Incontri

20 3 4
                                    

CAPITOLO 3

“Incontri”

All’ora di pranzo chiedo ad Alfonso se conosce qualche locale in cui possiamo fermarci per mangiare qualcosa. Tutti questi odori e profumi che si diffondono per la città mi hanno fatto venire un certo languorino.

Mi propone di andare al Cebo, ma rifiuto subito: è un ristorante raffinato dov’ero già stata parecchi anni fa con la mia famiglia.

“Voglio qualcosa di locale, non so, qualche tavernetta tipica madrilena” gli dico.

“Signorina, suo padre non sarebbe d’accordo con questa sua decisione, le taverne sono sempre affollate di turisti e di persone che potrebbero essere pericolose per lei” mi risponde Alfonso

 “Beh, ci sei tu con me, non posso correre alcun rischio!” affermo, sfoderando uno dei miei sorrisi migliori.

Ci spostiamo verso Calle Libertad nel quartiere di Cheuca dov’è situata Casa Carmencita, una Taberna dove si ritrovano i giovani della città.

Il locale è in tipico stile madrileno, caratterizzato da legno e ceramiche di un colore blu intenso. La sala è davvero piena e mentre sto assaporando un delizioso piatto di chullettillas de cordero, ovvero costolette d’agnello con patate fritte, noto tra la folla davanti all’entrata del locale una ragazza che potrebbe avere all’incirca la mia età e che sta distribuendo dei volantini ai passanti. Incuriosita mi alzo, e mi dirigo verso di lei che mi osserva e mi rivolge un sorriso a trentadue denti e porgendomi il volantino mi dice: “Hola! Se sei interessata a prendere lezioni di cucina vieni a questo indirizzo ogni martedi e giovedi sera, ti aspetto e se vuoi porta anche qualche amica!”

Amica? Al solo pensiero mi viene da ridere, non mi immagino le figlie degli amici di mio padre che si sporchino le mani con un po’ di farina, è già tanto che si lavino i capelli da sole!

Alfonso deve aver intuito i miei pensieri e lo vedo sorridere, penserà sicuramente la stessa cosa.

Dopo un’ora sono a casa, direi che come primo giorno fuori va più che bene, meglio non esagerare oppure mio padre darebbe di matto.

“Com’è andata la tua giornata, tesoro?” chiede mia madre mentre beve un sorso di vino prelibato proveniente dall’Italia.

“Tutto bene mamma, Alfonso è sempre stato al mio fianco, non hai nulla di cui preoccuparti, davvero” le rispondo mentre mi dirigo verso la camera da letto.

"Fuori"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora