XXVII

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OCTAVIA P.O.V

Sto finendo di prepararmi negli spogliatoi della Heda, ho un misto di ansia e adrenalina che faccio fatica a controllare… non è paura, soprattutto per il fatto che Linc sarà al mio fianco… è più voglia di dimostrare quel che valgo… mi infilo il giacchetto nero che metto sempre quando devo fare qualcosa di particolarmente rischioso, chiamiamolo una sorte di porta fortuna… sorrido ripensando alle innumerevoli volte in cui l’ho indossato per colpa di Rave e Clarke… sento la porta degli spogliatoi aprirsi facendo portare la mia attenzione alle mie amiche che stanno entrando…

“Il giacchetto da battaglia… ottima scelta…”

Raven si siede sullo schienale della panchina dandomi il pugno in senso di approvazione che ricambio con un sorriso, accorgendomi però dello sguardo preoccupato della bionda…

“Tutto bene ragazze?”
“Si…Clarke è solo paranoica…”
“Come mai?”

Chiedo continuando a seguirla con lo sguardo mentre si muove agitata nella stanza…

“Lexa è strana… mi sembra preoccupata…e il fatto che abbia tagliato fuori Anya… boh…ho una strana sensazione.”
“Ti ha detto qualcosa che non sappiamo?”
“No e che…”
“Ti prego Griffin finiscila…mi stai mettendo l’ansia.”

Raven sbotta alzandosi di scatto sbuffando…non riesco a capire i motivi di queste paure da parte di Clarke…ma so più che bene, che se non la smette subito non porterà nulla di buono…

“Clarke, Raven ha ragione… non puoi salire su quella macchina con questi pensieri…devi rimanere concentrata…se Lexa avesse dei timori su questa missione, l’avrebbe già annullata…figurati se manda la sua amata là fuori sapendola in pericolo…”

Lo dico in modo tranquillo cercando di prenderla un po’ in giro, ma sono convinta delle mie parole… ormai conosco i ragazzi abbastanza per dire che sono le persone più scrupolose dell’universo…al massimo siamo noi le incoscienti…mi scoppia da ridere all’idea…

“Cosa diavolo hai da ridere Blake…”

Mi chiede Rave con un sopracciglio alzato…

“Niente…pensavo che dovrebbero avere più paura di noi, che di Wright.”

Continuo a ridere, trascinando le mie amiche con me e forse era proprio quello che ci voleva per alleviare la tensione di Clarke… un attimo dopo ritorno seria guardando l’orologio…

“Ragazze è ora di andare… un’ultima cosa…”

Reyes mi mette una mano sulla bocca intimandomi di smettere di parlare…

“Ti prego Blake… niente discorsi del cazzo… ci vediamo qui a missione compiuta…cercate di non farvi ammazzare.”

E così dicendo esce dagli spogliatoi mentre io mi scambio un cenno di intesa con Clarke prima di raggiungere il resto del gruppo…
Stimo quasi per raggiungere il molo, Lincoln scambia quattro chiacchere con Aden davanti mentre io sono dietro con Luna, cerco di concentrarmi a differenza di quest’ultima che da quando siamo salite sulla jeep non smette di farmi domande…

“Così tra te e Evans…”
“Già…”

Mi limito a dire sperando di placare la curiosità della mia compagna di viaggio…

“Complimenti è un ottimo partito…”
“Non mi interessano queste cose…lui è un’ottima persona…lui è ottimo in tutto.”
Le rispondo in modo fiero continuando a guardare fuori dal finestrino… mi aspetto di ricevere un’altra domanda quando invece la macchina si ferma facendo voltare Linc verso di noi…

“Ragazze siamo arrivati, proseguiremo a piedi… una volta al molo ci divideremo, Luna tu vai con Aden, per qualsiasi cosa avete le radio…non intervenite a meno che non ci siano pericoli… ricordate, siamo qui per raccogliere prove.”

Annuiamo tutti e tre per poi scendere e iniziare a incamminarci verso i punti stabiliti…in lontananza scorgiamo una piccola imbarcazione, intenta ad attraccare al porto… una volta arrivati ci separiamo iniziando ad arrampicarci sopra un container.


CLARKE P.O.V.

La chiacchierata con Octavia mi è stata utile per alleggerire un po’ la tensione… Fortunatamente Lexa non si è resa conto di nulla, evitando così di farla preoccupare inutilmente.
Per non destare sospetti ci hanno fatto vestire in modo parecchio bizzarro facendoci mettere delle mascheri e degli strani trucchi in faccia… sembriamo dei guerrieri nativi…

“Griffin quel trucco ti dona parecchio…vediamo se riuscite a terminare la missione senza che Woods ti salti addosso…”
“Reyes…”

Lexa la ammonisce invitandola a ritornare seria e concentrata per poi tornare a pitturarmi la faccia… una volta tracciata l’ultima linea sulla mia guancia mi sorride, stando attenta a non farsi sentire da nessuno…

“Non dovrei dirlo, ma Raven ha ragione…”

E dopo avermi fatto l’occhiolino riporta il suo bellissimo viso a quell’espressione da soldato che non fa trasparire nulla che l’obbiettivo da raggiungere.

“Allora ragazzi… non sono una da discorsi e quindi non ne farò… voglio la massima concentrazione e nessun colpo di testa.”

L’ultima frase la dice tirando un’occhiataccia a Raven che di risposta alza gli occhi al cielo…

“Nessuno dovrà farsi male… intervenite con la forza solo se necessario… l’assalto al porta valori deve essere rapido… i guidatori non devono scendere dalle auto per nessuna ragione al mondo… Roan andrà con Clarke, Nico con me… Bellamy con Murphy e Echo con Raven… dai ragazzi diamoci una mossa…”

“Aspetta!”

Dico fermando Lexa per un braccio…

“Pensavo che sarei venuta con te…”
“Sarai più al sicuro con Roan… è il miglior soldato che conosco…l’unico a cui affiderei la mia vita in questa missione… io potrei essere un bersaglio facile…”

Non mi lascia neanche il tempo di replicare che è già vicino a Anya per assicurarsi che anche la postazione digitale sia pronta a cominciare…

“Woods…”

Raven si avvicina a Lexa togliendo qualcosa dallo zaino…

“Ho costruito questo… dubito fortemente che apriranno il furgone spontaneamente…  basterà posizionarlo sopra la serratura del portellone. Ah solo una cosa… alle mie invenzioni piace esplodere… un metro di distanza dovrebbe bastare…”
“Reyes… ho detto a Echo di restare in macchina durante l’assalto… mi serve che documentiate tutto…”
“Ricevuto capo.”

Mentre cerco di raggiungere Lexa per continuare il discorso in sospeso l’omone con il codino mi si para davanti bloccandomi…

“A quanto pare siamo insieme biondina… andiamo…e cerca di non farmi sbattere a qualche parete…”



LINCOLN P.O.V.

Siamo nascosti qui ormai da quasi mezz’ora… finalmente sembra esserci movimento… una Mustang nera entra nel piazzale sotto di noi, fermandosi poco distante dagli uomini intenti a manovrare lo scarico … Faccio abbassare ulteriormente O già impegnata a scattare qualche foto…
Dall’auto escono quattro uomini… ne riconosco due, già visti al fianco di Wright nelle serate del casinò… faccio segno a O di fare qualche scatto anche a loro…
Un lieve luccichio su un container davanti a noi attira la mia attenzione, rivelandomi la posizione dei nostri compagni…ok siamo pronti…non ci resta che capire cosa può contenere quella cassa…
Dopo qualche minuto una seconda macchina si affianca a quella già ferma nel piazzale, facendo scendere un uomo sulla cinquantina insieme a due scimmioni armati … dall’accento sembrerebbe proprio il venditore…che senza perdere tempo inizia a trattare con gli uomini di Wright.

“Un’imbarcazione cosi per una cassa? Non credi sia esagerato?”

Mi chiede Octavia facendomi notate la cosa, che anche a parer mio è abbastanza strana…la risposta alla sua domanda arriva subito dopo, quando dalla piattaforma iniziano a sollevare un container grande quanto un rimorchio…guardo la mia compagna che sfortunatamente ha già capito le mie intenzioni…

“Vado io…”
“No Octavia…è pericoloso…”
“Lo so …ma tu sei il doppio di me…potrebbero vederti più facilmente…”
“Octavia…”

Cerco invano di dissuaderla…

“Lincoln…mi hai insegnato bene…devo solo sgattaiolare fin lì e piazzare il gps al carico più grosso…posso farcela… e poi tu Luna e Aden mi coprite le spalle giusto?”

Mi lascia un bacio leggero prima di iniziare a scendere senza darmi neanche la possibilità di risponderle…




LEXA P.O.V

Cerco di concentrarmi come meglio posso mentre sfrecciamo tra le strade di New York… Monty alla radio ci comunica la presenza del furgone a un paio di isolati da qui…ma il mio pensiero continua ad andare alla macchina dietro la nostra…Nico attira la mia attenzione costringendomi a riportare la mia attenzione sulla strada…

“Comandante tranquilla… non le succederà nulla…Roan è un ottimo soldato…”
“Lo so Nico…non è lui quello che mi preoccupa… Clarke e Raven hanno la capacità di combinare casini anche nelle cose più semplici.”

Lo sento ridere…e la cosa contagia anche me… sospiro prima di prendere la radio tra le mani…

“Ragazzi ci siamo… preparatevi…”

Neanche il tempo di dirlo che il porta valori sbuca sulla nostra strada… butto un occhio allo specchietto, in un attimo le auto dietro di me si mettono in posizione, occupando tutta la carreggiata…stringo leggermente il volante superando la vettura antecedente il portavalori e costringendola a frenare bruscamente… in un batter d’occhio gli altri hanno bloccato ogni tipo di fuga.
Io, Nico e Bellamy con i visi coperti scendiamo armi alla mano sparando qualche colpo in aria per rendere l’idea di quello che sta succedendo… mentre Roan con il suo classico atteggiamento prende possesso della scena…

“Signori…se ancora non l’avete capito…vi stiamo rapinando…”

Urla puntando il fucile al guidatore, invitandolo a scendere… Nico è già sui due uomini della prima vettura e Bellamy su quelli della seconda… il ragazzo li fa scendere dalla macchina facendoli inginocchiare…

“Fossi in te non lo farei…”

Sento dire a Bellamy, rivolto a uno dei due uomini sotto tiro… una volta allo sportellone posteriore, posiziono l’aggeggio di Raven sulla maniglia per poi allontanarmi di un paio di metri come mi aveva suggerito… con uno scoppio la serratura si apre…dandoci libero accesso al denaro… inizio a prendere i sacchi lanciandoli ai miei compagni che senza distogliere lo sguardo dalle guardie iniziano a caricare le auto… una volta finito faccio cenno di ritirarsi, risalendo in macchina… dallo specchietto vedo Raven risalire nella sua… prima di ripartire a tutta velocità…

“Reyes credevo di essere stata chiara… dovevi rimanere in macchina…”
Dico ringhiando, una volta schiacciato il tasto della radio…

“Calmati Boss… ho agevolato le cose a tutti… guardate il satellitare…”

Osservo di sfuggita lo schermo, oltre hai pallini verdi delle nostre auto ora segnala anche tre pallini rossi… cerco di marcare la mia posizione anche se consapevole che l’aver piazzato dei segnalatori alle auto di Wright ci agevola parecchio… lascio correre dopo aver sentito la voce di Jasper…

“Ottimo Raven… ora possiamo aiutarvi meglio anche da qui… le telecamere del traffico ci stanno mostrando l’arrivo di altri mezzi a tutta velocità su di voi…credo che tra poco avrete compagnia.”
“Maledizione… come hanno fatto così in fretta…”
“E’ probabile avessero un sistema dall’arme nel blindato…appena avete forzato la serratura è scattato… dovete cercare di seminarli prima di raggiungere le altre auto, altrimenti siete fregati…”

Ascolto quelle parole cercando di trovare i giusti ordini da dare… Nico mi guarda con impazienza…

“Lexa dobbiamo separarci…”

Le parole di Clarke rimbombano dell’abitacolo… tamburello leggermente con le dita sul volante prendendomi qualche altro secondo…

“Lexa non c’è più tempo… era una variante del piano…”
“Ok…Clarke ha ragione… Monty mandaci le coordinate delle auto della Heda sullo schermo.”
“Certo Woods… sono situate tutte in parcheggi multipiano per darvi la possibilità di disperdervi…”

Non faccio in tempo a rivolgere lo sguardo allo schermo che sentiamo uno stridio di gomme provenire da dietro di noi… obbligandomi a dare l’ordine di separarci…

“Ragazzi ci siamo… in bocca al lupo…”



OCTAVIA P.O.V

Mi mancano pochi metri per raggiungere il container, fino a ora tutto liscio…non ho incontrato nessuno ostacolo… la mia attenzione viene richiamata dagli uomini che stanno trattando poco lontano da lì.
Il fare tranquillo e rilassato degli uomini di Wright ora si è trasformato in agitazione e caos dopo una telefonata…

“Qualcuno ha rapinato il porta valori del signor Wright…”

Sento dire dal uomo che sembra essere la mente del gruppo, mentre quello più grosso si avvicina ai due venditori…

“Spero per voi che non centriate niente…”
“Cosi mi offendete…”

Ribatte il tizio russo aggiustandosi la giacca…

“Muoviamoci a concludere…dobbiamo rientrare…”

A quelle parole senza pensarci due volte, inizio a muovermi velocemente verso il carico, per posizionare il gps… devo sbrigarmi prima che si avvicinino per controllare la merce… maledizione… riesco ad arrivare all’obbiettivo senza farmi vedere…ma ora che si stanno dirigendo verso di me, mi è più difficile andarmene… le mani iniziano a sudarmi…devo rimanere calma… ma per quanto continui a riflettere non vedo nessuna via di fuga…se mi beccano qui sono spacciata… guardo verso Lincoln, ma non c’è nessuno… spero non faccia qualcosa di stupido…un’idea folle mi oltrepassa la mente… l’unica possibilità che ho è entrare nel container e nascondermi in qualsiasi cosa ci possa essere all’interno… mi volto verso la maniglia quando sento un rumore sordo provenire dal nascondiglio di Aden e Luna, che attira l’attenzione dei quattro uomini a un passo da scoprirmi…

“Cosa diavolo è stato? Voi due…cosa state li imbambolati…andate a controllare…”

Approfitto dell’attimo di distrazione per allontanarmi il più possibile, appena raggiunto il primo nascondiglio utile qualcuno mi afferra alle spalle tappandomi la bocca…

“Sssshhht!”

Lincoln mi volta verso di lui prima di togliere la mano.

“Chi è stato a fare quel rumore?”
“Aden…”
“Dobbiamo assicurarci che stia bene…”
“E’ un gamba… sarà già al sicuro… siamo noi che dobbiamo andarcene di qui… abbiamo quello che ci serve…”
“Ma Linc…stanno per aprirlo, possiamo vedere di cosa si tratta…”
“O possiamo andarcene prima che ci scoprano… gli uomini di guardia stanno perlustrando l’aria…”

Lincoln mi trascina via, senza tener conto delle mie proteste… ma prima di scomparire nell’ombra e tornare dagli altri, riesco a voltarmi ancora una volta e quello che vedo mi lascia di sasso.


RAVEN P.O.V.

Sto cercando di sbarazzarmi delle due auto che ho alle calcagne da venti minuti… Monty e Jasper ci aiutano come possono…ma siamo quattro macchine e loro solo in due… quindi ho smesso di ascoltarli minuti fa… Echo è al mio fianco visibilmente nervosa …

“Tranquilla…li semineremo…”
“Ne dubito dal momento che guidi come una femminuccia…”

Mi dice con tono secco dandomi piena rivelazione del suo carattere arrogante…

“Non so se ti sei resa conto, ma le macchine che ci inseguono sono aumentate… sto solo cercando di depistarle evitando di sputtanare l’unica nostra via di fuga…”

So esattamente dove devo andare…il piano b prevede dei punti specifici dove sono state posizionate le auto della Heda… non dobbiamo fare altro che arrivare li, cambiare macchina e andarcene… senza ovviamente farci vedere… se solo riuscissi a togliermi questi due stronzi da sedere…

“Ok…ora basta…”
Sono le uniche cose che dice Echo prima di abbassare il finestrino e iniziare a sparare dietro di noi… cerco di mantenere fermo il volante nonostante la sorpresa di quella reazione…

“Cosa cazzo stai facendo…Lexa ha detto niente armi…”

La trascino dentro afferrandola per la giacca…prima di notare il sorriso beffardo che ha in volto…

“Ora hai il tuo vantaggio…muoviti.”

Schiaccio l’acceleratore fino in fondo dirigendomi al punto indicato sullo schermo… so che il vantaggio di una curva non è il massimo, ma potrebbe essere la nostra unica possibilità… controllo lo specchietto retrovisore, nessuna auto… con una curva secca imbocco l’entrata del parcheggio, iniziando a salire la rampa circolare…

“E’ al quinto piano…”

Intravedo la Lamborghini, una volta vicino parcheggio l’auto scendendo velocemente seguita da Echo… non riusciamo a fare neanche un paio di metri che una pallottola colpisce il palo davanti a noi, costringendoci a tornare indietro per ripararci…

“Sono già qui…adesso cosa diavolo facciamo…”

Dico con un po’ di agitazione…in fondo non mi avevano mai sparato addosso… la freddezza di Echo mi spiazza… per tutto il tempo in macchina non ho mai pensato al fatto che faccia parte dei Marines.

“Ascolta Raily…”
“Raven…”

Dico con tono seccata…

“Si come vuoi… questo è il piano… io riprendo questa macchina mentre tu rimani nascosta… riprenderanno a seguirmi… quando saranno abbastanza lontani prendi la Lamborghini e vattene di qui… i vetri sono oscurati…non si accorgeranno che sarò da sola… una volta sull’altra macchina, di a Forest che sei al sicuro… e che io me la caverò.”
“Non posso lasciartelo fare… e se ti prendono?”
“Se rimaniamo qui ci prendono tutte e due… pronta?”

Non faccio in tempo a dar voce al mio disappunto che Echo è già al volante, partendo a tutta velocità verso l’uscita. Il piano sembra funzionare perché gli uomini che prima ci stavano sparando risalgono in macchina riprendendo l’inseguimento… aspetto qualche minuto prima di correre più veloce che posso verso la Lamborghini. Una volta dentro avvio la radio comunicando cosa è successo… la voce di Anya anche se un po’ agitata mi tranquillizza… permettendomi di respirare regolarmente…

“Ok Reyes… gli altri hanno già cambiato macchina…dirò loro di cercare Echo…tu torna immediatamente qui…”
“Non ci penso neanche a rimanere…”

Metto in moto inserendo la retromarcia… appena imboccata la strada per l’uscita freno di colpo mettendomi su un fianco…

“Oh merda…”

Una raffica di colpi inizia a battere contro la carrozzeria della macchina, obbligandomi ad abbassarmi…

“Reyes…Reyes che succede…Raven…”
“Anya cazzo mi stanno sparando.”

E’ l’unica cosa che riesco a dire prima di afferrare la pistola dal cruscotto e scendere per ripararmi dietro l’auto… ora sono proprio nella merda…


CLARKE P.O.V.

Io e Roan abbiamo l’asciato la macchina senza farci beccare…e ora siamo sulla Porsche in direzione della Forest… i collegamenti radio con gli altri si sono interrotti… e anche se un senso di ansia mi assale spero che stiano tutti bene… Roan si è lamentato poche volte della mia guida… oltre a questo per tutto il tempo ha avuto un atteggiamento molto protettivo nei miei confronti… come se il rispetto verso Lexa lo obbligasse a mettere la mia vita prima della sua…  ma fortunatamente non c’è stato modo di averne la certezza in uno sconto…
Finalmente entriamo nei sotterranei del palazzo… tiro un sospiro di sollievo quando vedo la macchina di Lexa parcheggiata… scendo frettolosamente andando verso l’ascensore… in un attimo sono nella sala principale, Lexa alla mia vista mi corre incontro abbracciandomi.

“Stai bene?”

Mi dice controllandomi velocemente il corpo…

“Si sto bene… non abbiamo avuto scontri…sono riuscita a seminare gli uomini di Wright anche grazie all’aiuto di Roan…”
Vedo Lexa ringraziare il ragazzo dietro di me con un cenno del capo… mentre raggiungo Octavia e Linc abbracciando anche loro…

“Lieta di vederti tutta intera…”

Scherza la mia amica mentre Lexa inizia a chiederle aggiornamenti…Octavia inizia a parlarci dell’enorme container scaricato dalla nave…del rischio che hanno corso a posizionare il gps e da quello che ha visto mentre lo aprivano… o che le sembra di aver visto dal momento che è stato solo di sfuggita mentre Lincoln la trascinava via…

“Octavia sei sicura?”
“Ti dicono che erano persone… ho visto una ragazza indietreggiare spaventata appena lo sportellone è stato aperto…”
“Lex… non è del tutto assurdo che abbiano un giro di prostituzione di ragazze dell’est…sai che qui sono le più richieste...”

Afferma Lincoln amaramente… rimango a bocca aperta a quella supposizione… fin ora abbiamo preso la cosa forse con troppa leggerezza…ma alla sola idea che stiamo dando la caccia a qualcuno che traffica con vite umane…un brivido di terrore mi percorre il corpo, riesco a distrarmi da quel pensiero grazie al suono delle porte dell’ascensore…

“Bellamy…”

Octavia corre verso il fratello felice di vederlo tutto intero…mentre Murphy lo supera venendo verso di noi.

“Sto bene anche io piccola Blake…grazie dell’entusiasmo…”
“Che fortuna gente…Murphy è ancora tra noi…”

Sorrido a quell’affermazione, ma il momento dura solo il tempo di accorgermi che manca ancora qualcuno…

“Ragazzi dov’è Raven???”
“Credevo fosse già rientrata… e che stesse parlando con Anya…”
“Io non ho visto né lei né Anya…”

Guardo spaventata Lexa e Lincoln che subito corrono verso i ragazzi al computer…

“Avete notizie di Raven???”
“…ci ha contattato dalla Lamborghini dicendo che stava rientrando, poi l’abbiamo passata a Anya…”

Jasper gira la sedia verso la sala convinto di trovarla dietro di lui…

“Dov’è Anya?”


RAVEN P.O.V

Non so da quanto tempo sono rannicchiata qui dietro…forse 5 minuti, o un’ora… non sono brava a misurare il tempo quanto qualcuno cerca di uccidermi… fino a ora sono riuscita a non farli avvicinare sparando qualche colpo… ma il secondo caricatore è quasi vuoto… e non ne ho visti altri in macchina… controllo le pallottole rimaste… due… inizia a prendermi il panico… cosa dovrei fare…non credo neanche in Dio per iniziare a pregare… comincio a elencare tutte le possibilità che mi sono rimaste… l’unica occasione che posso avere è iniziare a sparare e correre verso il gruppo di macchine parcheggiate, cercando di ripararmi il più possibile…faccio un respiro profondo posizionandomi per lo scatto… 3…2…1… il rombo di una moto mi blocca… mi sporgo leggermente per vedere cosa diavolo sta succedendo… qualcuno su una Ducati Hypermotard  irrompe dall’ingresso del piano iniziando a sparare contro i miei esecutori… per colpa del casco non riesco a capire chi sia…una volta costretto i due uomini a ripararsi mi sgomma vicino sparando alle gomme delle macchine…

“Avanti Reyes cosa aspetti, sali.”
“Anya?”
“Se non l’hai notato non abbiamo tempo per i saluti…”

Salgo velocemente sulla moto stringendomi a lei più forte che posso… ritrovandomi la sua pistola tra le mani…

“Continua a sparare…dobbiamo per forza passarci in mezzo…”

Con tutto il coraggio che mi è rimasto inizio a sparare verso di loro cercando di coprirci più possibile, sento partire un paio di colpi anche nella nostra direzione ma fortunatamente riusciamo a passare…ritrovandoci in strada in un attimo.
Una volta riuscita a tranquillizzare il battito cardiaco… mi stringo ancora di più a Anya… appoggiando la testa sulla sua schiena… non riesco a capire se è dovuto al vento in faccia, ma sento una lacrima rigarmi il viso… chiudo gli occhi cercando di scacciare dalla mente gli attimi appena vissuti…
Finalmente arriviamo alla Forest, Anya spegne la moto restando in mobile per qualche secondo…

“Ehi… tutto ok?”

Le chiedo staccandomi da lei per scendere… una volta tolte le braccia dalla sua vita riesco a vedere solo la mia mano destra inzuppata di sangue… sgrano gli occhi controllandomi il braccio per poi capire che quel sangue non è il mio… vedo Anya accasciarsi sul manubrio e in un secondo sono su di lei afferrandola sotto le braccia per farla scendere dalla moto e sdraiarla sul pavimento…

“Anya sei stata colpita…”
“Sembra di si…”

Il suo è poco più di un sussurro… le apro velocemente il giubbotto della moto per controllare da dove proviene tutto quel sangue… una volta spostato il tessuto i miei occhi finiscono subito sul foro nella parte destra dell’addome che non accenna a smettere di sanguinare… senza neanche pensarci mi levo la camicia cercando di tamponare come meglio posso…

“Anya non è nulla di grave…te la caverai…ma devi rimanere sveglia…”

Mi sorride portando la mano sulla mia guancia…prima di chiudere gli occhi facendo ricadere il braccio a peso morto…

“Anya devi stare sveglia…di prego…AIUTO…QUALCUNO CI AIUTI… Forest ti prego resta con me…AIUTATECI!!!!!”

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