Nick aveva uno sguardo sorpreso, che scomparve dal suo volto appena comprese chi si fosse buttato tra le sue braccia.
Si dimenticò di me e iniziò a lanciarla in aria facendola ridere.
La risata della bimba era così contagiosa che mi fece sorridere. Sorriso che mi morì appena sentii ridere lui.
Rimasi incantata dalla sua risata roca e profonda e un brivido mi attraversò il corpo.
Rimasi lì immobile ad osservare le sue labbra carnose aprirsi e lasciar uscire quel meraviglioso suono.
Labbra circondate da una leggera barba che lo rendeva più misterioso di quanto già sembrasse.
Chissà come sarebbe stato toccare quella leggera peluria. Avrebbe pizzicato?
Non ebbi tempo di realizzare questi pensieri che il mio corpo si mosse verso di lui.
Mi ritrovai davanti a lui che aveva lo sguardo rivolto verso l'alto concentrato sulla bambina e probabilmente non mi aveva sentito arrivare.
La mia mano si mosse di sua volontà.
Il mio cervello era scollegato.
Non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo, non mi sono mai avvicinata a qualcuno di mia spontanea volontà, figuriamoci ad un ragazzo.
Le mie dita si stavo sempre di più avvicinando al suo viso. Ne potevo quasi percepire il calore.
"Sofiaa" sobbalzai e mi allontanai velocemente dall'Alpha che ora aveva lo sguardo puntato verso la mia figura.
Lo sentivo addosso nonostante avessi lo sguardo puntato sui miei piedi.
Ma come è potuto soccedere? Dio.
Laura si avvicinò di fretta verso l'Alpha e iniziarono a parlare.
Non prestai attenzione a quello che si stessero dicendo.
Ero ancora intenta a cercare una risposta al mio comportamento.
"Porto Sofia a dormire ci vediamo dopo Nick"
In quel momento alzai lo sguardo per beccarmi una fugace occhiata da Laura che non sembrava per niente amichevole.
Bene probabilmente era la sua compagna e mi aveva sorpreso vicina a lui.
Perfetto. Sospiro.
La seguo finchè non si chiude la porta alle spalle lasciandoci di nuovo da soli.
Si schiarisce la voce per attirare la mia attenzione.
"Bene, abbiamo tergiversato abbastanza.
Veniamo al dunque: sei entrata nel mio territorio, sei andata contro una mia guardia rifiutandoti di venire e ti sei messa a curiosare come se fossi a casa tua" marchia la parte finale pichiettando sopra il libro.
"Sai che devi essere punita" alzo un soppracciglio. Seriamente? Dice a me che devo sapere?
"Veramente io non so nulla, sono una solitaria, no?" Dico beffandomi di lui.
Appoggia i gomiti sopra il tavolo unendo le mani e sbilanciandosi verso di me.
Ora è talmente vicino che il suo respiro si scontra sulle mie labbra.
"Attenta...solitaria. È la seconda volta che te lo ripeto, non ce ne sarà una terza" dice ad un soffio dalle mie labbra.
Il suo alito sà di menta e caffè. Il caffè non mi è mai piaciuto, ma su di lui ha un non so chè.
Sorrido.
Mi sporgo ancora più vicina, le nostre labbra quasi si sfiorano.
Ora è lui ad alternare lo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi.
Sorrido leggermente.
Sposto la testa verso il suo orecchio e parlo a bassa voce, come lui aveva fatto con me poco fa.
" Siamo passati dal Sara al solitaria?" Rido leggermente "E cosa mi vorresti fare? Uccidere? Cacciare? Non ho nulla da perdere. Non ho paura. Quindi chiariamoci una volta per tutte: minacciare me non ti porterà il mio rispetto...anzi." rido leggermente e noto con piacere che lo attraversa un brivido.
Mi allontano lentamente per tornare al mio posto, ma mentre lo faccio, vedo il suo volto voltarsi vero il mio.
Occhi dentro occhi. Respiro allo stesso tempo. Sento il suo cuore accelerare e sono sicura che lui senta il mio. Ma che diavolo?
Rimaniamo così per secondi, minuti, ore non lo so. So solo che ad un certo punto lui si allontana da me sprofondando completamente sulla sedia e...ride.
Sono scioccata. Prima mi minaccia, poi lo provoco, poi m'incanto e poi lui ride. Ride.
Questa situazione ha dell'assurdo.
Ricado anch'io sulla sedia, continuando a guardarlo ridere. Non posso mentire è stupendo.
Si riprende e mi fissa.
"Sei come ti immaginavo?" Lo guardo confusa "Scusa?" Chiedo.
Mi sorride "Sei esattamente come ti immaginavo, ma che dico sei molto meglio" e riprende a ridere.
Sono molto confusa, perchè la gente qua parla per enigmi?
"Cosa significa?" Chiedo appena finisce.
"Oh lo capirai" mi dice alzandosi e guardandomi dall'alto.
"Per aver sconfinato, esserti rifiutata di seguire un cacciatore io ti condanno a rimanere a casa mia e a non dare fastidio al branco fino a nuovo ordine"
apro bocca per rispondere indignata " ah ah" mi dice sventolando il dito indice da un lato all'altro "non si discute, la conseguenza è la morta" sono sconvolta.
Mi gira le spalle e si avvia verso la porta.
Mi alzo di colpo facendo cadere la sedia.
"Ma non ho fatto niente!" Urlo alle sue spalle.Non ricevo risposta, ma prima di chiudersi le porte alle spalle parla "Quello che tu ritieni niente va contro le leggi stabilite dal Re Alpha, leggi di cui tu sei a conoscenza"
"Ma..""Manderò Laura ad istruirti su tutto".
Rimango lì immobile, come una statua.
È successo davvero? Nessuno mi ha mai parlato in questo modo, ma cosa mi sta succedendo? Mi sto rammollendo?
"Nick ma chi sei?"
Domando a me stessa con un filo di voce.
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Ciao bimbe!! 💋💋
Dato che molte di voi mi hanno chiesto di aggiornare ho deciso di accontentarvi, sta volta😝
Per coloro che mi chiedono ancora quando aggiorno è: DOMENICA.
Mi raccomando tenetevi sempre pronti a ricevere un nuovo capitolo DOMENICAA e siate carichi a commentare ogni vostra curiosità, parere..insomma quello che volete.
Aspetto con ansia i vostri commenti!
A presto.
Baci💋💋
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Dafina
WerewolfDice che ci sono 0 parti, ma non è così. Dafina è una ragazza di origini africane che sin dalla sua infanzia non accetta le regole della società in cui vive. All'età di sedici anni, dopo la sua prima trasformazione, dovrà sposare un uomo che non ama...