3

552 54 106
                                    

Stefano's pov

Ares ha insistito tanto nel volermi dare qualcosa.

Non volevo niente e così lui mi ha fatto promettere che ci avrei ripensato su.

Mi ha dato un piccolo gufo reale d'oro.

Speravo davvero non si fosse preso una cotta per me.

Gli dei Greci sono famosi proprio perché solitamente non accettano un NO, Come risposta.

Egocentrici, narcisisti e odiosi.

Almeno pensavo così....

Ares tra tutti è il peggiore a parer mio.
Spietato, senza pietà è talvolta davvero uno stronzo.

Però mi ha stupito positivamente, lo ammetto.

"Stefano, STEFANO! "Alzo lo sguardo e vedo Amelia che mi fissa a braccia incrociate.

"Ti ho chiamato trenta volte"Dice.

Butto la spugnetta nel secchio.

"Qui ho finito"Dico.

"Evvaiii, possiamo andare a riposarci, Tra poco arriva Andromeda con Talia e Sonya per accogliere gli ospiti"

Mi lavo le mani e torno a casa assieme ad Amelia.

"Bentornati a casa! "Dice Elena appena entriamo in casa.

"Ciao Elena... "La saluto per poi salire direttamente in camera.

Appena arrivo in camera mi siedo per terra e sospiro.

In che guaio mi sono cacciato stavolta?

Guardo il piccolo gufo reale.
Mi manca Sascha.

Mi manca ogni giorno di più.
Mi manca la sua voce, il suo sorriso.

Però farò il possibile per trovare una soluzione per i suoi occhi.
Sono qui solo per questo.

La sera, mentre sono sul letto a fissare il soffito sento picchiettare alla finestra che da all'esterno della casa.

Mi avvicino ad essa e vero Ares il quale si è arrampicato.

Per in attimo prendo un colpo.

Apro la finestra e lo aiuto ad entrare solo per dirgli:

"Non puoi stare qui... Potrebbero vederti"

"Lo so, volevo solo... Rivederti"Abbasso lo sguardo.

"Voi dei dovete capire che noi umani abbiamo delle conseguenze"

"Stavi piangendo? "Chiede vedendo immediatamente i miei occhi umidi.

"No che non stavo piangendo"Mi asciugo le lacrime velocemente.

"Piangere non ti rende debole, lo sai? "Dice asciugando le lacrime rimanenti.

"Facile per te, sei un dio, qualunque cosa tu voglia la ottieni"Dico senza pensarci troppo.

"Magari fosse come dici tu, sono il dio della guerra eppure me ne sto qui, annoiandomi come se non ci fosse un domani, non dico sia un male, però... "Inizia.

"Perché sei così buono con me?"Domando.

"Perché hai gli occhi di una persona che ha sofferto abbastanza"Dice con un tono così stranamente dolce e calmo che mi ritrovo obbligato ad abbassare la testa per l'imbarazzo.

"Devi andartene... "Dico sospirando.

"Lo so, lo so... Però sei sicuro che tu non voglia niente? "

Camminiamo Sotto Lo Stesso Cielo 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora