Capitolo 6

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"CLAIRE ALZATI SONO LE UNDICI" chi cazzo aveva avuto il coraggio di svegliarmi in quel modo.

Mi alzai su col busto e con gli occhi spalancati.
Se la persona dietro la porta avesse continuato a bussare lo avrei preso e buttato fuori dalla finestra.

Riluttante mi alzai per aprire la porta, rivelando la figura di Zayn con un sorriso complice sul viso.

"Ti uccido" lo minacciai sedendomi di nuovo sul letto, prendendo il cuscino come arma.
"Mi sono pettinato adesso, potrei ucciderti io" entrò definitivamente nella stanza per avvicinarsi a me.

"Sono arrabbiata, fai un altro passo avanti e ti strappo tutti i capelli." Ovviamente si avvicinò ancora di più, sfidandomi.
Gli spiaccicai il cuscino sul viso sentendo urlare da lui stesso un "No" ovattato.

Quando glielo tolsi rimase a guardarmi impassibile, facendomi anche un po' spaventare.

"Mi hai sfidata." Gli dissi innocentemente alzando le spalle e le braccia.
"Mi hai spettinato" sbuffò cercando di sistemarsi il suo ciuffo, a parer mio, perfetto.

"Stai bene tranquillo" mi lasciai scappare, sperando mon avesse frainteso.
"Se me lo dici tu allora ci credo" appoggiò una mano sulla mia gamba per poi alzarsi.

"Se vuoi ti faccio un po' di caffè" annuii contenta della sua proposta, avevo proprio bisogno di una tazza di caffè.

Decisi così di farmi una doccia per rilassarmi un po'. Ma mentre l'acqua bollente scorreva su tutto il mio corpo, la mia mente sembrava troppo attiva per potersi rilassare.

Non riuscivo a non pensare a mia Zia. Era da due giorni che mi facevo questa domanda, c'era sicuramente qualcosa che non andava. O magari le si era rotto il cellulare, ormai vecchio, ed adesso era ad aggiustare.

Speravo solo che non le fosse successo niente. Era l'unica persona che mi era rimasta.

Senza accorgermene una lacrima rigò il mio volto bagnato. Mi decisi a lavarmi e prepararmi velocemente per bere questo benedetto caffè.

Quando arrivai in cucina trovai solo Zayn, sul balcone, a fumarsi una sigaretta. Presi la tazza sul tavolo ed uscii per parlare un po' con lui.

"Profumi di pulito" disse prendendo subito dopo un tiro dalla sigaretta.
"Menomale" bevvi il mio caffè, accorgendomi poi di quanto fosse amaro. Iniziai a tossire a causa del saporaccio, odiavo il caffè amaro mi aveva sempre schifata.

"Mi sono dimenticato di chiederti quanto zucchero ci volessi e quindi non te l'ho messo" rise alzando le spalle.
"Meglio tardi che mai" dissi pulendomi la bocca e aggiungendo un cucchiaio di zucchero.

Lui in risposta sorrise, tornando a fumare, mentre io mi sedetti bevendo il mio caffè.

"Hai litigato con Harry?" Ecco. Domanda di riserva?
"Non lo so" Ed era vero. Non lo conoscevo neanche...potevo considerare, quella di ieri sera, una litigata? Forse.

"Non lo sai" ripetè confuso.
"Pranzi qui?" Provai a cambiare discorso, mentre facevo girare il cucchiaino nella tazzina.
"Già, c'è anche Harry ti avviso" riuscirò mai a fare una conversazione dove il nome "Harry" non sia presente?

"Va bene." Mi alzai, preparandomi per cucinare qualcosa, ma Zayn piombò davanti a me prendendomi le spalle per poi farmi sedere sul divano, ricevendo come risposta un "Cucino io".

Per tutto il tempo rimasi a guardare Monster Allergy, che era, anche questo, uno dei miei cartoni preferiti.

"Anche io lo guardavo sempre!" Urlò Zayn di spalle per farsi sentire.
Risi vedendolo anche un po' impacciato a tagliare le zucchine.

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