Madrid

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CAPITOLO 2

“Ho detto che non puoi decidere tu della tua vita, ci sono dei comportamenti da adottare quando si è come te!” urla mia madre mentre mi preparo per uscire dalla villa.

“Ha ragione tua mamma tesoro, noi lo facciamo per proteggerti, e poi in questi giorni dovrebbe arrivare da New York il mio amico Abraham con suo figlio Byron, cosa direbbero se si ritrovassero davanti una ragazza di paese e non la bellissima ragazza che sei sempre stata?” replica mio padre.

Quando sento questi ragionamenti vorrei davvero urlare contro tutto e tutti ma non è questo il modo per risolvere le cose, specialmente nella mia posizione.

Da una parte capisco i miei genitori, sono sempre stati abituati a vedermi vivere in una bolla, senza amici (tranne i figli e le figlie dei ricconi che frequento per motivi di famiglia), però questa non è vita, o meglio non la sento mia.

“Non sto facendo niente di male papà, voglio solamente uscire, incontrare persone nuove, voglio conoscere la vita reale. Cosa potrà mai succedere fuori dalle mura di questa casa? Non credo che a Madrid ci siano draghi che sputano fuoco oppure orchi da cui scappare!” rispondo, ma loro non sono convinti della mia decisione di uscire, e credo che non lo saranno mai, però sembra che stiano per cedere.

“Dai, non vi preoccupate, esco solo per qualche ora e poi rientro, non accetterò nulla da nessuno, voglio solo fare una passeggiata.”

“Va bene piccola Cristina, però fatti accompagnare da Alfonso, almeno ci sentiamo più sicuri.”

Alfonso è il nostro chauffeur, un uomo sulla sessantina molto fedele a mio padre.

D’altronde chi non lo sarebbe se si lavorasse per un ereditiere che potrebbe sfamare l’Africa intera?

Finalmente dopo tanto tempo ho varcato nuovamente le mura della villa, ci abbiamo messo venti minuti solo per uscire dalla nostra proprietà.

Dieci minuti dopo siamo in centro a Madrid. Ed è proprio come me la ricordavo: colorata, rumorosa ed estremamente bella.

Madrid è la città della Movida, in cui non si nota la differenza fra giorno e notte; le strade sono sempre affollate di turisti che provengono da tutto il mondo.

Anche i madrileni non sono da meno, li vedi uscire dagli uffici per darsi appuntamento in qualche locale dove si divertono tutti insieme. Io non so cosa si provi a vivere così, ma voglio assolutamente scoprirlo.

Con Alfonso sempre alle costole mi inoltro nelle stradine della città dove il caos prende il sopravvento. Il tempo qui ha un valore del tutto diverso dal resto del mondo, e per la prima volta in vita mia mi sento libera, perché non sono al centro dell’attenzione, non sono ad un gala con indosso un vestito da 10mila euro, sono io, Cristina, e sono uguale a tutte queste persone che ho intorno.

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