Un altro fulmine squarciò il cielo ormai colmo di densi nuvoloni grigi e Clary rimase per un attimo senza fiato, rivedendo nella sua mente l'immagine di quella fiamma azzurra che brillava nel vento. Inspirò bruscamente, cercando di calmare il suo selvaggio battito cardiaco, e riaprì gli occhi. La folla di Shadowhunters davanti a lei si era compattata in un unica fila, ed ora riusciva a scorgere sui volti di molti quegli occhi neri, che non li appartenevano. Era come fissare tanti esseri, perché quello era quello che erano. Esseri, non persone.
"Sbrigatevi." La voce di Sebastian risuonò come un tuono nel vento. Suo fratello stava in piedi davanti al suo esercito, come un condottiero prima di una battaglia. Quando tutti quegli sguardi neri furono puntati su di lui, proseguì. "Stanotte verremo messi alla prova. Stanotte mostreremo al Conclave di che cosa siamo capaci. Stanotte ci riprenderemo ciò che ci spetta." Le grida che Clary si sarebbe aspettata non arrivarono. L'unico cenno che fecero gli Shadowhunters oscuri fu la smorfia spietata che si fece largo sulle loro facce buie. "Quando il nemico attaccherà ci troverà pronti." Sebastian si girò, dando le spalle al suo esercito, per avvicinarsi a lei. Era suo fratello, eppure non gli assomigliava per niente, pensò la ragazza, osservandolo.
"Questa notte faremo la storia, sorellina" un sorriso arrogante e tagliente comparì sul viso di Sebastian. Era a pochi passi di distanza da lei. "I vincitori fanno la storia." lo corresse. Lui sbuffò leggermente. Aveva un andatura sicura, spavalda. "E noi lo saremo." Con un ultima falcata la raggiunse e chinandosi su di lei, la baciò, senza darle il tempo di ribattere. Ma non fu un bacio normale. No. Quel bacio era un misto di elettricità statica, fuoco e magia. "Come fai ad esserne così sicuro?" domandò, senza fiato. Ancora inebriata dal suo sapore sulle labbra e dal suo profumo sulla pelle, cercò di liberarsi dal suo abbraccio, ma lui la strinse ancor di più, togliendole quasi il respiro. "Perché siamo imbattibili, insieme." le sussurrò, con voce roca.
I capelli di Sebastian brillarono sferzati dal vento, quando un fulmine azzurro rischiarò il cielo in tempesta. E un riflesso sulla collina più vicina, abbagliò Clary da lontano. La ragazza strizzò gli occhi nella semi oscurità, sentendo la runa della visione notturna bruciarle sulla schiena, e in una frazione di secondo scorse qualcosa. "Sebastian." Il suo grido era disperato. Il ragazzo si girò, sorpreso, fissando la morte dritta negli occhi.
Tutto avvenne in un attimo. La freccia che volava fendendo l'aria, proseguendo la sua traiettoria verso Sebastian, gli occhi del ragazzo spalancarsi, e uno degli Shadowhunters oscuri mettersi in mezzo e cadere a terra. Quando vide il corpo dell'uomo in rosso a terra con la freccia impiantata nel petto, Clary inspirò per la prima volta, dopo quella che le era parsa un eternità. Corse verso il fratello e i suoi occhi verdi lo ispezionarono frenetici e preoccupati. "Credevo... Ho pensato..." Sebastian la interruppe subito "Sto bene. Ma siamo sotto attacco" e dicendolo le mise una spada angelica in mano. "Tienti pronta a combattere." Il suo sguardo non era impaurito, non era quello di una persona che aveva appena rischiato di veder scivolare via il resto della propria vita. Era sicuro, determinato, incontrastabile. E questo diede sicurezza anche a lei. Impugnò la spada angelica, sentendo la familiare sensazione di eccitazione e lucidità e l'adrenalina scorrerle nelle vene. "Sono sempre stata pronta."
E d'un tratto, come comparsi dal nulla, sulla collina di fronte a loro spuntarono centinaia di Shadowhunters e una dozzina di lupi mannari. I loro agghiaccianti ululati e le ringhia giunsero trasportati dal vento fino a lei. E dopo un attimo di attesa, dove niente intorno a loro sembrò turbare quello strano equilibrio, si riversarono tutti giù per la collina erbosa, come una valanga nera pronta a travolgerli. Gli Shadwhunters oscuri impugnarono le loro spade, che emanavano uno strano bagliore nero, preparandosi per lo scontro, mentre Clary e Sebastian brandirono Eosforos e Fosforos. Clary lanciò un sguardo al fratello, anche lui come lei, aveva i nervi tesi come corde di violino, l'adrenalina che gli scorreva come sangue nelle vene, ma al contempo anche qualcosa in più. C'era una voglia spietata di uccidere, un desiderio di sangue e distruzione in lui che lei non condivideva.
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Le Stelle del Mattino (Clabastian)
Fanfiction"Tu a chi appartieni?"gli chiese Clary ridacchiando. "Io appartengo a te, come tu appartieni a me, Clarissa." Lui le si avvicinò. Clary riusciva a sentire il suo respiro sul viso, il calore del suo corpo contro il suo, il suo cuore battere contro la...