subito noto anche delle armi all’interno della sacca…mi giro verso Octavia con uno sguardo preoccupato…

“Anya?”
“Nella sala principale con Wright…”
“Ok io prendo il fucile…col cazzo che scappiamo dal retro!”

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