28 Capitolo

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Emily si sveglia confusa.
Si trova in una stanza mai vista prima abbastanza spoglia con un letto, un comodino, dei candelabri.
È matida di sudore la camicia da notte bagnata, i capelli bagnati e respira in modo irregolare.
La pancia le fa male ma non è il classico mal di pancia è un dolore che non si può paragonare, è unico intenso e maledettamente doloroso.
Ha l'impressione di avere dei coltelli ardenti nella parte bassa della schiena, all'altezza dei reni.
Non riesce a respirare e ha una voglia matta di spingere.
Sembra quasi di avere una palla nello stomaco e la deve espellere.
La pancia le diventa dura e guardando attentamente vede perfettamente la forma di un bambino.
Poi passa un attimo e inizia di nuovo tutto come prima.
"Mio Dio sta per partorire "
Esclama Emily, le guance rigate di lacrime è sfinita.
"Un altro piccolo sforzo "
Ed ecco quella voce.
"Do...dove sono...dove mi hai portata "
"Oh piccola tranquilla, andrà tutto bene. Ci sono qua io...non ti lascio sola "
Emily fa fatica a capire quello che il mostro le dice.
"Chiama qualcuno o ti giuro che non lo faccio uscire"
Dice urlando.
"Io so come far nascere un bambino e come curarti dopo il parto.
Non ho nessuna intenzione di farti morire sei la madre di mio figlio e lui ha bisogno di te "
Si avvicina a lei.
"Piccola Emily tra poco toccherà a te"
Poco dopo perde i sensi e si risveglia urlando.
Nathan è lì vicino a lei che è in preda alla disperazione.
"Sta per partorire è con lui. Lui l'ha rapita e ha intenzione di tenerla in ostaggio"
"Calmati Emily adesso sei qua con noi"
Michael vicino a lei è abbastanza preoccupato una parte della profezia si è avverta e non sa cosa fare per fermare tutto.
"Emily era con lui? E Bael e  Nathan non c'erano? "
Chiede Michael.
"No aveva le contrazioni ha...ha detto che tra poco toccherà a me "
Sembra una pazza furiosa.
Si chiede se tutto ciò è vero o se sta semplicemente facendo un brutto sogno.
Le manca la quotidianità la monotonia le azioni fatte a ripetizione, la prevedibilità della sua vita.
Fare ogni giorno le stesse cose lavorare tornare a casa, guardare la TV sedersi e leggere un libro.
Isolarsi da tutti.
Le sembra di vivere un sogno che non finisce mai, un incubo che la costringe a rimanere attaccata a quella realtà che non le appartiene.
"Lasciatela nella mia camera da letto, quella è l'unica stanza al sicuro è protetta da un incantesimo dove nessuno può entrare se non lo decido io"
Nathan ordina ai  membri del gruppo, a stento riesce a trattenere la rabbia sente il lupo che scalpita lì sotto la sua pelle pronto ad emergere ed attaccare, sente il potere fuoriuscire dal suo corpo a onde e deve allontanarsi se non vuole fare star male Emily.
Lui sente la sua sofferenza la sua confusione l'indecisione la paura che attraversa il suo corpo, il terrore che attanaglia la sua anima, lui condivide i suoi sentimenti.
Anche Bael riesce a sentire tutto ciò che prova Emily.
I suoi occhi bruciano.
Lei ha sentito il terrore che attanaglia la sua anima.
La Emily del passato sa bene che quelle non sono soltanto parole non è una semplice leggenda ma è il male si insinua nelle forme più sottili,  fa ancora più paure perché serpeggia, lavora nell'ombra e poi esplode.
Cosa ne sarà di tutti loro se quel mostro riesce a portare a termine i suoi progetti e perché ancora non è riuscita a trovare la Mediatrice nemmeno nel passato?
"Vuoi qualcosa sa mangiare? "
Guarda Nathan il suo viso preoccupato le conferma una cattiva sensazione.
"No...non ho fame. Avete saputo qualcosa sulla Mediatrice? "
Lui si avvicina e si siede di fronte a lei.
"No, hai riflettuto su quello che ti ho detto? "
"Nathan perché insisti ancora con questa storia?  Se non lo fa con me può sempre farlo con qualche altra del passato che differenza fa?"
"Non può Emily perché soltanto tu sei andata nel passato attraverso i ricordi. E poi so che io non ti sono indifferente,  non puoi negarlo."
"Forse una volta ma adesso dopo quello che mi hai detto provo soltanto repulsione "
"Sei una pessima bugiarda comunque vieni. Ti porto in un posto. Ti faccio vedere un luogo che sono sicuro ti piacerà "
La fa alzare, si sposta e adesso è dietro di lei.
"Ti fidi di me? "
"No Nathan non mi fido di te "
"Non voglio fare niente tranquilla  voglio soltanto farti vedere una cosa"
Le copre gli occhi con una benda e le stringe la mano.
Dopo un po' che camminano toglie la benda.
"Siamo al lago...siamo venuti qua con la carrozza, l'ho visto in uno dei miei  ricordi"
"Si Emily ti ricordi Signorina lei è proprio una ribelle "
"E io ti ho risposto che le regole sono fatte proprio per essere infrante "
Dice Emily guardandolo negli occhi.
"Ricordi anche tu?"
Chiede a Nathan.
Piega la testa da un lato inarca le sopracciglia, corruga la fronte e incrocia le braccia al petto.
"Cos'è tutto questo romanticismo?"
Dice Emily indispettita.
Nathan fa uno di quei sorrisi strappa mutandine e si avvicina a lei pericolosamente.
"Stai lontano da me. So cosa vuoi fare. Non sono stupida. Credi che ho dimenticato tutte le volte che hai cercato di uccidermi? "
Continua ad avvicinarsi.
"Lo so è mi dispiace non so perché ho reagito in quel modo,  forse rabbia forse è stata la maledizione forse perché sapevo di non poterti possedere ma...da quando ti ho marchiata tu sei la mia ossessione. E ti ricordo che hai una questione in sospeso con me. Perché ti sei nascosta e ti ho trovata. Quindi ho vinto io."
Nathan è a un passo da lei e Emily sente il corpo avvolto da una strana energia non è quel potere che non le permette di respirare, ma è come una mano che la accarezza  dolcemente è un vento leggero delicato che la avvolge si sente esposta nuda ai suoi occhi, il suo sguardo la trapassa.
"Smettila di fare i tuoi giochetti con me Nathan "
Dice con voce tremolante.
"Non ti sto nemmeno sfiorando"
Emily si sente strana come se avesse bevuto molto, sembra ubriaca, il suo corpo è  attraversato da una scarica di piacere cosa le sta facendo Nathan?
"Bene finalmente vi ho trovati"
Dice una voce alle loro spalle.
"Stai giocando sporco Nathan, così la confondi. E poi non è rischioso farla uscire? "
Nathan si gira con un certo disappunto .
"Fratello  arrivi sempre nei momenti meno opportuni "
Bael si avvicina e anche lui emana un potere che la destabilizza.
In entrambi Emily  riconosce una prepotenza sessuale che la eccita ma allo stesso tempo la spaventa.
"Smettetela tutti e due."
Ha il respiro corto e affannoso.
Si sente prigioniera del loro innato fascino e questo la confonde.
Deve andare il più lontano possibile da loro due.
"Siete...siete dei mostri "
Una risata argentea si diffonde nell'aria.
Lei emozionata confusa e eccitata si muove a scatti inciampa e rischia di cadere.
"E non c'è niente da ridere."
Li oltrepassa e cerca di mantenere una certa distanza da loro.
"Dove vai? Non puoi andare via da sola lo sai giusto? "
"Non mi interessa voi siete sleali. Tutti e due"
Cammina spedita dirigendosi verso il castello seguita dai due.
Quando arriva  Anael la guarda ed è rossa in viso.
"Cosa avete combinato
voi due? Nathan lo sai che è rischioso farla uscire da quella stanza"
Loro  con un'espressione divertita in volto la guardano.
"Sono dei pervertiti"
Risponde Emily arrabbiata.
"Perché cosa ti hanno fatto? "
Emily al solo pensiero diventa rossa come un peperone.
"Be dovresti conoscerli bene ormai...ottengono sempre quello che vogliono "
"No Anael ti sbagli non conosco affatto nessuno di voi, mi avete mentito spudoratamente, ma io sono un osso duro. Vediamo chi vince dei tre"
Dice poco convinta Emily, intanto Anael l'accompagna nella stanza da letto.
Prende il libro tra le mani e lo apre ma continua a non capire ciò che c'è scritto.
"Pensano che tenendoti segregata in questa stanza io non posso arrivare a te? Che stupidi! Io posso tutto e non sarà un incantesimo da quattro soldi a fermarmi, sto solo aspettando il periodo giusto, quando tu sarai fertile. Dillo ai tuoi amici "
Un brivido freddo scorre lungo tutta la sua schiena.
Si guarda intorno ma non vede nessuno quindi nemmeno lì è al sicuro.
Quando Nathan entra vede che Emily trema come una foglia ed è spaventata.
"Cosa ti ha detto? "
"Che neanche qua sono al sicuro e  che sta aspettando il periodo giusto"
"Se tu avessi visto ciò che lui vuole fare cambieresti idea. In passato ho visto la distruzione la morte di intere popolazioni"
Dice Nathan tristemente.
"Chi è riuscito a fermarlo?"
"La Mediatrice ma da allora è scomparsa. Emily è una cosa seria io capisco che abbiamo omesso molte cose ma non potevo dirti subito ciò che stava succedendo. Non mi avresti creduto"
Emily guarda Nathan e vorrebbe prenderlo a schiaffi per la poca stima nei suoi confronti.
"Io non sono una bambina. Sono abbastanza adulta e matura per capire. Dovevi almeno provarci. Non puoi chiedermi una cosa del genere. Tu hai Chiara e non vuoi me. Me lo hai dimostrato più volte e io da sola non posso prendermi la responsabilità di crescere un figlio "
"Tu non sei sola io sarò sempre accanto a te "
"No Nathan verrà sempre Chiara prima di me e io non  voglio. Ho sempre desiderato avere una famiglia ma non in questo modo, non in questo momento. Non voglio essere L'amante dell'Alpha come la Emily del passato. Basta la vita è mia e decido io"
Nathan si avvicina e accarezza la guancia con la mano.
Il suo corpo reagisce al suo tocco.
"Saprò farti cambiare idea vedrai Emily "

THE LOVER OF ALPHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora