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"Papà!" Sarà gli salta in braccio, felice del suo arrivo.

Peccato che io non possa dire lo stesso.
È qui davanti a me, con l'aria più esausta del mondo, ma con il sorriso più grande che abbia mai visto perché tiene in braccio nostra figlia.

Nostra figlia, mi fa così strano pensare che sono sposata con quest'uomo e mi odio per non provare fastidio per ciò.

"Mamma aveva detto che saesti aivato", Nick sposta lo sguardo verso di me e poi torna a guardare la piccola "Bhe, ora sono qui e non ho intenzione di andarmene senza di Voi" sottolinea il voi guardando anche me alchè io alzo un soppracciglio.
Sbruffone. Se pensa che io tornerò con lui, si sbaglia di grosso.

"Io sono la nonna di Susan, è un piacere conoscerla Re dei alpha".

Nick lascia scendere Sara, per poi stringere la mano della nonna che sorride contenta.

Traditrice.

"Piacere mio, veggente" cosa? La nonna si mette a ridere "E così mi hai riconosciuta" "Non ne sono rimaste molte, ancora, è un peccato siete tanto rare quanto indispensabili per un branco" le sorride come se capisse.

Qui l'unica che non ci sta capendo nulla sono io, ma ormai ci sto facendo l'abitudine.

Mi schiarisco la voce e loro tornano a guardarmi come se solo ora si fossero ricordati della mia presenza.

Bhe grazie eh.

"Cara, perdonami, ma non pensavo che fosse così importante dirtelo"

Eh certo, perchè dovrebbe importare che sia una veggente.

Nick si mette a ridere e io la guardo stranita.

"La" risata "tua" risata "faccia" risata, mi sta facendo incazzare.
"Okkey, ora parliamo di cose seria" mi dice con la faccia seria.

La Nonna si schiarisce la voce "Ecco, io porto Sara a fare un giro" "No, io vojo stare con mamma e papà" dice scoppiando a piangere.

Mi abbasso alla sua altezza "La mamma e il papà devono parlare, tu intanto puoi andare a prendere un gelato" finalmente sembra convincersi e mano nella mano si allontana con la nonna.


Mi alzo e mi volto verso Nick, trovandolo con uno sguardo serio "Seguimi." E si volta senza lasciarmi il tempo di rispondere.

Camminiamo per una ventina di minuti, io dietro di lui e in silenzio.

Si ferma davanti ad una spiaggia vuota, si toglie le scarpe e mi fa segno di fare lo stesso.

Ci sediamo uno affianco all'altro e guardiamo il sole che sta tramontando.
"Perchè sei scappata?" Rompe il silenzio Nick e io mi volto a guardarlo "Perchè non mi hai detto la verità?" Sospira "Non eri pronta a sentire la verità" "Lo sarei mai stata per te?" Mi fissa intensamente "Dimmi la verità, se ti avessi detto dall'inizio chi eri, saresti rimasta?" Ci rifletto "Probabilmente no, ma non mi hai dato nemmeno la possibilità di scegliere. Ho dovuto scoprire per caso chi ero, chi era Sara, chi eri tu per me.." "Chi siamo" mi interrompe "Come?" "Chi siamo io e Sara per te, io continuo ad essere tuo marito e Sara è nostra figlia. Ammetto di aver sbagliato a non dirti la verità, ma giuro che non l'ho fatto in cattiva fede..volevo solo..." "Volevi cosa?!" "Volevo solo far finta che non te ne fossi andata, volevo semplicemente riavere indietro la donna che amo!" Sobbalzo a quelle parole e lui se ne accorge e mi sorride dolce.


Ho la tachicardia, mi è mancato quel sorriso.

Stupido cuore.

"Non sei pronta a sentire cosa provo, ma fi assicuro che anche tu provavi e provi i miei stessi sentimenti e prima lo accetti e prima potremmo ripartire da lì"

"Io..io...sono così confusa" sospiro "Mi sembrava di conoscerti da una vita e ora ne ho la conferma, solo che ora non ricordo nulla e sono frustrata da questa situazione" lui mi guarda si avvicina e allunga una mano verso il mio volto, molto lentamente.

Glie lo lascio fare e appena la sua mano entra in contatto con il mio volto, sospiriamo entrambi.

Sento i soliti brividi che mi hanno sempre accompagnato ad ogni suo tocco e mi sorprendo nel scoprire quanto ne abbia sentito la mancanza.

Mi accarezza il volto "Dammi la possibilità di farmi perdonare, ti prego"

Il mio cuore e la mia mente sono in conflitto tra loro, ma quando lo vedo avvicinarsi al mio volto e mi ritrovo a chiudere gli occhi, capisco chi l'abbia avuta vinta.

Sento il suo respiro sulle mie labbra e l'attimo dopo ne sento la loro consistenza.

Ossigeno.

Mi sembra che fino a questo momento non abbia respirato e che ora stia recuperando tutto l'ossigendo di cui il mio corpo neccessitava.

Schiudo le labbra e la sua lingua non si fa attendere, mugolo quando si attorciglia alla mia e lui mi prende in braccio mettendomi a cavalcioni sopra di sè.

I nostri corpi si scaldano, lo sento scendere sul mio collo e mi mordo le labbra per non gemere.

Non ricordo più perchè non dovrei perdonarlo.

Le mie mani prendono vita propria e iniziano ad alzargli la maglia.
Lui capendo le mie intenzioni si stacca il tempo di sfilarsela e si allunga per sfilarla anche a me.

Una volta che le nostre pelli sono a contatto gemiamo entrambi e riprendiamo a baciarci.

Lo sento armeggiare con i miei jeans e questo so che dovrebbe fermarmi, ma mi fa solo avvinghiare ancora di più a lui.

Lo sento farsi largo con una mano all'interno delle mutande e quando mi sfiora le labbra bagnate e gonfie, butto la testa all'indietro gemendo fortemente.

"Shhh piccola, ora ci penso io a te" inizia a muovere velocemente il pollice sul mio clitoride e continua a guardare il mio viso incantato senza mai farsi sfuggire un mio gemito o mugolio.

Quando mi vede oscillare le anche al ritmo della sua mano mi chiede di alzare un po' il sedere e senza esitazione lo faccio.

Sento un dito farsi largo sulla mia carne stretta e gemo.

Dio è stupendo.

"Quanto vorrei essere al posto del mio dito"

"Fallo!" Mi ritrovo a dire accecata dall'imminente orgasmo.

"Cazzo, lo farò molto presto stanne certa"  e detto ciò mi tappa la bocca con un bacio e aggiunge altre due dita all'interno.

Vengo urlandogli in bocca e crollo sul suo petto.

"Sei stupenda quando vieni"
"Mmm" mugolo assonnata.

Lo sento ridere e il suo petto vibrare.
Mi allontana un secondo rimettendomi la maglietta e ritorna a stringermi.

Mi culla sotto un tramoto stupendo e mi ritrovo ad amare la sensazione delle sue braccia che mi stringono e del suo cuore sotto all'orecchio.

E proprio sotto questo tramoto, dopo essere venuta, con il suo cuore che ha lo stesso ritmo del mio che gli dico:

"Hai una possibilità, vedi di non sprecarla."

DafinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora