Capitolo 59

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I miei occhi erano persi nel nulla mentre Harry si ricopriva con l'asciugamano.

Lo sguardo soddisfatto di Nicole era indirizzato verso di me.
"Claire..." sussurrò Harry, venendomi incontro.

Feci un passo avanti verso la bionda, la quale espressione diventò più seria.
"Guarda attentamente la mia faccia." dissi, i suoi occhi però guardarono il pavimento "guardami!" Gridai, facendola balzare dallo spavento, ma riuscendo nel mio intento.
Studiò il mio viso: il labbro spaccato, l'occhio gonfio e la guancia viola.

"Se continui la tua sarà peggio." Dissi a denti stretti "ti avverto di nuovo, non sfidarmi più Nicole Ritch." Spalancò leggermente gli occhi, indietreggiando con il collo.
"Io so tutto." Mi riferivo al suo cognome, infatti, indietreggiò appena, per poi uscire definitivamente dalla porta.

Mi voltai lentamente verso di lui, tenendo a loro posto le lacrime.
"Non è successo niente, io non ho fatto niente." Mise le mani avanti giustificandosi "stavo facendo la doccia e lei è entrata da sola, sono uscito dal bagno e mi ha abbassato l'asciugamano."

"Come ha fatto ad entrare?" Domandai piatta.
"Zayn è uscito senza chiudere a chiave." Rispose sicuro.

"Non devi dubitare di me, neanche per un secondo. Nicole è il passato e rimarrà sempre tale." Mi avvicinai a lui cingendo le braccia attorno al suo torace leggermente umido.
"Lo so, non sei tu il problema." Fece un grande sospiro di sollievo, stringendomi sempre più forte a sè.

"Ma tu che ci fai qui? E soprattutto...che ti è successo?" Staccai la faccia dal suo petto, guardandolo negli occhi.
"Mi è arrivato un tuo messaggio con scritto di incontrarci in camera tua, ma avevo capito che non l'avevi scritto tu." Alzai le spalle.

"Come hai fatto a capirlo?" Chiese curioso, alzando un sopracciglio.
"Non hai terminato la frase con un punto e l'H finale." Rise a fior di labbra, baciandomi la fronte.

Gli spiegai anche il perché del mio viso pieno di lividi, non tralasciando neanche un dettaglio.
Aggiunse che Rylee aveva fatto una sceneggiata nella palestra comprendendo, successivamente alla mia spiegazione, il perché di ciò.

"Sei ancora in asciugamano..." Gli feci notare, guardando altrove.
"Mi hai già visto nudo" Sussurrò avvicinandosi sempre di più al mio orecchio "più di una volta" ci soffiò sopra, mandando una scarica di brividi su tutta la mia schiena.

"Solo due volte." Avvampai immediatamente,fissando il pavimento.
"Tre..." mormorò alzandosi, e togliendosi l'asciugamano dalla vita.

Deglutii, ma dopo averlo visto ridere mi coprii gli occhi in preda dall'imbarazzo.
Rise di gusto togliendomi le mani dagli occhi.

"Va bene così?" Si mostrò in boxer, alzando le braccia e facendo una giravolta.

"Amico dobbiamo anda-" Zayn entrò bruscamente e, al vedere la scena, rallentò il modo di parlare "re nell'ufficio di Clayton. Interrompo qualcosa?" Socchiuse gli occhi indicandoci.

"No! Io intanto mi avvio. A dopo." Corsi via completamente in imbarazzo, sentendo comunque le loro risate di sottofondo.
Scesi velocemente le scale, non badando a chi sarei andata incontro.

Mi catapultai nell'ufficio dopo pochi secondi senza fiato, facendo voltqre tutti i presenti verso di me.
Sissie si avvicinò velocemente a me, assicurandosi che stessi bene.

"Sto bene, credevo solo di essere in ritardo." Mentii spudoratamente vedendola comunque annuire alle mie parole.
Mi sedetti insieme agli altri, in attesa dei due ragazzi che entrarono qualche minuto dopo di me. Nell'attesa Clayton si accese una sigaretta, inondando la stanza di fumo in pochissimi secondi.

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