Capitolo 87

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"Stavo per svegliarti" la voce di Harry mi fece svegliare del tutto.
Mi alzai a mezzo busto sorridendogli appena "buongiorno" sussurrai. Harry si avvicinò a me dandomi un bacio sulla fronte per poi affermare "chiudi la valigia e preparati, dobbiamo andare."

Annuii alle sue parole scendendo dal letto per iniziare a prepararmi. Dopo aver chiuso la valigia finii di prepararmi, per poi prendere in mano il mio arco e posizionarlo dietro le spalle.

"Esci così?" Mi chiese il ragazzo indicando dietro le mie spalle. Presi, quindi, la custodia per l'arco, per poi prenderlo in mano e guardare il mio ragazzo.
"Va bene così?" Il mio ragazzo alzò gli occhi al cielo sorridendo per poi aprire la porta e uscire, seguito da me.

I ragazzi erano già nella hall, pronti a partire.  "Io ho fame." Brontolò Jisel tenendosi la pancia.
"Mangeremo qualcosa al bar di mio padre, andiamo!" Affermò autoritariamente Ryan già pronto per uscire.
Sospirai leggermente tenendo ben salde le due borse che tenevo in mano.

Entrati in macchina, quindi dopo aver posato la valigia nel bagagliaio e partimmo immediatamente verso la nostra destinazione.
Il viaggio fu estremamente silenzioso e l'atmosfera cupa e ricca di preoccupazioni era ben percepibile nell'auto.

Pensai al passato ed a un possibile futuro.
Stava per finire tutto? Saremmo riusciti a vivere la nostra vita tranquilli? Oppure l'opposto?

"Claire, scendi?" Solo la voce di Harry e il rumore della mia portiera aprirsi riuscirono a distrarmi, momentaneamente, dai miei pensieri.

Mi schiarii la voce facendo come mi disse, per poi chiudermi la portiera alle spalle.

Entrammo nuovamente in quel bar, non affollato come la sera prima, sedendoci a un tavolo rotondo.
Ordinammo velocemente la nostra colazione aspettando che l'uomo di ieri sera arrivasse per poterci dire le varie informazioni.

Nel mentre Joaquin si avvicinò al nostro dandoci il buongiorno, rispondemmo di conseguenza rimanendo poi in silenzio.

"Nervosi?" Domandò l'uomo appoggiandosi allo schienale della sedia di Zayn.
"Un po'."rispose Niall, evidentemente nervoso.

In quel momento mi sentii estremamente in colpa. Quei ragazzi stavano dando tutta la loro vita per me, soltanto dopo qualche mese che mi ero stabilita mi avevano dato tutta la loro fiducia, oltre che ad avermi dato la loro amicizia e, soprattutto, una casa dove stare.
Quei cinque ragazzi erano la mia nuova famiglia, una famiglia vera su cui puoi sempre contare e che darebbe anche la propria vita per vederti felice.

Guardai anche le due ragazze sedute davanti a me che mi sorrisero caldamente.

Le nostre ordinazioni arrivarono, iniziando a mangiare in completo silenzio mentre gli altri incominciarono a parlare della missione in generale.

"Buongiorno a tutti." La voce di George mi risvegliò dai miei lunghi monologhi interiori.
"Sono arrivato più bello di sempre, ma non è questo il punto. Sul retro vi ho portato tutto l'occorrente." Disse indicando la porta del retro.

"Come possiamo ripagarti?" Chiese Jisel, prendendo poi un sorso dal suo cappuccino.
"Ci ho pensato io." Affermò Joaquin, guardando velocemente il figlio alla sua sinistra. "Mi sembra il minimo." Sussurrò quest'ultimo, riuscendo però a farsi sentire da tutti, dato che lo guardammo tutti seriamente.

Finita la nostra colazione ci facemmo guidare da George sul retro, imbattendoci in due Lamborghini è una moto da corsa.
Dietro di essi vi erano altre quattro macchine con 5 uomini ciascuna e altre quattro moto.

"Le ragazze con la moto sono dei cecchini professionisti, loro sanno dove posizionarsi." Le ragazze annuirono con un sorrisso rassicurante, poggiate sulle loro moto.
"Nelle vostre auto ho già posizionato il posto desiderato, dovrete escogitare un piano perché per arrivare nella villa di Blake avrete bisogno di seguire un piccolo pullman bianco con un teschio sul retro. Fate attenzione perchè lì dentro non vi trasportano solo le armi, ma anche i criminali più ricercati del mondo."

Annuimmo in silenzio guardandoci tra di noi.
"Io vado in moto, se per voi va bene." Disse Zayn facendosi passare il casco.

"Io guido." Affermò Harry prendendo le chiavi dalle mani di George.
"Ma guidi sempre tu!" Brontolò Louis correndogli dietro con un bambino.
"Perché guidi di merda." Gli rispose a tono, sempre però con un sorrisetto stampato sulle labbra.

"Noi andiamo con l'altra!" Quasi urlò Jisel prendendo le chiavi e correndo.
"Fate attenzione." Ci disse Niall.
"Voi fate attenzione." Affermai per poi entrare nell'auto, accentuando il "voi".

Poco dopo Zayn si avvicinò con la sua moto al finestrino. Jisel lo abbassò affacciandosi appena.

"Vanno avanti i ragazzi, i starò nel mezzo e voi dietro, va bene?"
"Perché non possiamo andare avanti noi?" Chiese Rylee un po' infastidita.

"Perché avete preso l'auto senza il GPS." La rimproverò Zayn.
"Sì certo." Scherzai. Il ragazzo ci sorpassò facendo cenno agli altri di andare avanti.

Proseguimmo lentamente per dieci minuti , ricevendo poi una chiamata da Harry.
Collegai velocemente il cellulare all'auto rispondendo con altrettanta velocità.

"Che succede?" Chiesi allarmata.
"Abbiamo trovato il camioncino, vi informavo che dovremmo seguirli a passo-" la sua voce venne interrotta da alcuni spari, sentendo successivamente qualche sgommata.
"Porca puttana!" Urlò Harry. "Ci stanno sparando! Ci hanno scoperto!"

Mi guardai intorno notando che non ci fosse nessuno per strada.
"Avvicinati al camion!" Ordinai a Jisel che non esitò ad ascoltarmi.
Premetti il pulsante per poter aprile il tettuccio dell'auto.

"Rylee è arrivato il momento." Le dissi.
"Che cazzo stai facendo?" Urlò Harry.
Non lo considerai continuando a guardare Rylee "Non vedevo l'ora." Mi sorrise la ragazza.

"Claire!" Fu l'ultima cosa che sentii dire prima di saltare su quel camioncino aggrappandomi alle serrature esterne.

"Sei pronta?" Gridò Rylee, annuii per poi aprire completamente le porte del camioncino.

Entrammo con un salto vedendo alcuni uomini guardarci con gli occhi spalancati.
Successivamente uno di loro venne verso di me correndo, evitando la botta inclinandomi per farlo battere contro la mia spalla e farlo ribaltare all'indietro.

Incominciammo una vera e propria lotta, ricevendo qualche botta, ma riuscendo a schivare molti colpi grazie agli allenamenti di Sissie.

Presi velocemente la mia pistola puntandola contro l'uomo di fianco al guidatore.
Quest'ultimo alzò le mani, posando la sua arma sul cruscotto.
"Scendi." Dissi severamente.

"Amore possiamo parlar-" sparai un colpo mancandolo di proposito.
"Cazzo!" Gridò spaventato.
"Scendi adesso! E tu non fermarti!" Urlai di rimando.

L'uomo saltò fuori dal camioncino ormai non curante della sua vita.

"Azzardati a fermarti e ti sparo nella testa." Dissi seria sedendomi al suo fianco.
"Ti prego ho due figlie." La sua voce era spaventata.
"Fai come ti dico e non succederà niente." Affermai pur avendo la gola secca, dopo aver sentito la sua frase.

Mi voltai velocemente verso destra, notando l'auto di Harry affiancarsi al camioncino.
Abbassò il finestrino guardandomi come mai mi aveva guardato...era infuriato.
Se fossi scesa quell'istante mi avrebbe sicuramente uccisa.

Gli sorrisi forzatamente per poi voltarmi nuovamente verso l'uomo è proseguire con il nostro viaggio, che stava per terminare, sperando in una fine felice.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 09, 2020 ⏰

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