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Laura uscì poco dopo dalla mia stanza con l'intenzione di andare a comunicare a Nick la nostra "uscita".

Nel frattempo prendo un borsone dove metto le cose essenziali che il branco è andato a recuperare da casa mia quando mi sono "trasferita" qui.

Metto un paio di leggins, qualche canotta, l'intimo e una felpa in caso facesse freddo che sto per buttare dentro la sacca, ma mi blocco e la rimetto dov'era.

Di fretta esco dalla stanza il più silenziosamente possibile percorro il corridoio raggiungendo la Sua stanza.

Ascolto con il mio super udito se qualcuno è all'interno e una volta certa che non ci sia, faccio un profondo respiro e entro.

La porta cigola lentamente.

La stanza è molto ampia con al centro un letto a baldacchino blu notte, due comodini dello stesso colore, ma la mia attenzione viene catturata da una frase sopra la tastiera del letto.

"Il destino puo' indicarti la via, ma solo le tue scelte possono far si che ciò che è stato predetto si compia" ripeto questa frase in un sussurro.

Un cinguettio fuori dalla finestra mi fa ritornare in me e fare ciò per cui sono venuta al più presto possibile.

Cerco con lo sguardo l'armadio e appena lo intravedo a passo veloce lo raggiungo aprendolo.

Vengo inondata dal suo odore e mi ci vuole un minuto buono per riprendermi.

Faccio un respiro profondo e cerco ciò che mi serve.

Non ci metto molto dato che il suo guardaroba è molto ordinato.

Prendo la prima felpa e esco dalla sua stanza, non prima di aver rigurdato la sua stanza per quello che sarà la prima e l'ultima volta.

Arrivata nella mia camera, butto subito la sua felpa con il resto della roba e tiro la zip dello zaino nello stesso momento che sento bussare alla mia porta.

Mi immobilizzo.

"Chi è?" "Sono io" tiro un sospiro di sollievo appena riconosco la voce di Laura.

"Entra" "È tutto apposto, l'Alpha si è dimostrato molto contento e non ci sono stati ulteriori problemi, possiamo andare...sei pronta?"

Raccolgo la sacca, guardo la mia stanza con un po' di malinconia anche se so che non dovrei.

Mi volto verso di lei "Andiamo."

Stiamo viaggiando in macchina verso il centro commerciale in totale silenzio.

Silenzio che viene spezzato da Laura che mi dice che siamo arrivati.

Annuiso e scendiamo dall'auto.

Laura mi fa strada verso un negozio dove è prevista un'uscita sul retro in modo tale da poter attuare il mio piano.

"Bene direi che è arrivato il momento di salutarci" mi dice guardando ovunque furchè me.

"Si, bhe...grazie" mi fa un cenno con la testa e si volta uscendo e andandosene e subito dopo io faccio lo stesso.

Appena esco decido di correre per raggiungere i confini in forma umana in modo tale che il mio odore si senta meno.

Circa venti minuti dopo sono al confine con un leggero fiatone.

Mi guardo alle spalle come tutte le volte che lascio qualcosa alle mie spalle.

Poi mi volto e con un balzo mi trasformo saltando direttamente sul bosco e entrando in Danimarca.

Corro per altri 10 min finchè non sento altri lupi avvicinarsi: I sorveglianti. I sorveglianti sono i guerrieri scelti per sorvegliare, per l'appunto, i confini da eventuali minacce e intrusioni nemiche.

A quanto parte hanno percepito il mio odore.

Mi fermo di colpo quanto un lupo rossiccio mi si para davanti ringhiandomi contro.
Cosa? Mi ringhia contro? A me? Rido mentalmente.

Subito si affiancano altri tre lupi che mi circondano con lo stesso atteggiamento di quello davanti a me.

Alzo gli occhi al cielo. Ridicoli.

Mi ringhiano ancora addosso pronti ad attaccarmi, ma si bloccando di colpo osservando il mio pelo.

Spalancano gli occhi e contemporaneamente ritornano umani.
"Scusaci, lupa bianca, non volevamo spaventarti..." Pff spaventare me, certo certo.

"Non vogliamo farti del male puoi tornare umana, mi dice l'unica ragazza del gruppo, quella che probabilmente si trovava alle mie spalle.

Chiudo gli occhi e piano piano ritorno umana.

Mi sorridono e la prima ad avvicinarsi è proprio lei "Piacere Susan" e mi allunga la mano che prontamente stringo e così fanno gli altri di cui sinceramente non ricordo il nome.

Si lo so, sono un caso perso, ma non è colpa mia se ho un problema con i nomi.

"Vieni il nostro Alpha vorrà sicuramente conoscerti" faccio un cenno e ci ritrasformiamo.

Mi fanno strada fino ad una villetta che è più grande rispetto alle altre, ma mai coms quella di Nick.

Scuoto la testa, non dovrei più pensarci.

Loro tornano umani e mi invitano a fare lo stesso.

"Alex ti aspetta" mi sorride Susan cordiale.

La guardo stranita "Alex è?" Fa una piccola risata "Sì, scusami è il nostro Alpha, ti aspetta nel suo studio...ciao" e così va via lasciandomi davanti alla porta di una stanza che a quanto pare dovrebbe essere lo studio di questo Alex.

Busso per cortesia. Prima e ultima volta sia chiaro.

"Avanti" apro e davanti a me c'è un uomo di trent'anni muscoloso, ma con un sorriso dolce sul volto appena mi vede.

"Tu devi essere..." "Sara" "Si, Sara. A cosa dobbiamo la tua visita?" "Ecco, ho bisogno di ospitalità per un po'" "Oh certo, nessun problema.

Come saprai io sono Alex, odio le formalità quindi non devi chiamarmi Alpha e finchè vorrai portrai rimanere nel nostro branco e nella mia casa in una stanza degli ospiti."

Lo guardo e faccio un cenno con la testa, sollevata che le cose stiano andando nel verso giusto.

Eppure perchè sento di aver fatto una cavolata assurda ad essermene andata?

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Ciao Bimbe💋
Sono riuscita ad aggiornare un giorno prima e spero che ne siate contente.
Voglio sapere i vostri pareri su questo capitolo e sopratutto: Cosa ne sarà di Dafina e Nick?
Continuate a leggere i prossimi capitoli e lo saprete.
Vi ringrazio della vostra presenza costante nel leggere la mia storia.
Alla prossima 😘 e se vi va e sopratutto vi piace VOTATE il capitolo.
Baci❤💋

DafinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora