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Corro per il corridoio scontrandomi con diversi studenti senza scusarmi.

Pff, ci mancherebbe pure che mi scuso.

Arrivata davanti al bagno vedo delle ragazzine tutte in minigonna e con dei stracci a "coprirgli" le parti superiori.

"Fuori" loro iniziano a sghignazzare al che io ringhio.

Si bloccano tremanti. "Ho detto FUORI e non mi ripeterò" in un batter d'occhio escono dal bagno lasciandomi, finalmente, da sola.

Vediamo che danno ha fatto quel lupetto dei miei stivali.

Vado davanti allo specchio e la prima cosa che da nell'occhio è la chiazza viola sul mio collo grande quanto una prugna matura.

"IO LO UCCIDO" urlo e mi volto pronta a tornare indietro, ma non tutto va secondo i miei piani dato che ora insieme alle due svestite c'è una brutta versione di barbie.

Alzo gli occhi al cielo. Ci mancava pure questa.

"Sentite non ho tempo levatevi" la "leadere" mi guarda e inizia a ridere.

"Ma come ti vesti?" E ride seguita a ruota dalle altre. Che la Dea Luna mi aiuti.

Ma cosa ho fatto di male per meritarmi questo?...non voglio saperlo davvero eh.

"Bhe barbie indovina? La gente si veste, so che per te è traumatico sentirlo, ma c'è ancora qualcuno che lo fa" dico sorridendo.

Rossa in viso e gonfiando le labbra non puo' far altro che provocarmi una risata assurda.

Appena mi riprendo la noto nella stessa posizione solo più rossa.

"Bene ora vado è stato un dispiacere conoscervi" esco in corridoio ancora ridacchiando quando sento la barbie urlare e saltarmi addosso.

Ah mossa sbagliata silicone.

Vorrà dire che la mia rabbia la sfogherò su di lei, poco male.

Me la tolgo dalle spalle buttandola contro al muro e mi avvicino facendo spuntare un solo artiglio sull'indice.

Mi abbasso su di lei.

"Sono stata molto buona prima con te, ma adesso basta. Toccami ancora una volta, anzi parlami ancora e quello che ti si prospetta non ti piacerà affatto, CHIARO?!"

Ringhio.

Inizia a tremare.

Mi alzo in piedi soddisfatta, mi giro pronta ad uscire dato che la scuola per oggi è finita, ma vengo bloccata dalla sua voce stridula.

"Non puoi farlo,io sono la compagna dell'Alpha, non puoi trattare così!"

Mi giro ghignando e ritorno di nuovo davanti a lei.

"Non confondere, puttana con compagna, perchè sai? C'è un'enorme differenza" e detto ciò le scoppio una tetta provocando le risate generali del gruppo che si è formato intorno a noi"

Mi alzo ridendo e andando verso il parcheggio mentre sento lei urlare.

Bhe questa giornata si è conclusa decisamente meglio, penso che mi divertirò molto di più di quello che pensavo in questa scuola.

Uscita in giardino trovo i ragazzi in sella alle moto ad aspettarmi.

Mentre Nick è affianco alla propria con il "mio" casco in mano.

Lo raggiungo togliendogli il caso dalle sue mani e salgo in moto aspettando che lui faccia lo stesso.

Appena accende il motore allaccio le braccia intorno alla sua vita.

DafinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora