" Dafina, sei davvero uno spasso, è fatto apposta per essere notato"
Per tutto il viaggio di ritorno, questa frase ha continuato a ripertersi nella mia testa come una cantilena.
Non riesco a spiegarmi come faccia a sapere come mi chiamo, dato che apparte nel mio ex branco, nessuno ne era a conoscenza.
Anche ora nel suo studio, non riesco a trovarne una risposta.
Si siede dietro la sua scrivania appoggiando entrambe le mani sopra di essa.
Mi schiarisco la voce "Quindi vuoi darmi una spiegazione? Come fai a sapere come mi chiamo?"
Prende un respiro profondo "Dimmi se ciò che dico corrisponde a verità" sto per ribattere che non è questo che m'interessa, ma vengo bloccata dalla sua voce
"Lasciami fare questo discorso senza bloccarmi e vedrai che troverai tutte le risposte che cerchi. Sarà una discussione pesante, quindi se vuoi accomodati."
Per questa volta decido di fare ciò che mi dice, anche perchè non voglio iniziare una discussione.
Voglio delle risposte e le voglio al più presto.
Mi accomodo davanti a lui e aspetto che inizi il suo discorso.
"Vediamo, da cosa iniziare... partiamo dall'ultima grande guerra che ha decretato il re Alpha, hai presente?"
Faccio un cenno del capo per fargli capire che ne sono a conoscenza, anche se all'epoca ero solo una bambina.
"E dimmi se mi sbaglio nel dire che eri promessa ad un uomo che non hai mai visto"
Spalanco gli occhi dalla sorpresa.
"Come diav..?" "Rispondi solo sì o no" "Sì"
"So che sei cresciuta in un branco dell'Africa e che il giorno della tua trasformazione doveva prevedere anche l'unione a questo uomo."Si ferma un attimo a guardare la mia espressione esterrefatta.
"So che quel giorno non andò secondo i piani dei tuoi genitori e che la tua trasformazione portò alla tua esclusione dal branco"
"Come fai a sapere queste cose?"
Fa un sospiro per poi guardarmi fisso negli occhi "So queste cose, Dafina, come so che non sei naturalmente di carnagione scura come quelli della tua famiglia, come so dove sei stata, in quali branchi sei stata ospitata."
Mi alzo facendo cadere la sedia "Chi. Diavolo. Sei. Tu?!" Scandisco le parole lentamente.
Si alza anche lui sovrastandomi con la sua stazza anche da dietro la scrivania.
"Hai davanti ai tuoi occhi il tuo promesso sposo"
Mi si mozza il respiro e per un momento vedo tutto offuscato poi...scoppio a ridere.
Una risata di pancia, mi piego in due e mi scendono due lacrime.
"Oh..." continuo a ridere non concludendo la frase.
Prendo dei respiri profondi e finalmente lo guardo fisso negli occhi "Sai mi sarei aspettata di tutto, ma questa è una cosa che fa sbellicare dal ridere! Tu mi vorresti dire che la persona che avrei dovuto sposare all'età di sedici anni, sei tu? No, perchè lo trovo abbastanza assurdo, dato che sapevi ogni mio movimento e potevi venirmi a prendere prima"
Lo guardo minacciosa aspettando una sua qualsiasi risposta.
"Lo so che è difficile da credere, ma avevi bisogno di crescere e vivere le tue esperienze da sole e sapevo che un giorno ci saremmo rincontrati. La nostra unione è stata predetta dalle costellazione alla nostra nascita"
mi dice avvicinandosi e provando a mettere una mano sulla mia guancia, ma io mi scanso di colpo.
"Sarò molto chiara e non mi ripeterò un'altra volta, quindi ascoltami bene. Io non starò mai con te. Mai. E non c'è stella, branco o Alpha che tenga. Non sarò mai tua. Chiaro?"
Gli dico puntandogli il dito contro.
Noto che le mie parole gli provacono qualcosa, ma non riesco a leggere cosa dato che dura solo un momento e ritorna la persona di ghiaccio di sempre.
Si volta e si risiede dietro la scrivania.
"Va bene." Penso di averla avuta vinta, ma lui prosegue "Finchè non cambierai idea, perchè credimi lo farai, non potrai lasciare il branco e la casa branca senza un membro di esso ed ora puoi andare" e per dare maggior valore alle sue parole mi fa pure il gesto con la mano verso la porta abbasando lo sguardo per compilare dei fogli.
"Non finisce qui." Dico tra i denti per poi voltarmi e uscire dalla stanza sbattendo la porta.
Frustrata vado verso quella che dovrebbe essere la mia stanza ignorando le lamentele di Laura per il mio precedente comportamento.
Arrivata in camera sbatto al porta e mi prendo i capelli tra le mani tirandoli leggermente.
"È solo un incubo" continuo a ripetermi. Sono scappata da quella vita e me la ritrovo di nuovo davanti.
Devo assolutamente trovare un modo per andarmene via da qui soprattutto ora che so anche quello che rappresento per lui.
Mi sdraio sul letto per trovare un piano di fuga che mi si presenta davanti quando Laura entra furiosa nella mia stanza.
Mi alzo di colpo sorridendo.
Lei mi guarda stranita dato che non ho mai avuto questo tipo di reazione, ben che meno in sua presenza.
"Zitta." Lei è pronta a ribattere ma la fermo "Tu non mi vuoi tra i piedi e se ti dicessi che c'è un modo per far si che questo tuo desiderio si avveri?"
"Continua" mi dice molto più attenta alle mie parole "Sai che per ordine dell'Alpha non posso uscire da qua senza un membro del branco, quindi stavo pensando se decidessimo di uscire per fare shopping e tu mi lasciassi andare via?" "Vai avanti" "il piano è questo, tu vai dall'Alpha e gli dici che non puoi vedere il mio abbigliamento e quindi mi costringi a venire con te a fare shopping, mi accompagni in centro e da lì ci separiamo."
"Ma come lo spiego all'Alpha?" Mi chiede "Puoi dire che eri in camerino a provare un vestito e quando sei uscita io non c'ero più. Accetti?"
Mi sorride furba
"Accetto."
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Ciao Bimbe😘😘
Dafina riuscirà a scappare? L'halpa come la prenderà se così fosse? Laura perchè odia tanto Dafina da volerla addirittura aiutare?
Come si evolveranno le cose?
Aspetto i vostri commenti e se il capitolo vi piace VOTATE!
Grazie.❤💋

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Dafina
WerewolfDice che ci sono 0 parti, ma non è così. Dafina è una ragazza di origini africane che sin dalla sua infanzia non accetta le regole della società in cui vive. All'età di sedici anni, dopo la sua prima trasformazione, dovrà sposare un uomo che non ama...