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Scendiamo velocemente di sotto dopo essermi lavato e aver preso con me il libro di Botanica e senza titolo.

Raggiungiamo il bancone dove Renaldo sta scrivendo qualcosa su un foglio.

"Renaldo, io esco prima oggi"Dico.

Sascha non mi è di aiuto, sta mangiando una mela che ha appena visto nella cesta poggiata sul bancone.

Il suo continuo CROCK CROCK, mi irrita e non poco.

"Che cosa hai combinato? "Mi chiese guardandomi preoccupato.

"Mi ha rubato un anello, devo verificare se è vero"Dice Sascha continuando a mangiare.

"Stefano... "

"Non è... "Sospiro.

"Mi sta accusando di avergli rubato un anello, torno tra poco, davvero, non ti preoccupare... "Dico mentre Sascha mi prende per il braccio.

Con la sua spontaneità nel fare l'imbecille è riuscito a farci svignare.

Camminiamo fuori e mi lascia il braccio.

"Semplice"Dice buttando il torsolo di mela a terra.

"Cosa facciamo? "Chiedo.

"Andiamo alla mia residenza estiva, no? "Chiede.

Annuisco e facciamo appena due passi finché non si ferma.

"Cambio di piani, mi stanno cercando, mio padre è morto in questo periodo"Mi prende per il braccio in direzione piazza.

"Sascha, ma è casa tua! "Dico.

Mi tappa la bocca.

Due guardie all'inizio del vicolo principale per andare in piazza.

"Merda, cambio di piani"Dice trascinandomi di nuovo.

Sembra quasi che questa 'visione' ci voglia guidare non si sa dove.

"Tu come facevi  tornare a casa tua? "Mi chiede.

"Con un portale"Dico.

Gli faccio cenno di seguirmi e arriviamo nel muro in cui, in teoria, dovrebbe assolutamente esserci il portale ma non c'è.

"Era qui, ne sono certo! "Dico.

"Non importa, torneremo alla mia residenza passando per la foresta"Dice Sascha.

Camminiamo per andare verso la foresta ela strada non offre ostacoli di nessun tipo.

Poi Sascha si scontra contro un muro invisibile.

"Ahia... Cazzo, e questo muro adesso? "Tocco il muro invisibile, non possiamo andare oltre.

Mi guardo in giro.

Nulla, alberi, uccellini e vegetazione.
Sascha guarda a destra dove la luce del sole, come per magia punta un punto ben preciso per terra.

"Guarda lì! "Dice Sascha trascinandomi di nuovo.

"OH, SMETTILA DI TRASCINARMI"Dico una volta raggiunto il punto desiderato.

Una via sotterranea.

"E questa dove dovrebbe portare? "Chiede Sascha.

"Alla residenza, Usai uno di queste uscite per scappare dalla tua prigione nella residenza"Dico.

"Interessante"Dice scendendo giù.

Lo seguo e, ferendomi con il pugnale che ho preso nella cassetta nella stanza del bordello evoco due torce.

"Mamma mia che posto, chi è il folle che può mai aver costruito queste vie sotterranee? "

Camminiamo Sotto Lo Stesso Cielo 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora