Birra e Sangria

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CAPITOLO 12

"Birra e Sangria"

Il mattino seguente vengo svegliata da un bussare insistente alla porta.
È Byron.
Senza farmi problemi apro la porta ed esco in pigiama e gli chiedo cosa voglia per venire a svegliarmi così presto.

"Nulla di importante.. volevo sapere.. quel corso di cucina che frequenti... è solo al martedì ed al giovedì?" Chiede con una faccia di chi sembra non abbia fatto altro che pensare a quello tutta notte.
"Uhm...sì, perché? Non ci vorrai mica venire anche te, vero?!" E adesso è la mia di faccia ad essere davvero strana.
"Ma figurati, non ci penso nemmeno! Volevo solo sapere se avessi bisogno di qualcuno che ti accompagnasse in quei giorni" sorride malizioso per poi continuare "e poi... volevo chiederti se oggi hai in programma qualcosa, ma visto che so già la risposta, ti comunico che pomeriggio andremo a Madrid a farci un giro!" Conclude..

Potrei mai dirgli di no? Questi saranno gli ultimi miei giorni di libertà, prima della partenza di Byron, quindi accetto senza pensarci su due volte.

Dopo aver pranzato andiamo entrambi a prepararci e nella speranza di incontrare Riccardo indosso un vestito bianco con dei fiori qua e là che mi arriva appena sopra le ginocchia ed un paio di sandaletti bassi.

Byron invece opta per dei bermuda beige, una polo blu elettrico e strano ma vero, al posto dei soliti mocassini ha ai piedi un paio di All Star blu.
Devo dire che questo outfit gli calza a pennello.

Non ci facciamo accompagnare da Alfonso, ma prendiamo una delle macchine di mio padre, una Range Rover Evoque bianca; dopo una ventina di minuti, siamo in centro.

Giriamo un po' a caso, e ad una certa ora decidiamo di fermarci in un pub vicino al locale in cui Maria tiene il corso di cucina.

Insieme alle birre ci vengono portati degli stuzzichini con molte salse. Amo questo genere di cucina, è totalmente diverso da quello raffinato che preferiscono i miei genitori.
Anche Byron sembra si trovi a suo agio nelle vesti del ragazzo normale e glielo faccio notare immediatamente.

"Beh diciamo che io a New York ho una vita sociale, e a differenza tua non sono chiuso in una villa. Questo mi avvantaggia moltissimo! Se potessi fare qualcosa per aiutarti lo farei subito. Purtroppo i tuoi genitori tendono ad essere un po' protettivi nei tuoi confronti e così facendo rischiano una tua ribellione.
Qualche giorno impazzirai e chissà cosa combinerai!" Mi risponde ridendo

Al solo pensiero viene da ridere anche a me; in questi anni ho sempre obbedito ai miei, ma adesso sto scoprendo cosa significhi vivere ed essere libera e non ci rinuncerò così facilmente.

Stiamo ridendo e scherzando quando sento nell'aria qualcosa che mi dice di girarmi verso l'entrata del pub. Sembra quasi che il mio corpo sia attratto come una calamita dal suo.
Eccolo, con indosso dei jeans ed una t-shirt verde militare. Dio, quanto è bello!

Un attimo dopo ci nota e viene a salutarci chiedendoci come stiamo e le solite cose.
Non passano nemmeno due minuti che se n'è già andato.
È seduto al bancone e sta bevendo una birra media, non so da quanto tempo lo stia fissando perché i miei pensieri vengono interrotti da Byron.

"Ehilà, c'è qualcuno? No, mi sa di no...
Cristina? Ohi?" Sento in sottofondo
"Sì? Cosa stavi dicendo? Mi sono distratta un secondo, scusami" gli dico sentendomi davvero in colpa per averlo lasciato parlare da solo

"Un secondo? Forse anche un po' di più! Che cosa ti sta facendo quel ragazzo?" Mi dice sghignazzando "comunque, volevo chiederti... tu hai il numero di Maria?"

"Mmh, sì! Era scritto sul volantino per il corso di cucina e me lo sono segnata sul telefono! Che intenzioni hai?" Chiedo sospettosa

"No, nulla..... non è che potresti scriverle e chiederle di bere qualcosa insieme stasera? Io, te, lei e Riccardo!"

Lo guardo per un attimo, allibita..
"No, no, no... se vuoi esci tu, io mi vergogno se c'è anche Riccardo.. sembrerebbe troppo un'uscita a quattro! E poi lui è un tipo così freddo.."

"Eddai Cri! È ora di uscire dalla bolla in cui hai sempre vissuto! Buttati e se cadi, con un po' di forza di volontà e con il mio aiuto ti rialzerai!"

"Mmh..... e va bene." Convincermi è davvero così facile.

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