Capitolo 45

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⚠️!ATTENZIONE! QUESTO CAPITOLO CONTIENE DESCRIZIONI DETTAGLIATE DI SESSO!⚠️

Erano passati cinque giorni dall'ultima volta che avevo parlato con Harry.

L'ultima volta che sentii la sua voce e vidi i suoi occhi verdi.
Le mie giornate consistevano nel svegliarmi, fare colazione, allenarmi, pranzare, allenarmi, fare la doccia e finire dritta a letto.

Sissie si sarebbe dovuta lamentare più di me, dato che non poteva far altro che rimanere a letto e fare meno sforzi possibili.
Durante l'assenza del riccio, però, ebbi la possibilità di conoscere meglio Ryan in tutti i suoi aspetti dimostrandosi molto gentile e simpatico.

Avevo appena finito gli allenamenti ed ero intenta a tornare nella mia camera, avendo intenzione di farmi una bella doccia, ma un forte profumo di crêpes mi fece cambiare direzione, sbirciando verso la cucina, curiosa.

Sissie, Brad, Zayn ed Alex erano intendi a parlare tranquillamente mentre assaporavano quelle delizie preparate da non so chi.

Sospirai con un piccolo sorriso, dirigendomi verso la camera senza esitare.
I miei passi si fermarono subito non appena riconobbi la figura di Harry scendere le scale.

Per paura di incontrare il suo sguardo cercai un modo per non farmi notare, decidendo di avvicinarmi sempre di più alla parete e mantenendo gli occhi verso le mie scarpe.
Con la coda dell'occhio riuscii a vederlo alla perfezione e dire che non mi lanciò neanche una sguardo era un eufemismo.

Era passato accanto a me e non mi aveva neanche notata...come se fossi invisibile, anche se, alla fine, lo ero sempre stata.
Ma era quello che volevi, giusto?

Continuai a camminare, non riuscendo a non voltarmi per poter guardare dove fosse.
Sobbalzai appena non appena vidi i suoi occhi scrutarmi e, dopo essere stato scoperto, distolse subito lo sguardo continuando a scendere le scale.

Mi aveva vista ed io avevo visto lui. Ma nessuno dei due ebbe il coraggio di parlare, nessuno dei due era mai riuscito a gettare a terra quella muraglia di orgoglio e sofferenza.

Fortunatamente mi ritrovai sotto la doccia dopo pochi minuti e, anche se l'acqua bollente scorreva ed accarezzava con delicatezza la mia pelle, i miei nervi rimanevano più tesi di una corda di violino.

Indossai qualcosa di estremamente comodo, per poi asciugare con calma i capelli fin troppo annodati e gonfi.
Non ci misi molto, mi catapultai subito sul letto fissando il soffitto bianco e giocando con la collana attaccata al collo.

Il solito rumore stridulo, che avvisava un messaggio da parte di Clayton, mi fece socchiudere gli occhi infastidita.
"Tutti i miei uomini dai ventisei ai cinquanta anni nel giardino, immediatamente." Il suo tono imperativo mi fece preoccupare. La fascia di età appena data era molto vasta, mi immagino quante persone ci sarebbero state.

Dato che non ero fatta per farmi gli affari miei, o almeno, non del tutto. Mi affacciai dal mio preziosissimo terrazzo nella speranza di sentire qualcosa.

Il giardino era completamente occupato, spalancai la bocca da quante persone riuscissero ad entrare in questa villa.
Il cellulare incominciò a vibrare dalla scrivania, correndo dentro per poter rispondere.

La voce calda di Niall richiamò il mio nome, chiedendomi di incontrarci nel grande salotto, risposi affermativamente indossando delle scarpe a caso e scendendo con altrettanta velocità.

Ritrovatami davanti a tutti feci un saluto generale, aspettando che qualcuno incominciasse a parlare.
Bradley non era nella stanza con noi, segno che era, fortunatamente, andato via.

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