Be Alright 2 |Justin Bieber| ** Sequel: Be Alright |Justin Bieber|

Un piccolo maialino.12

Ma ci sono quei dieci minuti nelle mie giornate, quelle mezz'ore in cui non capisco più niente, e non importa quante persone mi vogliano bene: sono sola. 

Non posso chiamare nessuno, sono come un pesce che ha dimenticato come si sta sott'acqua. Sono in apnea senza la bombola d'ossigeno. Vado giù e posso tirarmi su solo con le mie forze. Non è niente, è solo che ho paura. E la paura è una delle sensazioni più estranianti che abbia mai provato.

Sto male, sono sola e stanca. Stanca di tutto, di tutti. Ma agli altri interessa sentire un "va tutto bene", seguito da un sorriso fintissimo, quindi Va tutto bene.

Sono le 2 di pomeriggio e fortunatamente i dolorini che avevo stamattina in pancia sono spariti, ovviamente non ho detto niente a nessuno altrimenti mi avrebbero portato in ospedale ed io ho paura! In questo momento io e Allie siamo buttate sul divano come due barboni, lei è stanchissima dato che sta studiando tanto per via di un test che a breve deve fare mentre boh, in questi giorni io sono anche più stanca di quando andavo a lavorare, forse perchè non faccio nulla ahahha. 

A distrarci dal nostro meritato relax è il suono del campanello <<vai tu ti prego>> mi supplica Allie con gli occhi chiusi, si stava addormentando poverina. Svogliatamente mi alzo dal divano e vado ad aprire..

<<Buongiorno principessa>> urla Justin seguito da Chaz, entrambi mi danno un bacio sulla guancia per poi entrare in casa mia proprio come se fosse la loro. Chaz va dolcemente a coccolare la sua adorata che stava male mentre Justin apre come se niente fosse il mio frigo alla ricerca di qualcosa da mangiare. In tutto questo lo guardo con le braccia conserte, ma la mia espressione seria dura poco perchè è così buffo che mi fa scoppiare a ridere. 

<<Che c'è?>> mi domanda con la bocca piena <<oh nulla ti stai solo abbuffando come un porco>> <<ho fame, io  e Chaz dovevamo recuperare tutto il tempo perso e abbiamo avuto da fare>> <<cosa avete fatto?>> chiede curiosa Allie tra le braccia di Chaz <<oh nulla siamo andati in giro per New York, abbiamo parlato tanto e Justin ha anche rimorchiato>><<cioè?>>chedo subito <<oh una strafiga gli ha lasciato il numero di telefono>> risponde Chaz divertito mentre la mia espressione cambia radicalmente, in tutto questo il biondo mangiava imperterrito. Senza dargli ascolto mi butto a peso morto nel secondo divano per poi continuare a fare ciò che stavo facendo. <<Dio non c'è la faccio più>> penso ad alta voce <<Che hai?>> chiede Allie, ma la ignoro completamente <<Justin potresti togliere la foto che hai pubblicato ieri sera? Non c'è la faccio più ho il cellulare bloccato, tutti mi chiedono se stiamo insieme e mi hanno rotto il cazzo>> <<wow cuginetta, si vede che hai il ciclo>><<quando ti è venuto, ieri non mi è sembrato c'e l'avessi >> risponde lo stronzo ignorando la mia sfuriata, inoltre è un grandissimo pezzo di merda <<non mi dire che tu e lui....>> mi chiede sorpreso Chaz, ma non ci vedo più dalla rabbia mi alzo dal divano e mi avvicino a lui <<STRONZO>> urlo per poi andare direttamente in camera lasciandolo con un sorrisetto da ebete sul viso. 

Coglione, insopportabile, stronzo pezzo di merda. Il ciclo che mi è venuto stamattina grava su tutto, sono più nervosa e sto poco bene, poi ci mancava lui a far concludere questa giornata di merda. Ecco com'è, proprio così : ne fa una giusta, e altre 100 sbagliate. <<Grrr insopportabile>>.

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Sono stata costretta ad uscire, ovviamente non ci volevo andare perchè la presenza di Justin mi infastidisce. <<Vi va di andare al centro commerciale?>> chiede il biondo al mio fianco, ovviamente i piccioncini si sono messi dietro lasciando me nella mani di uno stronzo sexy. <<Oh siiii>> urla Allie, lui le sorride e poi guarda me con fare interrogativo accennando un sorriso, sa quanto adoro andare al centro commerciale ma nello stesso tempo non mi va di dargli la soddisfazione <<oh come vuoi>> dico guardando fuori dal finestrino, mentre da lui ricevo uno sguardo triste. MA CHI TI CAPISCE, CHI?