11 Capitolo

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Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncero' alla mia volontà di seguirti.
W Shakespeare

"Prego dottore è qui
mia figlia "
"Signorina quante volte ancora mi farete venire qui. Se volete che io venga a trovarvi bastava dirlo"
Un sorriso sincero compare sul volto di Emily.
"Voi potete venire tutte le volte che volete Dottore. "
Il dottore si avvicina e lei le sussurra piano.
"Per favore non fatemi rimanere a letto. Vi prego"
Il medico fa un colpo di tosse.
"Voi mi farete imprigionare un giorno o l'altro. "
Poi la visita.
"Va bene potete alzarvi ma ad una condizione "
Emily lo guarda confusa.
"Quale?"
"Dovete essere accompagnata da qualcuno.
E non uno qualsiasi.
Deve essere forte, in grado di reggervi e soprattutto che sia capace di non farvi combinare altri guai"
Emily mette il broncio proprio come una bambina e incrocia le braccia al petto.
"Non è giusto! Mi avete preso in contropiede"
Afferma seccata.
"Ma io ho la soluzione "
Afferma qualcuno da dietro
Emily conosce quella voce.
"Chissà perché tutte le volte che tu hai qualche idea mi si contorce lo stomaco. "
Ribatte Emily.
"È con le tue di idee? Finiamo sempre nei guai. Avevo previsto che tu da sola non ce l'avresti fatta quindi."
"Quindi sentiamo qual'è questa brillante idea Alexandra ?"
"Ho detto ai miei fratelli di venire ad aiutarci. Naturalmente con il consenso di tuo padre"
Rimane sconvolta da quella affermazione.
"No"
Risponde seccata.
Non dopo ciò che le è successo.
Come avrebbe fatto a guardarli negli occhi?
"Emily "
La rimprovera la madre.
"Sei scortese. Si offrono per aiutarti due gentiluomini e tu rispondi in quel modo "
Emily sbuffa e si prepara ad una giornata alquanto faticosa, piuttosto estenuante e molto stressante per lei.
La ragazza che l'ha svegliata viene aiutata da un altra donna che è la balia e preparano Emily .
Lei dal canto suo non è abituata a tutte queste attenzioni.
"Posso benissimo fare da sola"
Afferma piccata.
"No signorina, vuole farci decapitare da suo padre?"
Le guarda con gli occhi storti.
"Per così poco? Non siete un po' esagerate? Mio padre non è cattivo"
Le sue donne si guardano negli occhi e poi abbassano la testa.
Emily le guarda confusa e non capisce ma non ci fa più caso.
La servitù è sempre esagerata.
"Mia piccola Emy ti ho sempre aiutata, ti ho allattata, ti ho crescita adesso sei una bella ragazza e presto ti sposerai"
"Non tanto presto "
Risponde sicura.
"Purtroppo sai che non puoi scegliere tu. Sarà tuo padre a decidere "
Lei la guarda sconvolta.
Aveva completamente dimenticato le usanze del passato.
Sarebbe stata costretta a sposare uno sconosciuto.
"Giammai preferisco essere decapitata"
"Piccola mia non farti sentire da tuo padre. Non fare storie lo hai sempre saputo. Sei nata per questo.
Il tuo futuro marito porterà avanti ciò che tuo padre ha iniziato "
"Basta ho mal di testa, non voglio più parlare di queste cose"
Quando è pronta la accompagnano verso l'uscita.
Ad aspettarla c'è il padre.
"Padre"
"Spero bene che dopo questa caduta metterai un po di buon senso. Come devo fare con te? Fai stare tua madre sempre in ansia. "
"Sto bene, tra un po passa tutto"
"Andate c'è qualcuno che vi aspetta"
Esce fuori e ad aspettarla ci sono loro.
Fa qualche passo spaventata.
"Tutto bene?"
Le chiede Alexandra.
"Si...sto bene"
Ma lei non riesce a distaccate gli occhi dai due.
Si fanno avanti.
"Emily è un piacere farle da assistente"
" Bael...mio padre esagera sempre."
Nello stesso momento che le bacia la mano il suo stomaco le fa una capriola.
Ma un profumo di sandalo, di bosco inebria le sue narici.
Bael le sorride ha uno sguardo gentile.
Ma lei cerca Nathan.
Alza lo sguardo e lui è lì.
Per un attimo si perdono nei loro sguardi.
Si avvicina le prende la mano
e gliela bacia.
"Emily è un piacere rivederla"
Un brivido intenso la attraversa.
Gli occhi le brillano.
Il viso rosso come un peperone.
Istintivamente chiude gli occhi e inspira forte.
Perché gli fa sempre quell'effetto?
"Nathan il piacere è mio"
Dice riaprendo gli occhi.
Lui le sorride.
I suoi occhi luccicano, il suo cuore fa le capriole.
Lo guarda e sente che tra loro due c'è una strana complicità.
"Prego da questa parte"
Dice Bael indicando una carrozza.
Lei guarda e si avvicina.
La sfiora con le mani.
"Mio Dio...una carrozza. "
Dice sottovoce.
I tre si guardano curiosi.
"Sembra che non ne hai mai vista una"
Dice Alexandra avvicinandosi a lei.
"Sai Emily ultimamente sei un po' strana. Mi dici per favore cosa ti succede? "
Lei la guarda e sorride.
"Niente ma... sembra di vivere in un sogno. Ed ho paura che tutto questo possa finire all'improvviso "
"Anche se finisce la nostra amicizia non finirà mai. Io per te ci sarò sempre "
"Oh Alexandra "
Le dice con le lacrime agli occhi.
Ma qualcuno le interrompe.
"Salite "
Dice Nathan.
"Andiamo a fare una passeggiata"
Le donne salgono dietro, i due fratelli davanti.
Dopo un po' di strada si fermano.
Scendono e ciò che vede la fa restare a bocca aperta.
Un laghetto immerso nel bosco, circondato da alberi.
"È il paradiso forse?"
Chiede stupita.
Lì trovano ad aspettarle Anael, Michael, Sofia e anche Chiara.
Rimane un attimo a guardare tutti.
Chiara è alzata e riesce a camminare.
Infatti si avvicina a Nathan e lo bacia sulla guancia.
E la scena si ripete.
C'è un altra ragazza insieme a loro che non conosce.
Capelli rossi come il fuoco, occhi verdi e fisico perfetto che va incontro a Bael.
Lei cerca di distogliere l'attenzione su loro due e per quanto può affretta il passo va ad abbracciare Anael.
"Anael "
"Mia principessa. Come state? Avete combinato un altro guaio?"
"Io non combino guai. E che"
Lascia la frase metà e guarda Bael ma il giovane non ha nessuna colpa di ciò che ha fatto nel futuro.
"Sono caduta da cavallo, può succedere "
"Emily non a voi"
Dice Anael e le due si guardano.
"Chi è quella ragazza? "
"Lei la conoscete bene è Annabella la figlia del conte, il fratello di vostro padre"
"A già scusa"
Ma lei non conosce affatto quella ragazza.
Sembra interessata a Bael.
I suoi occhi, i movimenti così sensuali.
Non le piace affatto.
Fanno colazione seduti in riva al lago e Emily si avvicina verso l'acqua e la tocca con le mani, si bagna il viso e alcune gocce le scivolano nel seno.
Alexandra si avvicina.
"Emily cosa stai facendo? "
Le dice piano.
"Sto bagnando il viso perché cosa c'è di strano? "
"Una signorina per bene non fa queste cose così di fronte a degli uomini. Poi in quel modo. I miei fratelli ti stanno mangiando con gli occhi "
Lei si gira lentamente e guarda prima uno e poi l'altro.
"Tu stai scherzando spero? "
"No affatto"
Allora si alza e entra nell'acqua.
Solleva il vestito di poco.
"Emily "
Alexandra continua a chiamarla.
"Esci subito e abbassa quel vestito "
Emily la guarda con gli occhi sgranati.
"Si vedono soltanto i piedi. Smettila non sto facendo niente di male. "
Una risata riecheggia nell'aria.
È Nathan.
"Signorina è proprio una
ribelle "
Lei lo guarda dolcemente e sorride.
"Le regole sono fatte proprio per essere infrante"
Risponde Emily.
"Giusto mia signora "
Risponde lui facendo un inchino.
Prende dell'acqua con le mani e inizia a bagnere Alexandra che indietreggia dapprima arrabbiata poi sorride e anche lei inizia a schizzarla.
Intanto Chiara si avvicina a Nathan e lo abbraccia poi lo bacia.
"A lei non dici niente? "
Dice stizzita.
Alexandra si gira e lei inizia a camminare.
"Emily dove vai?"
Chiede l'amica.
"A fare una passeggiata"
"Vengo con te"
"No rimani pure con loro, io sto bene "
"Non allontanarti troppo "
Le dice Alexandra ma è proprio quello che vuole lei, rimanere da sola.
Si dirige lontana dove nessuno può vederla.
Mentre cammina qualcuno la afferra da dietro.
Sta per urlare ma una mano le copre la bocca.
"Ssss non urlare sono io"
"Nathan mi avete fatto spaventare "
"Basta formalità qui nessuno può sentirci. Mi sei mancata amore mio. "
Lei si gira e lo guarda.
Lui si avventa sulla sua bocca.
"Perché sei qua, vattene. Vai a baciare Chiara"
"È lei che mi ha baciato io l'ho allontana.
Ma tu eri già andata via.
Sei gelosa?"
Dice sorridendo.
Si gira e gli dà le spalle.
"No per niente "
Lui la abbraccia e le bacia il collo.
"Non è vero. Mia piccola ribelle bugiarda. Sai che ti amo più della mia vita"
"Davvero? "
Lo guarda e gli occhi brillano.
"Il tuo bel visino. Se ci sarei stato io non ti avrei fatto cadere. Ti avrei presa
in braccio al volo "
Lei si rabbuia in viso perché ricorda che lui non ha fatto niente per salvarla.
"Non mi credi?"
Le dice.
"Si Nathan ti credo"
"Sai cosa faccio domani?"
"No cosa?"
"Vado da tuo padre e gli chiedo la tua mano. Devo soltanto sistemare una piccola cosa"
"Che cosa?"
Chiede lei curiosa.
"Un accordo che mio padre aveva fatto molto tempo fa"
"È poi sarai tutto mio?"
"Si e tu sarai mia. Tu sei la mia compagna "
Lei con foga le butta le braccia al collo e lo bacia.
Le lingue danzano a un ritmo vertiginoso, le bocche sigillate mentre le loro anime si fondono.
"È un sogno? "
Dice lei.
"No amore è la realtà. Adesso vado"
"Quando ritorni cosa gli dici"
"Non preoccuparti gli ho detto che il mio lupo sentiva il bisogno di correre e che sarei andato a casa direttamente "
È bello stare stretta tra le sue braccia, assaporare il suo profumo, le sue labbra.
"Questa sera ci vediamo al solito posto "
"Quale posto? "
"Emy nel viale delle rose, é il tuo posto preferito "
"Già giusto "
In un attimo si trasforma in un lupo e va via.
Un rumore la fa girare.
"Anael mi hai spaventata "
"A che gioco stai giocando? "
"Adesso siamo in confidenza? "
"Non sviare il discorso sai bene che davanti agli altri non posso farlo. Emily se ti vede qualcuno sai come va a finire? "
"Non ho fatto niente "
"Bene sai che verrai punita o addirittura uccisa "
"Punizione corporale tipo frustate o cose del genere? Mi sembra di essere nel medioevo "
Dice sovrappensiero.
"Noi siamo nel medioevo. Dove hai la testa ultimamente? Cosa sta succedendo. Non ti faccio tornare a casa se non parli"
"Non posso, non adesso. "
"Stai attenta che ti tengo d'occhio. Inoltre se muori qui non puoi più tornare nel tuo mondo. Muori anche lì "
"Aspetta non te ne andare. Come fai a sapere queste cose? "
Si gira e la guarda.
"Mi dispiace non posso dirtelo. Emy fai attenzione"
"Accidenti a voi, sempre
segreti "
"Andiamo che ci aspettano."

THE LOVER OF ALPHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora