Capitolo 57

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Mi chiamo Holmes Chapel__Wattpad.
In questa pagina vi aggiornerò su tutto🦋

SISSIE'S POV
Era già da venti minuti che io ed i ragazzi stavamo aspettando Claire e Harry, nell'ufficio di Clayton.
Ma di loro due ancora nessuna traccia.

Sospirai, attirando l'attenzione di Rylee e appoggiando i gomiti sulle gambe.
"Staranno sicuramente arrivando, abbi un po' di pazienza." Sbuffai annuendo alle sue parole, di pazienza ne avevo sempre avuta poca.

Il rumore della porta spalancarsi ci fece voltare tutti e mormorai sollevata alla visione dei due ragazzi, completamente bagnati a causa della pioggia.

Mi alzai lentamente, raggiungendo la mia amica che aveva ancora il fiato corto.
Le mostrai la collana.

La sua figura si irrigidì subito, mentre gli occhi sembravano essersi persi da quello visione, spalancati e leggermente impauriti.
"Claire?" La richiamai, provando a far tornare la sua testa sulla terra ferma.
"Dove l'hai trovata?" Balbettò, non azzardandosi però a prenderla.

"Era sul tuo letto, sono entrati nella nostra stanza probabilmente per lasciarti questo." Spiegai.
"È di mia madre." Sussurrò, continuando a fissare il meraviglioso gioiello.

"E lo indossava nella tomba." Spalancai gli occhi, sentendo milioni di brividi di terrore spargersi per tutto il mio corpo.
Feci cadere la collana per terra, seguendola con lo sguardo fino a quando non si schiantò per terra, aprendosi e lasciando fuoriuscire della terra.

Come reazione, Claire, si tappò la bocca con la mano, arretrando leggermente.
I suoi occhi erano lucidi, pronti a far fuoriuscire una cascata di lacrime.

La mano di Harry prese quella collana, mentre l'altra si poggiò sul fianco delle sua ragazza. Accarezzandola delicatamente.

Le sussurrò qualcosa all'orecchio, per poi fare un cenno ai ragazzi ed uscire da quella stanza.
Clayton entrò proprio in quel momento e, dopo averli raccontato l'accaduto, fu il suo turno di parlare.

CLAIRE'S POV
Quella collana era attorno al collo di mia madre.
Il suo corpo senza vita aveva addosso quella preziosissima collana che giaceva nella tomba da quasi 15 anni.

E adesso era nelle mani del mio ragazzo, che era accanto a me.
Ci eravamo spostati nella sua stanza, a differenza del mio corpo che appena misi piede nella camera non si mosse mai dal suo letto, continuando a guardare un punto fisso,ma non ben preciso, del muro bianco posto davanti a me.

La figura di Harry, che si abbassò davanti al mio corpo, mi fece distogliere la visuale dalla parete ormai monotona.
La sua mano accarezzò delicatamente la mia guancia.

A quel tocco non riuscii a resistere. Mi feci trasportare dalle lacrime e dal dolore che provavo ormai da fin troppo tempo e che continuava a perseguitarmi ogni giorno...sempre di più.

La sua mano si spostò dietro al mio collo, facendo di conseguenza avvicinare la mia faccia alla sua.
Il suo naso ed il mio erano appoggiato l'un l'altro, mentre tenevo gli occhi chiusi.
"Aprili." Disse, continuando ad accarezzare la parte bassa del mio collo.

Feci come mi disse, anche se vedevo tutto sfocato per colpa delle troppe lacrime.
"Hanno toccato mio madre con le loro luride mani." E anche se la mia voce era fioca e rotta dal pianto, si poteva comunque sentire la rabbia che giaceva in quelle parole.

Mi staccai da lui, asciugandomi immediatamente le lacrime.
"Non avrebbero dovuto farlo."

"Claire adesso sei arrabb-"
"Oh non sono arrabbiata, sono incazzata nera." Sbracciai, alzando di poco la voce.

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