XXX

1.4K 91 11
                                    

CLARKE P.O.V.

Io e Raven stiamo per arrivare al nostro tavolo quando Lexa senza farsi notare ci fa segno di non avvicinarci… cambiamo subito direzione andando verso il bancone del bar per prendere qualcosa da bere… mentre aspettiamo di essere servite sento una mano avvolgermi la vita… mi giro perdendomi di nuovo nei suoi occhi…ma subito si accorge del mio sguardo infastidito…

“Lo sapevate?”
“Sapevamo che c’era un’alta probabilità di trovarlo qui…”
“E non ci avete messo al corrente…”
“Ho pensato non fosse necessario farvi agitare inutilmente…”
“Certo, perché il fatto di poter incontrare uno dei più grandi criminali in tutta la città, secondo voi è un’informazione da non dover dare…”
“Ti prego Clarke abbassa la voce… conosce già Anya, a me non ha neanche prestato attenzione e il fatto che non abbia trovato voi al tavolo è la cosa migliore che potesse capitare… per lui siete due semplici ragazze ricche che partecipano all’evento…”
“Per lui…e per te che speravo di essere molto di più…”
“Clarke…”

Cerca di fermarmi ma una volta preso il mio bicchiere mi allontano…lasciandola lì con Raven e Anya mentre vado a prendere una boccata d’aria…
Una volta fuori mi appoggio con le braccia alla ringhiera… cercando di calmare la rabbia che mi sta assalendo… Non riesco neanche io a capire il perché di questa reazione…forse per il fatto che ha sottovalutato l’importanza di un incontro del genere, o forse perché pensavo avessimo raggiunto un livello di fiducia tale da non avere segreti tra di noi. Anche se non posso considerarlo proprio un segreto…è più un’omissione…e con il senno di poi, capisco anche il perché della sua decisione… ma non importa…il senso di rabbia che provo al momento supera la lucidità della mia mente…quindi decido di rimanere incazzata.
Mentre cerco di mettere ordine nel groviglio che ho nella mente, una voce dietro di me mi fa sobbalzare…

“Sigaretta?”
“No la ringrazio, ho smes… Harper!”
“Ciao Griffin… è bello rivederti…anche se non pensavo in un posto del genere…”
“Sono ospite dei Signori Forest…”
“Capisco…”

Un sorriso beffardo si fa largo nel suo volto, mentre io sorrido cercando di capirne il motivo…

“Che c’è?”
“Niente niente…dovevo immaginarlo che Lexa aveva un secondo fine nel cercarti…”
“Ah…vero…la lettera…”

Ammetto…ricordando il motivo del mio precedente incontro con lei… ma da come parla capisco che non sa molto di più del compito che le è stato chiesto di svolgere…

“Sai cosa ti dico? Mi andrebbe quella sigaretta…se l’offerta è ancora valida…”

Mi porge il pacchetto con un sorriso malizioso… inizia a farmi un sacco di domande… cosa ne penso della città… quali posti ho visitato e quali mi piacerebbe vedere… le sue domande sono sempre superflue e di poca importanza, come se fosse consapevole che a domande più dettagliate non risponderei…o forse sa già le risposte… continuo a ridere divertita alle battute che fa, rendendomi conto di non provare fastidio quando tra una frase e l’altra mette qualche complimento da ammaliatrice…

“Mi sa che dentro hanno iniziato con le danze… ti va di ballare?”
So che quello che sto per fare è sbagliato…so che una volta dentro sarò sotto gli occhi di Lexa, ma forse è proprio per quest’ultimo motivo che allungo la mano accettando l’invito.


RAVEN P.O.V

Non vedo Clarke da quando ha avuto quella piccola discussione con Lexa… dopo tutto ha ragione nel prendersela…anche se la reazione è stata esagerata…Anya l’ha nascosto anche a me…ma il mio carattere non mi permette di prendermela per queste cose… Butto un occhio a An intenta a parlare con degli investitori dell’azienda…e decido di salire al piano rialzato per avere piena visione della sala, nella speranza di trovare la mia migliore amica… non sono l’unica ad aver avuto questa idea…perché una volta si sopra trovo Lexa, intenta a scrutare ogni cm della sala con espressione preoccupata…e un bicchiere di Whisky tra le mani…

“L’hai trovata?”
“No.”
“Tranquilla Woods… conoscendola lo starà facendo apposta…starà meglio di noi due qui preoccupate…”

La sento sospirare…

“Le mie intenzioni erano buone…”
“Lo so… imparerai a conoscerla… ti serve solo tempo…”

In quel preciso momento vediamo Clarke dirigersi verso la sala da ballo mano nella mano con una ragazza…che cerco di inquadrare visto la figura famigliare…

“Ok forse neanche io la conosco poi così bene…”

Cerco di sdrammatizzare notando l’espressione dura sul volto di Lexa… che subito compare anche sulla mia quando la mia attenzione si sposta sulla figura di Anya che viene trascinata in pista da un uomo…

“Chi cazzo è quello?”

Chiedo cercando non far vedere il fastidio che sto provando… che non riesco neanche a riconoscere…

“Cosa diavolo pensa di fare…”

Dice Lexa con tono preoccupato… la guardo cercando di capire del perché di quel tono e il motivo per cui al momento Anya è più importante di Clarke…
Una volta che i miei occhi ritornano sulla ragazza in mezzo alla sala, vedo chiaramente che l’uomo che si sta posizionando con le braccia intorno alla sua vita è Wright… qualcosa dentro di me scatta facendomi serrare la mascella e stringere i pugni…

“Reyes no…”

Guardo sbalordita Lexa, cercando di capire il motivo che la spinge a fermarmi nell’andare a togliere la mia ragazza dalle mani di quell’essere spregevole.

“Ci potrebbero essere mille motivi per cui Anya ha accettato questo ballo…se adesso piombi lì come una furia, oltre a compromettere la tua identità, avrai tutti gli occhi puntati addosso…e per quello che stiamo facendo non è il caso…”

Cerco di respirare regolarmente, ma il mio tentativo diventa invano nel momento in cui vedo la mano di quel porco scendere poco sopra il sedere di Anya… ma cosa mi succede…sento il mio sangue ribollire nelle vene… per un momento non riesco a ragionare lucidamente… mi sento così per pausa che ad Anya venga fatto del male, improbabile dal momento che siamo in mezzo a centinaia di persone, o mi sento così per…gelosia.
Mentre faccio a pugni con queste sensazione sento la mano di Lexa avvolgermi il braccio, stringendolo leggermente per attirare la mia attenzione…

“Perché non andiamo a scoprire questo motivo?”

Mi sorride mentre mi accorgo che la musica è finita e Anya sta venendo nella nostra direzione… Scendo le scale a passo svelto cercando di raggiungerla il primo possibile…

“Cosa pensavi di fare Forest…sei impazzita?”

Gesticolo dando sfogo alla rabbia, trattenuta fin ora… Lei sembra non preoccuparsene minimamente, come se ci fosse qualcosa al momento di più importante della mia piccola sfuriata di gelosia…

“Sta zitta e vieni con me…”

Mi trascina verso la scalinata che porta alle camere superiori…lasciando Lexa inerme ad osservarci.


ANYA P.O.V.

Trascino Raven dentro la stanza per poi chiudere la porta alle mie spalle…

“Non capisco perché stavi ballando con quel verme schifoso… senza neanche considerare il fatto che avrebbe potuto farti del male…o che ne so… che mi avrebbe dato fastidio…e se ti avesse rapita e non ti avrei più rivista? Poteva essere il nostro primo…o ultimo ballo Anya e tu hai deciso di farlo con lui. Vedere le sue mani su di te mi ha fatto imbestialire… Forest…mi stai almeno ascoltando???”

La sento borbottare qualcosa, ma al momento non ho tempo per darle retta. Vado verso la sedia prendendo la borsa che ho fatto portare nella stanza durante la serata…
Mi fermo al centro della stanza slacciando il vestito…

“Forest se pensi di comprarmi con il sesso hai sbagliato di grosso.”

Mi sfilo completamente il vestito rimanendo con indosso la biancheria intima e i tacchi…

“Ok… forse un pochino…”

Cammino verso di lei mentre mi osserva mordendosi il labbro… mi scappa da ridere consapevole di quello che sta pensando…totalmente lontano dalla realtà… Le porgo il vestito mentre il suo sguardo passa da famelico a confuso…

“Ecco l’impronta che ti serviva…”

Lo lascio sul suo braccio mentre le allungo un sacchetto di plastica dove metterlo… sotto il suo sguardo che pian piano inizia a illuminarsi mi dirigo verso la borsa, da dove tiro fuori un vestito identico al mio…

“Anya sei geniale… ehi aspetta…perché ora ti rivesti?”
“Dobbiamo tornare di sotto…”

Neanche il tempo di tirare su il vestito che sento le sue mani scivolare sul mio addome per poi finire sul seno…

“Dobbiamo proprio?”
“Non eri molto arrabbiata?”
“…Mi passa abbastanza velocemente…”

Chiudo gli occhi abbandonandomi per un istante a quel tocco…per poi girarmi verso di lei lasciandole un bacio sulle labbra…

“Potresti dimostrare quanto sei fiera della mia genialità appena arriviamo a casa…”
La bacio ancora…

“Potrei…”

Mi bacia ancora…

“Adesso dobbiamo andare…”

Altro bacio…

“Ok”

Ultimo bacio, prima di recuperare tutte le mie cose e tornare di sotto.


LEXA P.O.V.

Guardo Anya trascinare via Raven mentre lei si dimena cercando di abbandonare la presa… una volta entrate in ascensore rimango per qualche secondo con un grande punto di domanda sulla testa… finché una risata mi riporta alla realtà…e quella risata la riconoscerei in mezzo a milioni di altre… mi volto verso la direzione del suono che per me è una melodia… il mio sorriso viene spezzato dal momento che vedo Clarke al bancone del bar insieme alla ragazza con il quale stava ballando… ride divertita alle cose che Harper le sussurra all’orecchio e quella vicinanza mi sta mandando su tutte le furie…
Mi avvicino … Clarke mi dà le spalle quindi non riesco a vedere la sua espressione, ma sono sicura che l’altra ragazza mi abbia visto arrivare ancora prima che le raggiungessi…

“Buonasera Woods…”

Dice con un sorrisetto in faccia che farei sparire volentieri… alla pronuncia del mio nome noto il corpo di Clarke irrigidirsi… la guardo per un secondo mentre non accenna a muoversi, per poi tornare a fissare la ragazza davanti a me.

“Mclntyre… non pensavo di trovarti qui…”
“Neanche io pensavo di trovarci Griffin… ma la vita è piena di sorprese…”

Usa un tono che mi infastidisce mentre guarda Clarke facendole l’occhiolino… Lexa stai calma…cerco di ripetermi mentre la mia mascella si serra…

“In realtà sono venuta con Lexa…”

Finalmente Clarke parla, prendendomi la mano, sicuramente un gesto dettato dal fatto che da lì a poco la situazione le sarebbe sfuggita di mano…

“Ho capito… beh io vado…Clarke se ci sono dei posti che ti piacerebbe visitare in città… fammi uno squillo…”

Il doppio senso di quella frase è palpabile, il fatto che Clarke le abbia lasciato dire una cosa del genere senza declinare l’invito mi fa allontanare la mano dalla sua e senza dire niente mi dirigo verso l’uscita…

“Dove stai andando?”
“A casa… tu vieni o hai di meglio da fare?…”

Mi sento trafiggere dal suo sguardo anche se le do le spalle continuando a camminare … una volta fuori uno degli autisti della Forest ferma la macchina davanti a me per poi scendere per aprire lo sportello…
Il fatto che non ci sia Leonard con la Limousine mi fa capire e Lincoln e Octavia hanno continuato la serata altrove… salgo in auto mantenendo un atteggiamento seccato mentre lo sportello ritarda a chiudersi, finché Clarke non entra a sua volta rimanendo distante… Nessuna delle due dice una parola per tutto il viaggio…una volta arrivate entro in casa lasciandole la porta aperta, andando subito a versarmi un bicchiere di Scotch.

“Posso averne uno anche io…”

Verso il liquido nel secondo bicchiere…lasciandolo sul tavolino degli alcolici mentre vado a sedermi sul divano… sento Clarke sbuffare ma non la degno comunque di uno sguardo…

“Mi ha scritto Octavia…lei e Lincoln sono a una festa nell’Upper East Side, dice che si fermano da noi a dormire…”

Mugugno per farle capire che ho capito, continuando a fissare un punto a caso per la stanza…

“Lexa… cosa diavolo hai…”
“Niente.”
“Beh non mi sembra niente visto che ti stai comportando di merda da quando mi hai visto con Harper…”
“Ho fidati…ti ho visto da molto prima…”

Rimane in silenzio… dalla sua espressione si capisce che ha capito che mi riferisco al ballo… per un secondo mi balena in mente l’idea che potrebbe esserci altro che invece non ho visto…

“L’ho incontrata mentre ero fuori a prendere una boccata d’aria…e se in caso l’avessi dimenticato c’ero andata per colpa tua…”
“Per colpa mia???”

Mi alzo di scatto, incredula di quello che ho appena sentito…avvicinandomi a pochi centimetri da lei…

“Esatto… se non mi avessi nascosto il fatto che Wright era alla festa non mi sarei infuriata con te…”
“Non era una certezza che ci fosse stato…”
“E lo stesso Lexa… ma poi di cosa stiamo parlando? Sei tu che ti stai comportando come una ragazzina solo perché ho ballato per cinque minuti con un’amica…”
“Oh sì un’amica che non ha avuto il minimo di pudore nell’invitarti in mezzo alle sue gambe…sempre se non fosse stato il secondo invito della serata…”
“Cosa hai detto?”
“Quello che hai sentito… magari avevi già visitato le cose belle della città mentre eri sul balcone a prendere una boccata d’aria…”

Marco le parole “cose belle della città” mimando in aria delle virgolette, una volta finita la frase l’unica cosa che si sente nella stanza è il rumore secco che fa lo schiaffo di Clarke sulla mia guancia.
Un attimo dopo sta prendendo le sue cose prima di uscire dalla stanza sbattendo la porta.

Line upDove le storie prendono vita. Scoprilo ora