CAPITOLO 11
"Risvegli traumatici"
Cristina
Purtroppo non sono abituata a fare le ore piccole, e nemmeno a bere tanto alcool. Oggi sarà davvero una giornata dura; mi alzo a fatica e mi dirigo in bagno per farmi una bella doccia. Mentre aspetto che l'acqua si scaldi mi guardo allo specchio e noto di avere delle occhiaie e dei capelli da far paura.
Mi getto sotto l'acqua e la mia mente continua a ripercorrere la serata , Marìa mi ha fatto molte domande sulla mia vita ed io ho mentito spudoratamente.
Però in fondo che problema ci sarebbe a dirle chi sono davvero? E se lei lo riferisse a suo cugino? Se venissi vista solo come una milionaria e non come Cristina, la ragazza che hanno conosciuto fino ad ora?
Non so che fare, e la mia mente stamattina è più confusa che mai..
Mi asciugo, mi preparo e scendo a far colazione in veranda, non ho molta fame però mi sforzo di bere un bicchiere di succo d'arancia e due churros appena fatti: quanto li amo!
Sono assorta nei miei pensieri quando sento mio padre chiedermi qualcosa, cosa vorrà mai? Ha notato il mio viso distrutto?
"Tesoro mio, com'è andata la serata ieri? Sono davvero contento che tu e Byron stiate legando un po' di più. Vedrai che vi troverete bene insieme."
Non ho voglia di discutere, voglio solo finire di fare colazione e starmene tranquilla per i fatti miei, quindi guardo mio padre e gli rivolgo solo un sorriso.
In mattinata vado al maneggio e sto un po' con Pegaso, negli ultimi giorni lo sto trascurando un pochino e mi sento in colpa.
In colpa per cosa poi? Ho iniziato a vivere solo da un paio di settimane..
Dopo circa un'oretta mi raggiunge Byron, e spero davvero di non avere la faccia distrutta come la sua perché ragazzi, fa paura!
"Ehy Cristina! Come stai?" mi chiede
"Io bene, tu sembrerebbe un po' meno ..." dico, lui mi guarda e scoppiamo entrambi in una risata.
In tutti questi anni l'ho sempre visto come un ragazzo costruito, un po' come lo ero io, ma in questi ultimi giorni siamo diversi, siamo più liberi, e forse un po' più complici. Credo che diventeremo grandi amici.
"Allora.." continuo, "ti piace Marìa, vero? Ho visto come la guardi, e come ti guarda lei. Sareste davvero una coppia stravagante!"
Lui mi guarda e alza gli occhi al cielo,
"Si nota così tanto? Non so, ma quella ragazza ha qualcosa di diverso rispetto a tutte quelle che ho conosciuto in vita mia. E' bella, solare, simpatica, strana.."
"E' genuina" gli dico e lui mi sorride annuendo.
"E tu invece, non ti ho mai vista imbarazzata come ieri sera davanti a quell'italiano! Nemmeno in tutti gli eventi che organizzano i nostri genitori ti ho mai vista così impacciata!" dice, e non potrei che essere più d'accordo.
"Mi fa uno strano effetto, non saprei se positivo o meno..."
In quel momento ci raggiunge Abraham dicendoci che il pranzo sarà servito a breve.
Effettivamente non so davvero che effetto mi faccia la presenza di Riccardo, so solamente che non riesco a levarmi dalla testa i suoi occhi color miele.
Dopo pranzo vado un po' in camera a riposare, ne ho davvero bisogno, il mio fisico non è abituato a certe serate, il mio cuore nemmeno. Troppe emozioni in così poco tempo.
E' l'ora di cena e finalmente mi è ritornato un po' di appetito. Siamo tutti a tavola quando Caroline annuncia la loro partenza prevista tra una settimana.
Non so perché, ma mi rattristo un pochino, forse perché so che Byron se ne andrà e non avrò più un amico con cui uscire, e soprattutto non avrò più il permesso di andare a Madrid.
Lui sembra aver intuito il mio umore e subito mi fa un occhiolino come se volesse rassicurarmi per qualcosa.
Dopo cena ci sediamo su dei divanetti in giardino e quando i nostri genitori si ritirano nelle rispettive camere da letto finalmente abbiamo un po' di tempo per chiacchierare.
"Quindi tra una settimana ritornerete a New York" gli dico, come se volessi convincermi del contrario
"Già, questa è l'intenzione dei miei, ma io non ne sono così convinto. Ho appena ritrovato un'amica di infanzia e poi ho conosciuto Marìa. Non so se lei provi le stesse sensazioni che provo io, però non voglio andare via con il dubbio. Già in passato ho fatto questo errore con Maggie, non voglio ripeterlo." Confessa, e sul suo volto passano una serie di emozioni contrastanti
"Beh, puoi ritornare quando vuoi, lo sai, il tempo non ti manca, i soldi nemmeno" gli sorrido
"Ah Cristina, sei davvero una ragazza speciale. Noi siamo privilegiati, a differenza di molti altri, eppure siamo più infelici. E' proprio vero quando si dice che la felicità sta nelle piccole cose, e solo in questi giorni trascorsi qui me ne sono reso conto. Anche grazie a te. Penso di non aver mai avuto in tutta la mia vita un'amicizia così.." risponde
"Hai ragione Byron, nemmeno io. D'altronde non ho mai avuto la possibilità di uscire da qui per conoscere persone nuove, le uniche sono quelle che incontro agli eventi dei soci dei miei, e diciamo che non sono vere e proprie amicizie ma conoscenze." Gli rispondo
E' vero, in tutta la mia vita non ho mai avuto un vero amico, tranne lui, e ora che so che se ne andrà mi viene un po' il magone.
"Pensa che i nostri genitori credono che io e te ci siamo avvicinati in un altro senso. Chissà come saranno dispiaciuti quando sapranno la verità!" dico e lui mi guarda pensieroso,
"E chi dice che glielo dovremmo dire? Finchè loro pensano così abbiamo la scusa di poter uscire da soli, andare a Madrid, vedere Marìa e Riccardo!" ed entrambi scoppiamo in una risata complice.
Credo proprio che ci ficcheremo in qualche guaio!
Dopo qualche scambio d'opinione ci ritiriamo anche noi in camera ed appena tocco il letto cado in un sonno profondo.
"Vedo Riccardo, in tutta la sua bellezza, venire verso di me ed abbracciarmi. Ha un profumo di mare, salato e dolce allo stesso tempo. Mi guarda come se non avesse mai visto niente di più bello e mi bacia, mi bacia con passione e a lungo."
Mi sveglio di soprassalto, cosa mi sta succedendo? Me lo ritrovo anche nei sogni ed è una cosa assolutamente nuova per me. Ho paura, ma sono anche curiosa, non mi è mai capitato di sognare un uomo dalla quale sono attratta come una calamita.
Vado in bagno e mi sciacquo la faccia, poi mi siedo sul letto, prendo il mio MacBook e cerco qualcosa su internet. Alla fine riesco a trovare il profilo Facebook di Marìa e spulciando fra i suoi contatti scovo anche quello di Riccardo.
Devo sapere tutte le cose possibili sul suo conto: è fidanzato? Che lavoro fa? E' un delinquente?
Mi sento una stalker e benpresto il sonno prevale su di me. Mi addormento con il pc in grembo sognandoancora Riccardo ed incontri mai avvenuti.
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"Fuori"
Storie d'amoreCristina e Riccardo. Due vite completamente opposte. Lei, una ragazza spagnola cresciuta in un ambiente rigido e con genitori ricchi, anzi ricchissimi. Riccardo, che a differenza di Cristina svolge una vita ordinaria e umile ma con un passato mister...