Capitolo 83

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CLAIRE'S POV
Il rumore fastidioso della mia sveglia mi fece quasi saltare in aria.
"Fanculo." mormorai portandomi una mano al petto e con l'altra spegnendo la sveglia.

"La prossima volta mettila più alta." Brontolò il ragazzo accanto a me con il viso nel cuscino.
"Certo stellina." Risposi ironicamente tirandomi su con il busto.

Sospirai pesantemente, voltandomi verso il corpo a pancia in giù del mio ragazzo.
Presi la misura con la mano per poi farla scontrare con forza sul suo sedere, creando un forte schiocco.

Mi tappai la bocca con le mani vedendo invece la sua spalancarsi.
Le sue mani, invece, coprirono il suo sedere assumendo un'espressione di dolore.
"Sei impazzita?" Trattenne un sorriso continuando a guardarmi.
Gli sorrisi di rimando catapultandomi su di lui e iniziando a stritolarlo in un grosso abbraccio.

Si girò a pancia in su nascondendo il viso nell'incavo del mio collo mandandomi milioni di brividi.

"Dove sono gli altri?" Mi chiese.  "Saranno sicuramente a cenare, sono le sette." giocai con la sua collana, guardando l'orario.

"Non avevi messo la sveglia per il pomeriggio?" Corrugò le sopracciglia arricciolando un mio capello tra le sue mani.
"Avrò sbagliato ad impostarla." Bofonchiò qualcosa di incomprensibile prima di sbadigliare.

"Non ti addormentare di nuovo." Gli ordinai.
Quando non sentii una risposta da lui alzai di scatto la testa vedendo i suoi occhi già chiusi.

"Non fare finta di non sentirmi." Lo rimproverai. Non ricevendo ancora nessuna risposta decisi di vendicarmi nei migliori dei modi.

Lascia che il mio corpo scivolasse verso la sua parte più intima e non appena arrivai sopra il suo punto debole mi alzai con il busto, incominciando a muovermi lentamente sopra il suo intimo.

I suoi occhi si aprirono di scatto mentre le sue mani strinsero con forza i miei fianchi.
"Non mi tentare." La sua voce estremamente sensuale fece in modo di scatenare in me ancora più voglia di stuzzicarlo.

Posai le mie mani sui suoi addominali per aiutarmi nei movimenti sempre più convinti.

Lo sentii ringhiare mordendosi il labbro inferiore.
"Fanculo." Disse catapultandosi sulle mie labbra in un bacio bisognoso di altro.

Le sue mani strinsero il mio seno, per poi incominciare a stimolare i miei capezzoli facendomi gemere.
Lo guardai dall'alto, chiudendo poi gli occhi per immergermi ancora di più in quel bellissimo bacio.

Mi alzai sul letto, togliendomi gli indumenti ormai estremamente inutili, guardando anche i suoi boxer finire per terra.

Salii sopra di lui, iniziando a muovermi lentamente.
Le sue mani erano poggiate sui miei fianchi seguendo le mie mosse, mentre i nostri occhi non avevano intenzione di lasciare lo sguardo dell'altro.

Le mie mani continuava a stringere i suoi capelli, aumentando la forza di tanto in tanto quando sentivo delle forte scosse dentro di me.

I nostri gemiti riempirono la stanza ed aumentarono non appena mi fermò con forza, iniziando a prendere il controllo pur essendo sotto di me.

Il calore era sempre più vasto in tutto il mio corpo avvertendomi di essere quasi arrivata al culmino.

"Porca puttana." Imprecò il ragazzo sulle mie labbra.

Non ci volle molto, prima di sdraiarci nuovamente sul letto completamente sudati e privi di fiato.

Ci guardammo negli occhi per poi scoppiare in una grossa risata.
"Andiamo a farci una doccia prima che entri qualcuno." Il tempo di finire la frase che delle grosse risate si fecero spazio per tutto il corridoio.

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