Capitolo 50

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La figura di Sissie era rigida e il suo sguardo infuocato mi stava bruciando la pelle come nessun' altro aveva mai fatto prima.

"Oh tu sei la famosissima Sissie!" Esclamò la bionda difronte a me, fingendosi finta interessata.
"Si, famosissima. Tu saresti?" Assottigliò gli occhi la rossa, sfidandola con lo sguardo.

"Io sono un genio, mia cara. Vedi di abbassare il tuo ego." Con la mano le disse di stare calma e come risposta ricevette una risatina e uno sguardo di tenerezza.

"Ti sei appena data del genio e stai dicendo a me di abbassare il mio ego. Sei sicura di essere così intelligente? O forse sei solo incoerente..." Le rispose a tono, facendola mutare subito dopo questa sua risposta secca.
"Può bastare." Decisi di intervenire, non avendo voglia di continuare ad ascoltare le loro risposte a tono.

"Ho di meglio da fare che stare qui a parlare con le rosse tinte." Le sorrise falsamente, indietreggiando.
La rossa si mise una mano sul cuore drammaticamente, fingendo di essere rimasta male di quel suo commento.

Nicole scomparve dalla nostra visuale in pochi secondi, non prima di lanciarmi un'ultima occhiata.
"Ora tocca a te." Mi indicò.
"Non stavo facendo assolutamente niente." Le risposi, vedendola già pronta a rispondermi.

"Eravate a due millimetri di distanza!" Gridò ovvia.
"Io non avevo intenzione di baciarla è smettila di urlare." Sussurrai a denti stretti l'ultima frase, guardandomi attorno.

"Non ti sei neanche spostato Harry." Si calmò guardandomi con tristezza.

"Claire ha già sofferto abbastanza e soffre tutt' ora..." mi rivelò "ha perso la madre ed il padre quando era solo una bambina, ha visto il corpo di sua madre sdraiato per terra priva di vita e ricoperta di sangue. Il suo ragazzo l'ha tradita e l'ha lasciata da sola nel peggiore dei periodi, è scappata di casa per poter iniziare una nuova vita e si è verificata essere peggiore di quella precedente e io non capisco come cazzo faccia a essere sempre così forte!" Gesticolò "Non può sopportare anche questo, ne sono certa."

Inghiotii la troppa saliva che mi si era formata, mentre la stretta allo stomaco non si decideva ad andare via.
"Sissie a me non frega delle altre. Ma non sei ritenuta a sapere niente." Le dissi autoritario, serrando la mascella.

"Sei un orgoglioso del cazzo." Commentò, andando subito via insieme a tutte le parole che mi aveva appena sputato addosso.

Inserii le mani nelle tasche dei jeans, giocando con le chiavi al loro interno. Sospriari rumorosamente decidendo poi di prendere la mia auto e andarmene via da lì.

CLAIRE'S POV
Avevo visto tutto, ma non avevo sentito.
Sissie sembrava particolarmente agitata dal modo in cui gesticolava, tanto quanto Harry.
Solo che lui cercava di nasconderlo.

Scesi dal tetto cercando di non uccidermi, non appena lo vidi camminare spedito verso la sua auto e sfrecciare via con altrettanta velocità.
Sospirai amareggiata entrando di nuovo in camera, solamente senza la presenza di nessuno dei miei amici.
L'unico rumore udibile era lo scorrere dell'acqua della doccia che Alex stava beatamente facendo, cosa che avrei dovuto fare anche io.

Posai il cellulare sul comodino accanto al mio letto, dove mi ero beatamente sdraiata a fissare il tetto bianco. Mi stropicciai un po' gli occhi, sbadigliando di conseguenza.

Mi stirai appena e, dopodiché, mi voltai verso la mia sinistra guardando il mio cellulare in attesa di una sua mossa...

Provai a chiudere gli occhi, cercando il sonno che, sfortunatamente, non si fece trovare per i successivi venti minuti.
Ma quando il cellulare incominciò a squillare saltai quasi in aria, prendendo in mano il cellulare.

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