30 Capitolo

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La prima parte di questo capitolo è nell'altro libro.

Emily si sveglia di soprassalto.
È confusa e guarda ancora quelle lenzuola candide bianche.
Non una macchia, nessun segno, niente.
Si aggira per la stanza con aria smarrita cammina come se fosse in trans, va a fare una doccia e lascia scorrere l'acqua sul suo corpo.
Il ricordo è così vivido che sente ancora quelle mani addosso, il suo profumo le sue caldi labbra.
E se fosse stato tutto vero?
Se fosse stato quel mostro?
Avrebbero ucciso il suo bambino?
Se fosse stato Nathan o uno di loro sarebbe stato invece  il mostro ad uccidere il suo bambino?
Deve tenere quel segreto per sé.
Nessuno deve sapere.
È soltanto un sogno.
"Emily stai bene? "
"Anael...Si ero sovrappensiero. Sto bene "
"Ti vedo strana, diversa"
Emily non risponde.
"Se fosse successo qualcosa tu me lo avresti detto giusto? "
Lei la guarda e poi si gira.
No non può dire di quel sogno.
"Si...mi chiedo come mai lui non si è fatto sentire "
È in piedi e guarda un punto indefinito davanti a sé.
"Magari lo ha già fatto e tu non te ne sei accorta"
Le sue mani iniziano a tremare un rivolo di sudore scende lentamente sul suo viso, deve stare calma.
"No...penso proprio che l'avrei capito. Non credi Anael? "
"Vieni andiamo un po' in giardino. Facciamo una passeggiata "
Emily la segue in silenzio ma si blocca sulla porta.
Nathan sta baciando Chiara con trasporto.
Una fitta la colpisce all'improvviso, il suo stomaco si contorce.
Si gira e alla svelta si allontana.
Ma qualcuno la chiama.
"Ehi cugina! "
Alza il viso e lei è lì davanti.
"Annabella dove eri sparita, è un po' che non ti fai vedere"
"Ehi guardami...ancora con quella storia? Vieni andiamo più in là "
Iniziano a passeggiare.
"Allora cosa ti frulla in quella testolina? "
"Vorrei fuggire via lontano. ..lasciami tutto alle spalle e dimenticare. "
"Cara cugina l'amore è una brutta bestia. "
Emily la guarda e sorride appena.
"Vorrei strapparsi il cuore e buttarlo via"
"Già se servirebbe a qualcosa lo farei anche io "
"Scusa Annabella ma vorrei rimanere un po' da sola se non ti dispiace "
"Figurati io sono qua vicino in caso hai bisogno "
Si siede su una panchina e istintivamente mette una mano sulla sua pancia.
Se fosse vero...cosa dovrebbe fare?
Sicuramente scappare e nascondersi, andare via lontano.
Sembrava tutto così reale.
"Piccola Principessa cosa ti turba"
"Bael...sono così stanca di questa vita...non riesco a togliermi di dosso il peso che sento gravare  su di me ogni giorno che passa...credo di non potercela fare"
Lui si inginocchia davanti a lei e prende il viso tra le due mani.
"Ehi dov'è finita la mia ragazza ribelle? Quella che si arrampicava sugli alberi per poi cadere tra le mie braccia "
Lei sorride appena e lui la abbraccia.
Le dà un bacio delicato sulle labbra.
Appoggia la fronte sulla sua.
È così difficile scegliere e a volte il destino è così crudele.
Vorrebbe fuggire via lontano da tutto e lasciare ogni cosa al proprio destino.
Perché si è innamorata di lui?
Perché non innamorarsi di Bael?
"Piccola Principessa...che destino crudele il tuo...ami una persona che nemmeno ti guarda "
A quelle parole Emily si alza.
"Cosa vuoi da me? Lasciami in pace"
"Emily con chi stai parlando "
Dice Bael preoccupato ma lei corre via.
Mette le mani nelle orecchie per non sentire ma quella voce è nella sua testa.
Due braccia la circondano e la fermano.
"Lasciami non mi toccare"
"Emily sono io Nathan cosa ti succede? "
"Vattene lasciami stare...non devi toccarmi "
"Va bene ma tu cerca di stare tranquilla e  dimmi cosa succede "
Lei si gira e lo guarda.
Quegli occhi splendenti, quel viso stupendo.
"Lui non ti ama. Tu gli servi soltanto per un suo scopo personale"
"Sono io sono Nathan, Emily "
Lei si allontana e lo guarda.
"Cosa vuoi da me ? Chi sei?"
"Emily guardami "
Una voce alle sue spalle la chiama lei si gira e vede un ombra con i contorni di un uomo.
Le tende la mano.
"Lui non ti ama...vieni con me "
Emily è confusa.
"Emily chi c'è lì? "
"C'è lui...è vuole me"
"Emily vedi che non c'è
nessuno "
"Non mi credi? Pensi che io sia pazza? Non è così Nathan? Io ti servo soltanto per un tuo scopo personale. Ma sai che ti dico? Vai da Chiara lei aspetta già un figlio da te. Lasciatemi in pace tutti quanti.   Io non ho le visioni.   Perché Nathan...tu hai lei, tu hai Chiara, tu non ami me e  non mi hai mai amata"
< Perché mia Luna non la facevi innamorare di me>
Sente delle voci nella sua mente.
È Bael.
< Mi dispiace ma io non posso amare nessuno per la maledizione >
Nathan  dice.
<Vieni con me mia Principessa. Lascia tutti e segui me>
Il mostro le dice.
Sono semplicemente lì nella sua mente, li sente tutto il tempo e le sembra di impazzire.
"Basta state zitti "
"Nathan lasciala stare. Non vedi che è confusa "
"Bael stai zitto. Non intrometterti, sai bene perché lo faccio "
"Non è una bambola e nemmeno una bambina,  non puoi pressarla in quel modo, fratello "
"Allora dimmi tu visto che sei così bravo a parlare cosa dovrei fare?"
"Smettetela tutti e due."
Urla Emily.
Anael si intromette intanto Emily si allontana.
Guarda i due ed è come se lei non fosse lì in quel posto.
La sua mente vuole distaccarsi da quel corpo.
E si chiede ancora una volta qual'è il limite della sopportazione?
Deve andare via? Deve aspettare? È soltanto un momento?  È un sogno? È follia?
Qual'è il confine tra follia e normalità?
Per lei è come un filo sottile in cui cerca di mantenere un equilibrio. Ma sente che sta per spezzarsi.
La sua vita era basata su principi dettagliati ben definiti.
Adesso non sa più chi è.
Qual'è la causa di tutto ciò?
La colpa? Il dolore? La sofferenza?
Qual'è la sua realtà?
E se fosse tutto frutto della sua mente?
Sta lì ferma a guardare l'ignoto.
Cosa ne sarà di lei?
Intanto una mano la circonda.
"Piccola Emily...pensano che tu sei pazza. Questi li chiami amici? "
Un brivido intenso la attraversa.
Quelle mani fredde più del ghiaccio la stringono e la bloccano.
Il respiro pesante.
Le labbra cianotiche.
"Avrei potuto uccidere tutti in un attimo ma non è ancora arrivato il momento. Tu ti fidi di loro? "
"Lasciami ti prego "
"Guardali...sono così presi da loro stessi che non si sono nemmeno accorti che tu non sei più lì con loro "
Un vento gelido la circonda, il freddo penetra sin dentro il suo corpo.
"Emily cosa succede? "
"Sofia vattene...vai via. Vai a chiamare Nathan è Bael "
Ma è questione di un attimo.
Il mostro lascia Emily e va da Sofia e con un pugnale le trafigge il cuore.
"Nooooo"
"Ti avevo avvisata. Ti do tempo fino a domani per decidere. Poi ad uno a uno lì uccidero' tutti "
Emily ha il cuore spezzato,  sente un  senso di vuoto dentro.
Si avvicina a Sofia, le alza la testa e la appoggia a sé.
Urla forte la sua disperazione.
Urla per il dolore.
Urla per l'impotenza.
Un dolore che non riesce a trattenere.
La sua amica è morta e per lei il mondo e  il tempo si sono fermati così come il suo cuore ha cessato di battere.
La sua anima è triste schiacciata dalla solitudine e ammannata da una coltre densa e soffocante di malinconia.
Guarda davanti a sé ma è come se non vede e ricorda tutti i momenti trascorsi insieme a lei.
Anael si avvicina.
"L'ha colpita con un pugnale d'argento dritto al cuore "
Ma Emily non sente nemmeno quello che dice Anael è lì che la stringe forte a sé come a volerla riportare in vita.
La guarda ancora una volta.
"Dovevo morire io non lei"
"Emily nessuno poteva immaginare che l'avrebbe uccisa"
Dice Anael.
Emily alza il viso e la guarda.
I suoi occhi sono rossi e pieni di lacrime.
È arrabbiata più con sé stessa per non essere riuscita a salvarla.
"Quando vi ho detto che lui era qua nessuno di voi mi ha creduto. Ha ucciso Alexandra...adesso Sofia."
"È colpa tua. Ti avevo avvertita. Ti avevo detto di decidere di scegliere. Adesso Sofia è morta. Ora sei contenta?  Cosa aspetti che ci uccide tutti? Sei soltanto una bambina viziata. Cresci Emily una buona volta "
Parole dure che le arrivano dritte al cuore come un pugnale.
Emily si alza, va verso Nathan alza il braccio per mollargli un ceffone ma lui le blocca la mano.
"Ti avevo detto che era qua e non mi hai creduto. Adesso scarichi la colpa a me? Sei soltanto un pallone gonfiato. Tu e tuo fratello giocate con i sentimenti degli altri. Io non sono un burattino. "
Lo guarda un ultima volta e  si allontana piangendo.
Ma Bael la ferma e la prende in braccio.
"Fammi scendere. Mettimi giù. "
Ma lui nemmeno la ascolta.
La porta nella stanza da letto e la chiude a chiave.
Dopo un po entra Anael e si avvicina a Emily.
Le sfiora il braccio e la accarezza.
Emily non capisce cosa sta succedendo.
Si sente strana.
"Cosa mi stai facendo Anael? "
"Ti faccio riposare un poco."
"Io...io non voglio dormire "
Un senso di torpore la invade e dopo un po' si addormenta.
Si risveglia nel passato con un bambino in braccio.

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