Capitolo 52

723 28 7
                                    

"Claire calmati non sai che cosa possa essere successo." Sissie, dopo essere uscita da quella stanza, ci aveva raccontato tutto e notò subito il mio umore.
Le ragazze stavano cercando di calmarmi, dopo aver visto il mio presunto ragazzo parlare con la sua ex.

"È uscito da quella stanza per andare dalla sua ex!" Gridai facendo zittire le ragazze. Ci eravamo allontanate dal gruppo, decidendo di uscire sul grande terrazzio e, inoltre, Alex ne approfittò per fumarsi una sigaretta che, in quel momento, avrei voluto spegnere sulla fronte di quella bionda.

"Va bene forse può sembrare un po'-" La rossa fu interrotta dalla mano, che si posò sulla sua bocca, di Alex che mi sorrise forzatamente cosa che fece anche Rylee, prima di avvicinarsi a me.

"Credo che tu debba aspettare prima di saltare a conclusione fin troppo affrettate, non credi?" Il suo braccio circondò le mie spalle, per poi accarezzarmi con la sua mano.
Annuii alle sue parole, sedendomi su una delle tre poltroncine a guardare le stelle.

"Gli hamburger sono arrivati..." la voce di Louis si affievolì sempre di più, notando il silenzio che si era appena creato.
"Va tutto bene qui?" Si interessò uscendo definitivamente.

"Sì, voi entrate, vi raggiungo tra poco." Le loro teste si mossero in segno di affermazione lasciandomi sola.

Sospirai continuando a guardare il cielo.
Mi sarei dovuta fidare di lui, ma non riuscivo a reprimere questa sensazione di gelosia. Ero molto gelosa di qualsiasi ragazza che lo guardasse o ci parlasse, non potevo farci niente.

Ma il solo pensiero che lui abbia preferito raggiungere quella ragazza che confrontarsi con me per quella leggera e, a mio parere, insignificante discussione mi faceva stare molto male, tanto da farmi rifugiare nel cibo, come facevo sempre nei momenti di questo genere.

"Rallenta..." la mano di Sissie si posò sul mio braccio mentre masticavo con fatica tutto quello che avevo in bocca.
"Claire non-" la fermai subito non volendo che tirasse fuori cose del passato, che sarebbero dovute rimanere tali.

"Ho solo fame." Dico tra un boccone e l'altro, guardando ogni tanto dietro di me aspettando che la sua figura ri-entrasse in quella stanza.

"Vedi di tranquillizzarti ok? Non dovresti mangiare con il nervoso." Continuò Sissie "ho detto che sto bene." Risposi forse con troppa acidità, facendole ritirare il collo.
"Scusami." Sbuffai scuotendo la testa in segno di negazione.

La ragazza mi sorrise, continuando a mangiare il suo panino.

Per tutta la sera rimanemmo a quel tavolo, senza più rivedere il riccio. Neanche un messaggio o una chiamata, neanche per avvisare.
Continuavo a giocare con il mio coltello, picchiettandolo sulla tavola.

"Io vado, buon proseguimento." Mi alzai dalla tavola, fingendo un sorriso, per poi uscire da lì senza guardarmi indietro.
Forse ero stata un po' maleducata, ma non avevo voglia di comportarmi come se non fosse successo niente.

Mi ritrovai, poco dopo, nel retro del giardino, dove venivo a fare gli allenamenti con l'arco.
Presi il primo arco che mi si presentò davanti ed incominciai a scagliare qualche freccia sul miro davanti a me.

"Allora non sono l'unico." Sobbalzai, presa alla sprovvista.
"A venire qui la sera, intendo." Un ragazzo alto e dai capelli scuri, a me sconosciuto, si avvicinò alla mia figura con un sorrisetto sul viso, con in mano il suo presunto arco.

"Posso?" Annuii spostandomi leggermente per potergli dare il mio posto.
In un attimo scagliò la freccia, facendo centro. Sbattei ripetutamente gli occhi incredula di quello che avevo appena visto.

"Mi chiamo Alec." Disse guardando sempre davanti a sé.
"Claire." Risposi prendendo nuovamente il mio arco in mano. Per poi postarlo al suo posto.

Holmes ChapelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora