Questa mattina ho rimesso due volte, ma il medico dice sia normale tutto ciò. Mi sento in colpa per Justin che poverino si è svegliato presto per colpa mia e poi è dovuto andare al lavoro. L'unica cosa positiva che mi ha rallegrato la giornata è che ho chiamato sia la mia famiglia che quella di Justin, ed entrambe hanno accettato il nostro invito. Arriveranno la vigilia di natale e rimarranno con noi fino al 3 gennaio.
Oltre alla felicità un'altra emozione predominante è l'ansia, la paura. Paura di come potessero prendere la notizia. Cerco di pensare positivo, altrimenti tutta questa preoccupazione potrebbe far male al bambino. Istintivamente accarezzo la mia pancia che piano piano sta crescendo anche se ancora è quasi completamente invisibile.
Stamattina innanzitutto devo andare a scuola di ballo per spiegare la situazione, poi credo che farò un giro in centro ed infine vorrei compare qualcosa di dolce.. si sa, le vogliee!
Dopo la solita doccia mattutina, mi vesto velocemente e decido di truccami un po date le occhiaie e il mio viso pallido. Infilo il grande cappotto, occhiali da sole ed esco di casa. Preferisco andare a piedi, amo camminare ed inoltre il dottore me l'ha consigliato dice che fa bene al bambino.
Chiudo il portone della villetta e il freddo di dicembre si fa subito sentire. E' tutto così bello, illuminazioni, alberi di natale dappertutto, il colore predominante è il rosso ed io lo amo..
Cammino ammirando il tutto proprio come se fossi una bambina, finchè non arrivo a destinazione. Faccio un gran respiro dopodiché entro in questa grande scuola che oramai fa parte della mia vita da più di un anno.
**
<<Congratulazioni>>mi dice il capo di questa grande catena, abbracciandomi <<grazie Clara>><<Senza alcun problema sarò lieta di riaverti qui con noi, non appena potrai ricominciare. Sei la migliore qui dentro, un talento così mica ce lo facciamo scappare>> <<Ti ringrazio, sarò onorata a riprendere il mio lavoro quando tutto si sistemerà. Un bacio>> Ci salutiamo con un caloroso abbraccio e due baci sulla guancia. Lascio la sua stanza e dopo aver dato un'occhiata di qua e di la, esco completamente da questa scuola.
<<A presto>> sussurro per poi uscire definitivamente.
Ancora è presto così decido di andare a fare una passeggiata almeno fino al Central Park, è da un po che non ci vado. Questo magnifico prato infinito ha la capacità di farmi rilassare ogni volta che vado, ed oggi ne ho davvero bisogno.
Mentre cammino decido di chiamare il mio fidanzato per comunicargli quello che è successo al lavoro.
...
<<va bene principessa ci vediamo per pranzo>> <<Justinn..>> sento una voce femminile in sottofondo
<<chi era?>> chiedo con tono fermo
<<una ragazza che lavora qui amore>>
<<e da quando ti chiamano per nome?>>
<<Amore stai tranquilla lei..>>
<<ho altro a cui pensare ciao>> non gli lascio nemmeno il tempo di rispondere che gli chiudo il cellulare in faccia. Lui prova a richiamarmi ma metto il silenzioso e lo riposo in borsa.
Ho giurato a me stessa che qualunque cosa sia successa avrei pensato a me ed alla meravigliosa creatura che ho in pancia quindi che vada a farsi fottere Justin, l'azienda e tutte le gatte morte che ci lavorano.
Inutile dire che il morale mi è sceso sotto terra, già stavo male da stamattina, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per quanto lo ami, non riesco ancora a fidarmi completamente di lui ovvero, ho paura che magari possa tradirmi o si potrebbe stancare di me e andarsene da un momento all'altro, come ha fatto in passato.
Mi siedo nella mia solita panchina ed inizio ad osservare tutto ciò che mi circonda. Il parco e frequentato da tantissimi bambini piccoli rincorsi dai propri genitori per giocare insieme, cosa che mi fa automaticamente pensare al mio futuro.. da tante coppiette giovani che si godono il freddo invernale e l'aria natalizia, loro invece mi fanno tornare indietro nel tempo ai tempi del liceo quando io e Justin eravamo la coppia più invidiata della Morgan, e li si che stavamo bene... ragazzi e ragazze che si allenano, c'è chi corre e chi fa esercizi, tutto ciò invece mi fa pensare a me che andavo ogni mattina insieme a Rayan a correre ed a allenarmi. Mi mancano quei momenti, i miei amici e la mia famiglia.. come sono cambiate le cose, sto per diventare mamma con il ragazzo che ho sempre amato.
Ad interrompere i miei infiniti pensieri è la presenza di qualcuno che occupa il posto accanto a me sulla panchina. <<Ehi>> <<E-Errigo>><<come stai?>><<b-bene tu?>> beh era l'ultima persona che obbiettivamente mi aspettavo di vedere <<bene>>. Non rispondo, non so cosa dire e poi ho la testa invasa di pensieri. Sento una leggera fitta alla pancia, automaticamente poggio una mano su di essa accarezzandola come per rassicurare il mio bambino che va tutto bene e che la sua mamma è li con lui/lei.
<<So tutto>> dice lui di punto in bianco, ovviamente mi volto verso di lui con uno sguard incredulo <<cioè?>><<so che sei tornata con lui, che vivi da lui e... che sei incinta>><<c-come fai a saperlo, sei per caso uno stolker?>> <<non è questo il punto Madison ma, tu sei pronta per fare la mamma? sei sicura dell'uomo che ti ha tradito? ...sei così giovane, hai una vita d'avanti>> mi lasciò spiazzata, non sapevo nemmeno cosa rispondere <<i-io lo amo>> dico con un filo di voce <<ma lui ti ama? Pensaci bene. Ciao piccola>> mi da un bacio sulla guancia e scappa via, mentre delle gocce salate scendono giù dai miei occhi.
<<Sta bene la mamma, tranquillo piccoletto>> sussurro appena mentre non riesco a smettere di piangere. Guardo l'ora e noto che si è fatto tardi quindi mi incammino verso casa, sento gli occhi bruciarmi.. era davvero da tanto che non mi sfogavo così.
Apro e richiudo la porta tirando ancora su con il naso.
<<Porca troia, dove eri finita>> urla Justin non appena nota la mia presenza, ma lo ignoro completamente <<che cazzo hai fatto? Perchè stai piangendo? Cazzo fa male al bambino>> urla ancora di più <<Ed io?>><<eh?>> chiede confuso <<non pensi come cazzo posso stare io? non te ne fotte un cazzo di me>> rido sarcasticamente <<che stai dicendo amore, non capisco>> si avvicina a me, ma mi scanso <<tu mi ami? mi ami davvero?>><<certo che ti a...>><<Justin io ho paura, ho paura che non mi ami come facevi una volta e che mi lascerai... Io non sono in grado di fare la mamma, sono un'incapace, non valgo niente... io sono una nullità>> urlo scoppiando nuovamente a piangere buttandomi sul divano <<ehi ehi principessa vieni qui>> dice lui facendomi mettere sulle sue braccia in modo da sfogarmi <<tu non sei una nullità ma sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita e ti amo, ti amo da vivere ancora più di prima. Ritrovarti mi ha fatto rinascere, sei tutto cio che conta nella mia vita>> mi prende il volto tra le mani in modo da guardarlo negli occhi <<c'e la faremo, io non ti lascerò mai ed insieme cresceremo questa creaturina>> sorride poi poggiando una mano nella mia pancia facendo sorridere anche me.
Mi abbraccia nuovamente ed io mi faccio coccolare pienamente.
<<Ti va di andare a pranzo fuori?>><<n-no, voglio stare qui con te>> <<va bene amore mio. E ricorda che tu sei l'unica donna della mia vita, ovviamente dopo di te c'è la mia principessa qui>> si abbassa all'altezza della pancia ed inizia a parlare ed a coccolare la mia dolce bambina.
<<Saremo una famiglia fantastica. Ti amo>><<Ti amo Justin.>>
**
Come sempre Justin è riuscito a calmarmi ed a rassicurarmi. Abbiamo cucinato e mangiato insieme, si è riposato insieme a me e dopo è dovuto tornare al lavoro, mi ha quasi supplicato di andare insieme a lui ma non mi sembra assolutamente il caso.
Pomeriggio uscirò insieme ad Allie alla ricerca di un vestito per natale, ovvero per la grande occasione.
<<Pronta cugina?>>
<<Pronta>>
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Be Alright 2 |Justin Bieber| ** Sequel: Be Alright |Justin Bieber|
FanfictionSEQUEL DI: BE ALRIGHT |JUSTIN BIEBER| "Fu una bastonata dura per me. Ma poi, che farci? Continuai la mia strada , in mezzo alle trasformazioni del mondo, anch'io trasformandomi."