Un teatrino
Lui era difronte a me, mangiava imbarazzato e facendo il minimo rumore, lui, non lo vedevo da quelli che mi sembravano secoli, avrei voluto prenderlo, baciarlo come se non ci fosse un domani e urlargli il mio amore per il resto della mia vita, ma ero solo riuscito a invitarlo a mangiare. Dovevo fare qualcosa. "Ben, ehm, io pensavo.. come va la vita?" Che genio eh? Proprio quello che volevo dire "beh direi tutto abbastanza bene, sono architetto, vivo finalmente da solo, ho preso anche la patente! Sembra strano no?" Disse sorridendo, sembrava così tranquillo "e invece a te?" "Ohw. Sono avvocato, non faccio altro che lavorare.. mi fa piacere che tu abbia ripreso gli studi.. non dovevi sprecare la tua vita, hai sempre avuto talento" "beh devo ringraziare te per questo" "me?" "Si, quando sei andato via.. quando.. ho lasciato il lavoro perché non mi andava più stare a contatto con la gente e.. Zambo mi ha portato con lui e.." "mi dispiace" esordii "dico, mi dispiace essermene andato, così, su due piedi, con l'inganno poi" abbassò lo sguardo "avrei dovuto parlarti, avrei dovuto dirti tutto e invece sono stato un cretino, ho messo in scena un vero e proprio teatrino per non affrontare la cosa e mi sono fatto così male e non oso immaginare quanto male io ti abbia procurato perché.." "tanto" mi bloccò "mi hai fatto tanto male" da lì silenzio. Non ebbi più il coraggio di continuare.
Il citofono
Stavo ricordando quanto ero stato male, dovevo fermarlo in qualche modo: "tanto" lo bloccai "mi hai fatto tanto male" da lì silenzio. Lui non continuò e neanche io. Alzai lo sguardo, vidi i suoi occhi azzurri come il mare e mi innamorai come sempre, non avevo mai più visto occhi come i suoi. D'un tratto sentii il bisogno di parlare: "ti aiuto a sparecchiare?" "Si dai" si alzò e nello stesso istante suonarono al citofono "Ma Cristo non viene mai nessuno perché devono rompere il cazzo sta.." mi guardò "no Ben scusa non intendevo.. io volevo stare con te ti aspetto da così tanto capisci?" Disse imbarazzato e a quella vista mi scappò un sorriso. Suonarono di nuovo e andò alla porta: "cazzo Federico ma che stavi facendo?" "Ale non.." "Stai ancora aspettando Benjamin vestito d'azzurro su un cavallo bianco o cosa? Dai ti ho portato il gelato" parlava di me? Mi alzai e raggiunsi Federico "Ale io credo che non sia il caso.." "GESÙ FEDERICO, È LUI?" urlò indicandomi "eh già"
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Could we ever be enough? // fenji
FanfictionUna lettera dopo 6 anni di silenzio sconvolgerà la vita di Ben? Basteranno 24 ore per recuperare tutta la fiducia persa dopo un tradimento? Dalla storia: "La lettera che mi hai mandato mi ha ricordato cosa significasse vivere e provare dei sentime...