Fuori dagli schemi
In macchina verso la casa dei genitori di Ben non facevo altro che ripetere le parole che avrei dovuto dire a suo padre "Buongiorno, allora vi ricordate? Sono Fede.. no che cazzo dico, salve signor Lorenzo, sono qui perché.. diamine no, devo portare la colazione? Ma no avranno mangiato da ore ormai sono le 10, ripetiamo: Buongiorno, sono Federico, non so se vi ricordate di me, sono stato il ragazzo di vostro figlio Benjamin anni fa. Si. Così posso iniziare." Parcheggiai poco distante dall'abitazione e arrivai davanti alla porta, subito tutti i ricordi mi riempirono la mente e cominciai ad avvertire vampate di calore come una donna in menopausa, nonostante facesse abbastanza freddo a Modena. Chiusi gli occhi e ripensai ai baci lasciati a Benjamin sulle scale del suo condominio: aveva i piedi scalzi e un pigiama in cui potevamo stare in due, io scendevo camminando all'indietro come i cavallucci marini tenendomi con il braccio destro alla ringhiera e con il sinistro stretto attorno alla sua vita, le sue mani erano attaccate al mio viso come del resto le sue labbra, gli occhi erano chiusi e una scia di "ti amo" ci aveva accompagnati per 3 piani, noncuranti delle 2 signore e della ragazzina con aria innamorata passate accanto a noi nei 20 minuti che ci mettemmo per scendere. Solo il pensiero che Ben sarebbe stato mio per sempre anche se la risposta che mi avrebbe dato il padre non sarebbe stata positiva mi dava la forza di spaccare il mondo, dunque senza esitare ancora bussai. Fui aperto da sua madre, quando mi vide l'espressione del suo viso passò dallo stupore alla gioia, poi improvvisamente scoppiò in lacrime e mi abbracciò. Pensavo di star sognando, come poteva avere una reazione del genere di fronte al ragazzo che aveva fatto stare così male suo figlio? Improvvisamente sentii una voce provenire dalla cucina e avvicinarsi "tesoro, chi è?" suo padre ebbe una reazione del tutto diversa, il sorrisino sulla sua faccia scomparve e tolse gli occhiali inserendoli nel taschino della camicia "buongiorno signor Mascolo" "buongiorno Federico, entra". 1 Non mi aspettavo mi desse il buongiorno, 2 non mi aspettavo mi chiamasse per nome e 3 non mi aspettavo assolutamente che mi facesse entrare, stava succedendo davvero? Comunque sia, mi ritrovai seduto sul divano accanto alla poltrona in salotto, impietrito dallo sguardo cupo del padre del mio ragazzo "io.." "ti posso offrire qualcosa?" "no grazie sto bene così" dissi gentile alla madre, poi ritornai a guardare il padre "sono qui per dirle che.. 6 anni fa io e suo figlio ci siamo separati perché.." "questa è una storia che ho già sentito" effettivamente glielo aveva già raccontato Ben, riprovai "quando me ne sono andato, ho continuato gli studi e mi sono laureato in breve tempo e facevo già dei lavoretti per mantenermi, oggi sono un avvocato, ho uno studio legale a Milano, dove vivo da 6 anni.. ehm, quello che sto cercando di dirle è che nonostante io sia abbastanza grande ormai non mi vergogno di dire che sono follemente innamorato di Benjamin come un ragazzino, e lo sono da 7 anni, 7 anni in cui non ho fatto altro che immaginare una vita con lui, una famiglia con lui, vivere con lui e stare con lui in ogni momento della giornata e se tutto questo non è stato possibile fino ad oggi so che è stata principalmente colpa mia, ora che ci siamo ritrovati io non ho assolutamente intenzione di perderlo ancora perché suo figlio è una pietra preziosa, è speciale, e come lui non si trovano tutti i giorni, e le dico che se anche la trovassi una persona come lui non la considererei minimamente, perché il mio cuore appartiene a Benjamin dal primo momento in cui l'ho visto per la prima volta. Non sto qui a elencarle cosa potrei fare per suo figlio ma una cosa la posso dire: lo renderò felice, di questo ne sono sicuro. Quindi la prego, se lei ama suo figlio lasci che mi sposi e venga a vivere con me a Milano sapendo che ha tutto il suo appoggio, la prego." Il cuore mi batteva come, forse, non aveva mai fatto, ero sorpreso da quelle parole, non perché non sapessi di pensarlo, ma perché non avrei mai creduto che sarei stato in grado di dirlo con così tanta fermezza a suo padre. Mi aveva guardato negli occhi per tutto il tempo e non si era mosso di un centimetro, mentre invece sua mamma, che era dietro di me, piangeva, come capivo dai singhiozzi mal nascosti. Aveva abbassato lo sguardo torturandosi le mani per una manciata di secondi, secondi che mi sembravano anni, secoli, poi senza sollevare il capo, prese parola e disse: "io l'ho sempre detto a Benjamin che la cazzata più grande che ha fatto nella sua vita, e sia chiaro di cazzate ne ha fatte, è stata conoscerti." Il cuore mi si spezzò, ma poco importava ormai "perché nel momento in cui ti ha conosciuto, la sua vita è completamente cambiata" si prese una pausa "Ho più volte ribadito che Benjamin non avrebbe dovuto conoscerti, perché era ovvio che di te si sarebbe innamorato. Ero a conoscenza del fatto che a mio figlio non piacessero le ragazze, lo avevo capito quando a 13 anni in un negozio d'intimo si guardava le sfilate di modelli maschili, piuttosto di quelle femminili, che davano nel televisore accanto. Può sembrare una stupida sciocchezza, ma lì lo avevo capito per davvero. Benjamin ha sempre tentato di nasconderlo anche a se stesso, e forse è per questo che è sempre stato il mio protetto, ho sempre cercato in tutti i modi di difenderlo e proteggerlo da chiunque gli si avvicinasse, ma non ho potuto farlo da te." Non capivo il mio stato d'animo "per te fin da sempre ha provato qualcosa che va oltre tutto, oltre l'affetto, oltre l'amore. Quello che mio figlio sente nei tuoi confronti non è spiegabile con le parole, perché è un amore malato. Avrei sicuramente voluto che mio figlio avesse trovato qualcuno con cui essere felice, ma questo amore per te è fuori dagli schemi. Fino ad un attimo fa avrei continuato a dire che per lui conoscere te era stata una gran cazzata, ma mi devo ricredere: la gran cazzata l'hai fatta anche tu, figliolo, perché ci sei dentro fino al collo quanto lui. Solo ora capisco che il tuo amore è paragonabile al suo, e posso anche smettere di proteggere mio figlio, perché se Benjamin è con te, non ha bisogno più di niente, voi siete abbastanza."
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Could we ever be enough? // fenji
FanficUna lettera dopo 6 anni di silenzio sconvolgerà la vita di Ben? Basteranno 24 ore per recuperare tutta la fiducia persa dopo un tradimento? Dalla storia: "La lettera che mi hai mandato mi ha ricordato cosa significasse vivere e provare dei sentime...