CAPITOLO 16
Riccardo
E' più di una settimana che non vedo Cristina, chissà che fine avrà fatto, forse dopo quel bacio si è spaventata, forse non lo desiderava quanto me. Marìa è stata molto vaga sull'argomento, mi ha detto di averla vista una sola volta e che la storia è complicata. Cosa ci sarà di così tanto complicato da non vederla nemmeno in giro?
Tra una ventina di giorni dovrò ritornare a Roma e spero davvero di poterla incontrare di nuovo, di perdermi ancora in quegli occhi neri e in quelle labbra carnose che non fanno altro che tormentarmi dalla mattina alla sera. Si può diventare dipendente da qualcosa o da qualcuno dopo un solo bacio? Credo proprio di sì, ed il mio cuore l'aveva già compreso quando avevo incontrato Cristina dopo il corso di cucina di Marìa.
Devo ammettere che il fatto che sia una milionaria mi spaventa un po', io ho uno stile di vita completamente diverso, per vivere faccio il veterinario, e con quello che guadagno devo pagare tutte le spese tra cui l'affitto del mio monolocale in centro a Roma e con il poco che mi rimane riesco a malapena ad arrivare a fine mese. Cosa penserà di me quando lo saprà? Proverà pena o capirà? Da quel poco che la conosco non mi sembra la classica riccona che sperpera i suoi soldi per capricci o altro, anzi, ha dimostrato di essere una ragazza molto umile e da quel che ho capito non le va molto giù il fatto di essere una Cortès, lo dimostra il fatto che per qualche giorno abbia nascosto la sua vera identità.
Da quando Cristina è sparita a me è passata quasi completamente la voglia di uscire e far festa, prima almeno avevo la scusa di poterla vedere anche se sono sempre stato un po' scontroso nei suoi confronti, lo ammetto. Mia cugina ha provato in molti modi a convincermi ad uscire e svagarmi un po' anche perché lei sa cosa sia successo qualche mese fa nella mia vita e vedermi così chiuso la preoccupa e non poco; ha paura che io possa fare qualche cazzata.
Per l'ennesima volta mi arriva un suo messaggio in cui mi chiede se nel pomeriggio vado a fare un giro in centro, e questa volta accetto, piano piano la noia sta iniziando a prendere il sopravvento su di me ed è l'ultima cosa di cui ho bisogno in questo momento.
Dopo pranzo mi faccio una bella doccia e mi preparo, non ho molta voglia di scegliere come vestirmi quindi metto su dei jeans e una semplicissima t-shirt bianca.
Passo a prendere Marìa ed insieme ci incamminiamo verso Plaza de España dove mi dice di aver appuntamento dalla parrucchiera, a saperlo me ne sarei stato volentieri a casa.
Dopo circa un paio di ore usciamo e Marìa è davvero bellissima: si è tagliata i capelli in un caschetto di color biondo e al posto delle ciocche rose di prima adesso ha dei bellissimi riflessi color cioccolato. Devo dire che questo nuovo look la fa sembrare molto raffinata ed ho quasi il dubbio del perché si sia fatta questa nuova acconciatura.
"Senti un po' cuginetta, come mai questo cambio improvviso? Non c'entrerà un certo Byron Williams, vero?" e da come arrossisce intuisco subito di non aver sbagliato.
"Uhm.. Effettivamente sì, volevo cambiare ed ho pensato che così io possa piacere un po' di più a Byron, anche se non so quando lo potrò rivedere visto che si trova dall'altra parte del mondo. E tu invece, che cosa mi dici di Cristina?" chiede con la sua solita curiosità.
"Ci siamo baciati."
"SCUSA? Quando? Dove? Perché?" in questo momento posso giurare che sembra davvero una pazza psicopatica.
"L'ultima sera che ci siamo visti, quando mi ha accusato di essere un bruto e maleducato. L'ho baciata e lei non si è tirata indietro, e non faccio altro che pensare a quell'attimo, lo vorrei rivivere ogni giorno della mia vita."
Adesso l'ho proprio spiazzata; Marìa inizia a saltellare a destra e sinistra con i capelli appena tagliati che fluttuano avanti ed indietro come i fili sottili di una marionetta.
"Sei davvero tu, Riccardo? Non ti ho mai visto così, tranne con..." e si blocca, capisco subito cosa voglia dire e per tranquillizzarla le appoggio una mano sulla spalla, così lei continua "beh, insomma.. Lei non mi ha mica raccontato di questo bacio! Sono davvero sorpresa!"
Ah..Anche io effettivamente.
"Non ti ha detto nulla? Probabilmente per lei non ha significato molto."
"No, no, no! Fidati Ricky, abbiamo parlato molto quando sono andata a trovarla, però ho imparato a conoscerla, è una ragazza riservata e per lei tutto questo è una novità. Quando ti ho detto che la sua è una storia complicata devi davvero credermi, e se vorrà un giorno te lo spiegherà lei."
Queste sue parole riescono a consolarmi, non so cosa farei senza Marìa, è l'unica persona di cui io possa fidarmi completamente.
Dopo una breve passeggiata andiamo in un bar a rinfrescarci con una bella birra.
Stiamo parlando del progetto che Cristina gli ha proposto quando alle spalle di Marìa vedo un volto familiare. E' Byron, che da dietro abbraccia mia cugina cogliendola alla sprovvista; lei si volta e quando comprende ciò che sta succedendo inizia a fare i salti di gioia. Non l'ho mai vista così felice per qualcosa, e spero davvero che questo ragazzo non la faccia soffrire o se la vedrà con me.
In disparte c'è lei, in tutta la sua bellezza. Indossa un paio di jeans ed una canottiera scollata che lascia intravedere ciò che c'è sotto. Non mi aspettavo di rivederla, ci speravo ma non ero abbastanza preparato.
Non so come comportarmi, così rimango seduto, in silenzio e continuo a sorseggiare la mia birra.
"Che bella sorpresa ragazzi! Voi siete pazzi!" dice Marìa
"Per te questo ed altro! E' così bello rivederti!" le risponde Byron per poi rivolgermi un saluto amichevole.
"Ciao Byron, ciao Cristina" è tutto ciò che so dire in questo momento.
Anche lei sembra confusa, le farò lo stesso effetto che lei fa a me? Devo fare assolutamente qualcosa, quindi la invito a sedersi e le ordino una birra.
"Ti ringrazio, non dovevi." Mi dice lei e quei suoi occhi profondi sono come una calamita per me.
"Vado a fumare, vuoi venire Cristina? Così lasciamo un po' tranquilli i due piccioncini" ed è palesemente una scusa, l'unica cosa che mi interessa è stare da solo con lei. Ma con questo pretesto riesco a convincerla ad uscire con me.
"Allora, sei ancora viva?" le chiedo
"Mmh, sì..."
"Come stai?"
"Bene, tu?"
"Bene"
Merda, non si possono fare dei discorsi del genere, sembriamo due adolescenti alle prese con la prima cotta.
"Senti, volevo chiederti scusa se l'ultima volta che ci siamo visti ti ho baciata, non volevo assolutamente infastidirti. Non so cosa mi sia preso."
Lei sembra quasi delusa da questa mia affermazione, infatti risponde solo con un: "Tranquillo, non c'è nessun problema"
Vedo che sta per voltarsi e rientrare ma il mio istinto mi porta a prenderla per un braccio e attirarla a me.
Ci guardiamo negli occhi per qualche istante, so che lo vuole anche lei. So che ne ha bisogno quanto me. Così mi avvicino lentamente e appoggio le mie labbra alle sue, dolcemente. Adesso è lei quella impaziente, mi prende per i capelli e mi bacia con passione, una travolgente passione. Quando si stacca mi guarda con quegli occhioni dolci e non so perché dalla mia bocca escono poche ma significative parole.
"Mi sono mancate queste labbra. Mi sei mancata tu."
Lei non risponde. Mi bacia ancora, e capisco che alcune volte le parole non sono necessarie. In questo momento non ce n'è assolutamente bisogno.
La stringo a me e inalo il profumo dei suoi morbidi capelli. Non ho mai creduto nell'amore a prima vista, ed effettivamente non sono innamorato di lei, non ancora, però qui con lei è l'unico posto in cui vorrei rimanere.
Ed il mio cuore riprende a battere come non faceva da tempo.

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"Fuori"
RomanceCristina e Riccardo. Due vite completamente opposte. Lei, una ragazza spagnola cresciuta in un ambiente rigido e con genitori ricchi, anzi ricchissimi. Riccardo, che a differenza di Cristina svolge una vita ordinaria e umile ma con un passato mister...