"Di cosa parlava Nathan? Cosa vuole fare? Anael rispondi per favore "
Rimaste sole Emily si chiede come può un essere carpire i segreti di una persona?
Sicuramente con la magia.
"Devi sapere che molto tempo fa per cause che non posso spiegare e che non so bene Nathan ha chiesto a una potente strega di avere fatto un maleficio su se stesso, perché non voleva una compagna."
Anael fa avanti e indietro per la cucina.
"Giusto sempre segreti, però voi volete sapere quelli miei!"
Emily alza le braccia e poi le abbassa di colpo lungo bi fianchi producendo un rumore sordo.
" Emy fammi finire. Lui non riesce a riconosce più la sua compagna. Sai che per ogni licantropo è fondamentale legarsi per la vita con la propria o con il proprio mate. Lui non vuole. Quindi anche se la incontra non prova niente. Il nostro è simile a un colpo di fulmine ma più potente. Non puoi fare a meno della tua metà. E se muore la tua anima muore insieme a lui o lei. Lui non vuole tutto questo"
Emily la guarda stupita.
" Questo perché ha un cuore d'oro."
Dice sarcastica.
" Ma non ho capito cosa c'entra tutto questo con me. Come farà a scoprire i miei segreti? "
Emily si siede, si sente mancare la terra sotto i piedi.
"Ti vuole marchiare. Si marchia soltanto la propria compagna. Così sarete legati a vita anche se lontani lui può conoscere le tue intenzioni, può carpire tutti i tuoi segreti anche se tu non vuoi. I tuoi sentimenti, le paure e tutto quello che sta succedendo. Ma visto che tu non sei la sua compagna non so cosa può succedere."
Si alza in fretta e fa cadere la sedia per terra.
"No, no, no e poi ancora no. Hai detto bene io non sono la sua compagna.
Nemmeno per idea. Se lo sogna. Digli di farla a Chiara questa cosa non a me."
Va verso la porta ma Anael la ferma.
"Tu conosci Nathan, difficilmente cambia idea."
Con la mano ancorata sulla maniglia, gli occhi socchiusi, il cuore che le martella all'impazzata nel petto.
"Non mi interessa Anael, metti in atto tutte le tue strategie persuasive e fagli cambiare idea o sparisco dalla circolazione per sempre".
Anael sorride tristemente.
"Comunque da quel che ho capito quando questa storia sarà conclusa lui ti ripudia."
Guarda per terra, non ha il coraggio di guardarla nel viso.
"Sai che consolazione. Grazie ma no, preferisco stare alla larga dalle vostre usanze e dai vostri modi di fare. Io non appartengo al branco quindi lui non può toccarmi."
Anael sorride.
"No? Dici che può? "
Chiede Emily mentre si gira per guardarla.
"Non mi interessa. A costo che mi metto un collare di ferro attorno al collo "
Dice convinta.
Anael ride di gusto.
"Pensi che del semplice ferro può fermare un Alpha?"
Adesso è ferma davanti la porta.
"Be ci speravo."
Non può farlo entrare nella sua mente è scoprire quello che è realmente successo.
Bael la ha avvisata e lei non sa come fare.
Deve parlare con Chiara soltanto lei può convincerlo a desistere da questa assurdità.
Quindi esce da quella stanza e va verso le camere da letto, all'inizio con passo lento poi inizia a correre.
La trova seduta sulla sedia a rotelle, la sente singhiozzare.
"Mi dispiace Chiara era meglio se non venivo. Devi cercare di convincerlo a non fare questa cosa assurda."
C'è la porta aperta, le dà le spalle e ha il viso basso, lei fa qualche passo verso la sua amica.
"Tu pensi che non ci abbia provato? L'ho pure minacciato. Gli ho detto che me ne sarei andata per sempre."
Continua a camminare e si ferma davanti a lei.
"E lui? Si è convinto? "
Chiara alza il viso e la guarda.
"No è più testardo di un mulo."
Emily si abbassa sulle ginocchia.
"Allora me ne vado io e tu non lo dirai a nessuno. Mi devi aiutare cerca di distrarli, tienili impegnati. In qualche modo riuscirò a fuggire "
Dice convinta.
"Gli chiedo di accompagnarmi, mi inventero' una scusa così tu hai il tempo di scappare ma non dire niente a nessuno che ti ho aiutata."
Chiara di asciuga il viso con le mani.
"Ok io prenderò la scusa di stare male. Quando sono sicura che siete lontani vado via."
Esce da quella camera sicura di sé ma dopo un po' mille incertezze la invadono perché non deve fare attenzione soltanto a Nathan ma anche a quel pazzo furioso di Bael.
Si è stancata di fare sempre la vittima se vuole salvare i suoi amici deve reagire e studiare una strategia. Deve elaborare un piano.
Soltanto che non sa proprio da dove iniziare.
Intanto va nella sua camera da letto a preparare qualcosa da portare via e lo nasconde dentro una cassapanca che si trova ai piedi del letto.
Tutta la sua vita si sta sgretolando sta crollando pezzo dopo pezzo.
Si scioglie come neve al sole.
Tutto ciò che ha creato, la corazza che si era costruita addosso che la teneva al sicuro si disintegra.
Tutto ciò che ha nascosto, il suo passato ritorna e la travolge.
Adesso sa che la sua vita non è altro che illusione. E si chiede perché tutte e due ce l'hanno con lei. Il mondo è popolato di donne perché non vanno a prenderne qualche altra di mira e la lasciano in pace.
Cosa c'è in lei di così speciale?
Niente è una semplice ragazza.
Non ha niente di speciale.
Dopo un po' sente bussare e entra Sofia.
"Emy noi stiamo uscendo Chiara sta poco bene, andiamo dal dottore. Mi dispiace ma non vuole che tu vieni con noi. Ma tranquilla rimane Michael con te."
"Perfetto "
Sussurra Emily.
Dopo pochi minuti Michael la raggiunge.
Ma lei sa già cosa fare.
"Michael ho paura."
Non ha bisogno di fingere, la paura ormai fa parte di lei dopo tutto quello che le è successo.
"Perché? Cosa è successo? "
Michael si avvicina e le sfiora il braccio.
"Mi sembra di avere sentito Bael qua vicino."
"Dove?"
Chiede allarmato.
"Forse dietro la villa "
Così lui esce dalla stanza, come una furia Emily prende lo zaino e corre verso l'uscita.
Esce dal cancello e guarda indietro per vedere se Michael la segue.
Dopo aver fatto un po' di strada sbatte contro qualcuno.
L'impatto è violento, ma delle braccia solide la sostengono per la vita evitandole una rovinosa caduta.
Alza il viso per vedere di chi si tratta ma lei sa chi è, lo riconosce da quel suo odore particolare.
"Ma tu...tu eri con Chiara?"
Il suo viso contratto, gli occhi che cambiano da un n azzurro limpido a un rosso fuoco.
"Già ma Michael mi ha chiamato dicendomi che tu avevi visto Bael."
Emily non ha calcolato bene i tempi sicuramente doveva aspettare.
Nathan l'afferra per il polso e la tira.
Giunti alla villa Michael li aspetta.
"Complimenti mi hai preso in giro per bene."
Afferma furioso.
L'Alpha la trascina e lei rischia cadere in avanti.
La afferra di nuovo per un braccio e la solleva con la forza trascinandola lungo i corridoi.
La porta in camera e la spinge dentro con forza.
"Ora facciamo a modo mio."
In un balzo la raggiunge le fa piegare la testa da una parte e i suoi denti affilati come rasoi di animale da preda penetrano nella sua carne nel punto dove la spalla incontra il collo.
Sente un dolore lancinante e si sente cedere le gambe ma lui la sostiene.
La morde e beve il suo sangue.
Quando si stacca affonda i denti nel polso e lo avvicina alla sua bocca.
"Bevi."
Ordina a Emily.
Lei beve e un calore si diffonde nel suo corpo.
"Adesso non puoi scappare più."
Esce dalla stanza e lei rimane immobile a guardare la porta.
Poco dopo Anael la raggiunge.
"Adesso cosa succede?"
Chiede confusa mentre porta una mano sulla ferita, le pulsa e brucia maledettamente.
"Oh Emily da adesso in poi ogni tuo pensiero sarà
il suo."
Vs nel bagno e si medica poi si sdraia sul letto a fissare il vuoto, la mente confusa non sa cosa fare.
Passa più di due ore in quella stessa posizione.
Dopo Sofia la chiama, è ora di cena.
Lei titubante la segue.
Si siede lontano da Nathan.
In quella sala da pranzo,
durante la cena, c'è un silenzio innaturale.
Chiara è talmente arrabbiata che non alza nemmeno gli occhi dal piatto.
Si sente tradita, Nathan ha marchiato Emily non lei.
Anael e Michael non sono mai stati d'accordo, ma gli ordini e le decisioni dell'Alpha non si discutono.
Emily adesso cerca di svuotare la mente da tutto.
Bael l'aveva avvisata di non dire niente e non sa come fare.
Conta le pecore, pensa a quel maglione che le piace tanto, cerca di indovinare la capitale dei vari stati.
Ha esaurito le idee.
Nathan dal canto suo ha capito la sua tattica.
"È inutile che pensi ad altre cose, prima o poi dovrai cedere e io sarò lì ad ascoltare i tuoi pensieri."
Emily lo guarda furiosa, si alza e va in camera sua.
Si mette a letto ma cerca di non addormantarsi.
Inizia a leggere un libro, ma poco dopo si lascia andare tra le braccia di Morfeo.
Si sveglia all'improvviso, destata dà un rumore sospetto.
Si alza e guarda in giro quando vede Bael proprio di fronte a lei.
Cerca di urlare ma lui è veloce, la raggiunge in un attimo e con una mano le copre la bocca.
La fa alzare dal letto e lei cerca di scappare ma lui è forte.
La spinge contro il muro.
"Ti dei fatta marchiare da lui."
Dice a denti stretti.
"Tu sei mia."
Le tira uno schiaffo sulla guancia fortissimo.
Lei vacilla e si porta una mano sulla guancia.
Lui la strattona, la prende per i capelli e si avvicina e la morde proprio dove Nathan l'aveva marchiata e succhia il suo sangue.
Poi si morde il polso e le fa bere il suo sangue.
Lo stesso identico procedimento dell'altro Alpha.
Poi la spinge violentemente e Emily cade per terra.
Confusa più che mai lo guarda, lui si avvicina alla finestra
Con un balzoo sale sul davanzale e salta.
Quel morso provoca in Emily una strana reazione.
Nel frattempo Nathan entra ma Bael è già lontano.
Emily rotea gli occhi verso l'alto mostrando solo la parte bianca.
Il suo corpo è scosso da forti tremori.
"Emily "
Anael la chiama ma lei sviene.
Si sveglia dopo un po'.
Si stiracchia nel letto e apre gli occhi.
Si mette seduta e si guarda in giro.
Un letto a baldacchino, pareti decorate da affreschi con paesaggi e scene di vita quotidiana.
Mobili antichi in stile barocco.
Si strofina gli occhi, li chiude e li riapre.
Si da un pizzicotto.
"Hai...allora sono sveglia."
Si alza dal letto e si guarda, ha un lungo vestito leggiadro ed elegante ma complicato.
Fa qualche passo poi fa un giro su se stessa.
C'è uno specchio e lei si osserva attentamente.
La linea allungata e aperto sui fianchi mette in risalto la sottoveste riccamente decorata.
La scollatura profonda in quadro rivestita dal tassello.
La gonna ampia bellissima decorata sapientemente di pieghe, specie sullo strascico.
Maniche aderenti.
I capelli acconciatori in una treccia.
Scarpe con la punta all'insù e un corpetto così stretto che le mozza il respiro.
"Sto sognando o sono sveglia? Dove cavolo mi trovo?"
La porta si apre e una donna entra.
Stesso colore dei suoi occhi, stesso colore di capelli.
Somiglia molto a lei.
"Figlia mia come ti senti hai fatto preoccupare me e tuo padre."
Emily la guarda, non conosce la donna anche se sa il suo ruolo, dentro di lei sa che quella è la donna che l'ha portata in grembo.
"Ma...mamma? "
Dice titubante.
"Emily "
La rimprovera.
"Che fine hanno fatto le tue buone maniere? Da quando in qua dai del tu a tua madre."
Si inchina ma la sua testa pulsa, poi si alza e guarda la donna.
"Perdonatemi madre è che sono un po' stordita. Ma cosa è successo?"
Cosa le è successo ma soprattutto dove si trova?
Non è un sogno?
O forse sì.
"Mentre stavamo parlando ti sei messa a urlare come una forsennata e sei svenuta."
Mette le mani sulla bocca sconvolta.
Dove cavolo è finita?
Si chiede.
"Preparati che sta venendo Alexandra a trovarci. È da tanto che non viene."
Gli occhi lucidi, la sua amica è morta.
Mette le mani davanti la bocca.
"Cosa?"
Urla Emily.
"Alexandra è viva?"
La donna si avvicina e tocca la fronte a Emily.
"Stai bene? Certo che è viva. Ma cosa ti succede oggi?"
Indietreggia e da le spalle alla donna.
"Niente è da tanto che non la vedo sono soltanto felice."
La donna si avvicina, assottiglia gli occhi e la guarda confusa
"Vi siete incontrate anche ieri. Devo chiamare il Dottore, meglio farti visitare mi sa che hai preso qualche strana malattia."
Così esce dalla camera lasciando Emily stupita.
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THE LOVER OF ALPHA
WerewolfUna storia d'amore. Un amore impossibile. Una ragazza contesa tra due Alpha. Un viaggio nel tempo. "Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri? " W Shakespeare Una favola in disaccordo con...