Capitolo 10

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"Claire." Harry si alzò immediatamente venendomi incontro.
"Claire rispondimi." si inginocchiò per arrivare alla mia altezza, scuotendo la mia spalla.
"Ti prego rispondimi." La mia mente era da tutt'altra parte, non riuscivo a svegliarmi da quei brutti ricordi.
"Claire porca puttana!" Mi urlò sul viso, riuscendo finalmente a riportarmi nel mondo reale.

"Harry" sussurrai sulle sue labbra mentre le lacrime erano scese involontariamente.
Lui me le asciugò spostandomi i capelli dietro l'orecchio.
"Stai calma, devo andare a controllare di sotto. Non scendere per nessuno motivo." Disse per poi alzarsi ed uscire, lasciandomi impalata per terra.

Decisi quindi di alzarmi anche io asciugandomi le lacrime.
Subito dopo entrò Zayn, evidentemente molto arrabbiato, con del sangue su una mano.
"Che è successo?" Mi avvicinai a quest'ultimo controllandolo dalla testa ai piedi.
"Rissa tra due idioti, hanno distrutto metà del locale..." aveva una vena sul collo, evidenziando ancora di più la sua rabbia.

Spalancai gli occhi analizzando la frase da lui detta. Metà del locale era distrutto?
"Perché hai del sangue sulla mano? Tommy sta bene?" Chiesi preoccupata.
"Dopo farai le domande. Zayn andiamo, Tommy ha bisogno di noi." Harry spuntò dalla porta spaventandomi.

"Posso fare qual-"
"NO" risposero entrambi per poi chiudersi la porta alle spalle.

Ancora sorpresa dalla loro risposta decisi di andare un po' sul letto, aspettando che uno di loro tornasse per darmi delle notizie. Non volevo andare di sotto, altrimenti si sarebbero arrabbiati e avrei sicuramente peggiorato la situazione.

Però, appena toccai il letto, sprofondai in un sonno pesante e tormentato.

~~~

Mi svegliai di colpo, con la fronte grondante e dolorante.
Mi guardai intorno trovandomi sommersa dal buio, la porta era chiusa ed ero coperta dal lenzuolo, che prima di addormentarmi non avevo messo sopra il mio corpo, segno che qualcuno fosse entrato nella stanza.

Guardai l'orologio sul comodino che segnavano le 3.44, provai a riaddormentarmi ma senza successo.
Decisi, quindi, di alzarmi per farmi una camomilla e per cercare di ritrovare il mio sonno, anche se poco probabile.

Appena usciì dalla camera la luce della sala mi accecò facendomi arretrare e chiudere gli occhi, tappandomeli con una mano.

"Già sveglia?" Una voce familiare mi fece riaprire gli occhi, anche se lentamente.
"Non riesco a dormire." Risposi al diretto interessato che si stava spostando un ricciolo dalla fronte.

Lui, di risposta, si stiracchiò sbadigliando.
"Tu perché sei sveglio?" Mi avvicinai alla mensola per vedere che tipi di tè o camomille avesse Tommy.
"Ho finito adesso di sistemare il bar" disse con voce roca, evidentemente molto stanco.

"Hai fatto tutto da solo?" La mia voce si alzò di un ottavo serrando, poi, le mie labbra appena Harry mi richiamò muovendo la mano per farmi capire di abbassare la voce.
"Scusami" sussurrai trovando finalmente una camomilla rilassante.

"Davvero credi che una camomilla ti faccia dormire?" Fece Harry alzando un sopracciglio, appoggiandosi al ripiano della cucina.
"Così dicono" alzai le spalle pronta per un'altra sua risposta.
"Quando non riesco a dormire faccio qualcosa che ritengo noioso, così mi addormento prima." Mi disse mostrandosi interessato dall'argomento.

"Ottima tattica" annuiì versando dell'acqua in una tazzina.
"L'ho detto perché avresti dovuto farlo, non mi piace sprecare fiato per niente." Picchiettò le unghie sul ripiano di marmo spostandosi più vicino a me.

"Quanto sei noioso." Alzai gli occhi al cielo stufa del suo comportamento da comandante.

"Ecco, hai trovato qualcosa che ti annoia. Potresti provare a-" non lo feci finire di parlare voltandomi verso di lui per evitare qualsiasi battuta con doppi sensi.
"Stasera hai la parlantina?" sorrisi provando a metterlo a disagio portandomi la tazza alle labbra.

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