Silenzi e parole

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CAPITOLO 17

Silenzi e parole

"Scusami" dico, non so cosa mi sia preso ma non ho resistito ed ho baciato Riccardo.

"Scusami? E' stato fantastico." Risponde lui ed io sento il mio viso avvampare.

Rimaniamo fermi davanti all'entrata del bar a fissarci, non sapendo come comportarci dopo un bacio così. A volte i silenzi fanno capire molte cose, a volte sentiamo il bisogno di qualcuno che comprenda ciò che siamo senza dover dare spiegazioni.

"E' strano..." la sua voce spezza il silenzio che incombeva su di noi.

"Che cosa è strano?" chiedo, non capisco dove voglia arrivare.

"Arrossire così spesso. Non ho mai conosciuto una persona così... vera. Spontanea. Genuina."

E così, il rossore si impadronisce di nuovo del mio viso.

"Come mai non sei più uscita dopo quella sera?" mi chiede ed io non so davvero cosa rispondere ad un domanda del genere. Raccontargli la mia storia sarebbe un modo per farlo scappare a gambe levate. Chi mai vorrebbe avere a che fare con una ragazza succube dei genitori milionari?

"E' una lunga storia.." riesco a dire, e ciò non fa che alimentare la sua curiosità.

"E' quello che mi ha detto Marìa, ma io vorrei saperne di più. Di te, della tua vita."

"E tu? Io non so nulla di te. Siamo pari.."

Il suo viso si storpia in una smorfia. Colpito.

"Già, ed è meglio che rimanga così. D'altronde tra poco ritornerò a casa." Dice, e adesso sono io ad avere una faccia stranita.

Sapevo che prima o poi sarebbe ritornato a Roma, ma non pensavo così presto. Abbiamo trascorso pochi momenti insieme, e adesso che ci stavamo avvicinando il mio cuore riceve una scossa di dimensioni cosmiche. Si dovrà abituare alla sua assenza ed è meglio che inizi fin da subito, così rientro al bar e raggiungo Marìa e Byron.

I due stanno ridendo e scherzando davanti a qualche birra. Per quanto tempo siamo rimasti fuori?

"Allora!!" dice Marìa "si è fumato tutto il pacchetto per stare fuori così tanto?" e scoppia in una risatina insieme a Byron.

"Marìa, che bella che sei! Ed i tuoi capelli sono fantastici!" le dico cercando di divagare un po'.

"Visto? Ho deciso di cambiare in vista della cena, non potevo mica presentarmi con mezza testa rosa!"

E tutti sorridiamo d'accordo con lei. Questo suo nuovo stile le sta molto bene, la rende più raffinata.

"A proposito.." le dico, "l'organizzazione della cena è quasi pronta, mancano solo gli ultimi dettagli, sono sicura che ti piacerà la mia idea. Devi solo darmi una data così posso contattare gli invitati ed il gioco è fatto!"

"Mmh, volevo farla prima che Riccardo ritornasse a casa. Quindiiii... che ne dici fra una decina di giorni?"

Cerco di fare mente locale, solo il suo nome mi manda in confusione, e la sua vicinanza ancora di più. Credo che lui abbia capito benissimo l'effetto che ha su di me perché interviene dicendo di non preoccuparsi per lui e di organizzare la cena in base al tempo che ci vuole per prepararla.

"Zitto tu!" lo interrompe Marìa, "vero che riusciamo ad organizzarci Cri?"

Mi guarda con quegli occhioni dolci, come faccio a dirle di no?

"Certo, ci sono ancora alcuni dettagli da ultimare ma credo di potercela fare!"

"Sììììì! Perfetto! Quindi Ricky non hai scuse, ti toccherà venire all'evento dell'anno, ehehe!"

Trascorriamo il pomeriggio in compagnia, e quando ci stiamo salutando per tornare a casa Marìa ci propone di vederci alla sera in un locale di sua conoscenza, e Byron immediatamente accetta senza nemmeno chiedermi un parere. Uomini...

Al ritorno racconto al mio amico ciò che è successo e per la prima volta lo vedo sorpreso.

"Quindi mi stai dicendo che vi siete baciati, ma che non sai cos'abbia significato tutto ciò?"

"Esatto.. Non lo capisco, e poi tra venti giorni se ne andrà, quindi è una storia che non potrà mai avere un futuro."

"Mah! Capisco la tua situazione a casa, però è ora di ribellarsi. E se vuoi qualcosa te la vai a prendere!"

Byron ha ragione. Ma io non so nulla di Riccardo, non so che cosa faccia a Roma per vivere, nulla. E questo mi spaventa, e non poco.
Devo approfittare di questi pochi giorni che ci restano, devo passare più tempo con lui ed imparare a conoscere quel ragazzo così misterioso e così attraente.

Dopo cena vado in camera e mi preparo per la serata; mi vesto molto casual, un paio di jeans, un top con piccole perle sul collo e un paio di All Star bianche. Anche Byron ci ha preso gusto a vestirsi così, infatti da quando ha conosciuto Marìa non l'ho più visto con nessun completo elegante addosso.

"Bene, sei pronta?" chiede mentre scendo le scale e raggiungo l'ingresso

"Certo! Andiamo, su!"

"Okay, ho già avvisato i tuoi che faremo un po' tardi stasera.."

Grazie al cielo c'è lui che sa come comportarsi con i miei genitori, io diventerei pazza ogni volta.
Una volta arrivati in centro ci dirigiamo verso Calle Huertas dove si trova il locale di cui Marìa ci aveva parlato nel pomeriggio.

"Ciao ragazziiiiiiii!" sentiamo la sua vocina giungere da un tavolo poco distante. Seduta con lei c'è Riccardo, ovviamente con un cocktail in mano.
Improvvisamente è venuta sete anche a me, sarà l'agitazione per la sua presenza, così appena vedo una cameriera le ordino un mojito.

Ad un certo punto Marìa e Byron si allontanano e si dirigono verso il bancone, dove c'è una fila tremenda di persone.

"Raccontami qualcosa di te." Le parole mi escono dalla bocca come un fiume in piena.

"Ehm... cosa vorresti sapere?" chiede Riccardo

"Beh...qualcosa di te, no? Cosa fai nella vita, quali sono le tue passioni.. quello che vuoi!" credo proprio di averlo colto alla sprovvista, perché non l'ho mai visto così esitante davanti a me.

"Vivo a Roma, ma questo lo sai già, e per vivere faccio il veterinario. Amo molto gli animali, ed è per questo che ho fatto della mia passione il mio lavoro. Mi piacciono molto le donne spagnole, con i capelli lunghi ed occhi neri. Può bastare?"

La sua ultima affermazione mi fa sorridere come un'adolescente alle prese con la sua prima cotta.

"Anch'io amo gli animali. Ho dei cavalli, se vuoi un giorno te li farò vedere"

"Certo, molto volentieri."

Ed ecco che si richiude in se stesso. Io davvero non so come comportarmi con questo uomo. Sembra che abbia paura di qualcosa, e non riesco davvero a comprendere cosa possa essere!

Stiamo in giro fino alle tre di mattina, poi ci offriamo di accompagnare sia Marìa che Riccardo a casa e quando arriviamo davanti casa loro Byron scende ed accompagna la mia amica alla porta dove li vedo scambiarsi un tenero bacio. Riccardo invece scende dalla macchina facendo un cenno con la testa. La sua sagoma svanisce nel buio ed io rimango di stucco. Non so cosa mi aspettassi da lui in questo momento, so cosa speravo che facesse, certo, però non so come faccia ad evitare quest'attrazione che c'è fra noi. Io faccio fatica a respirare quando penso ai nostri baci, mentre lui sembra proprio che non provi niente.

Eppure questo pomeriggio mi ha detto di aver sentito la mia mancanza. Parole e comportamenti non sempre coincidono, e questa situazione mi sta letteralmente mandando fuori di testa. I miei pensieri vengono interrotti dalla portiera che si chiude; Byron è risalito in macchina, mette in moto e ci dirigiamo verso la villa.

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