Pensieri

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CAPITOLO 4

“Pensieri”

La serata trascorre come tutte le altre. Una noia mortale.

Martedì arriverà l’amico di mio padre, con suo figlio Byron, una famiglia di ereditieri e proprietari terrieri a New York.

I miei genitori pensano che non abbia capito le loro intenzioni: vogliono farmi fidanzare con Byron, come si faceva nel Medioevo diciamo.

Il ragazzo è bello, biondo, occhi azzurri, con un portamento elegante e raffinato.

Ma non è il mio genere, bello sì, ma non balla..

Non fa altro che parlare di gala, tornei di tennis e di golf o di eventi di beneficienza, dove si fa a gara per vedere chi sia il più ricco e non ci si preoccupa davvero delle persone bisognose che popolano il pianeta.

Me lo immagino tra vent’anni, uguale a suo padre ed anche al mio, d’altronde sembrano tutti fatti con lo stampino. E penso anche a me, tra vent’anni, e l’unica cosa che non voglio è proprio quella di diventare come mia mamma, una donna bellissima, che non sa cosa sia il lavoro, e che il suo pensiero principale è:”Oggi massaggio o manicure?”

Martedì sarà una lunga giornata.

Ma, all’improvviso mi viene in mente qualcosa.

Prendo la mia borsa di Hermès e tiro fuori un foglietto, dove leggo “Martedì e giovedì sera corso di cucina con Maria” e subito trovo un pretesto per poter uscire di nuovo dalla villa e non trascorrere troppo tempo con Abraham e Byron.

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