Non sottomettersi mai

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Una pianura erbosa si presentò davanti agli occhi di Clary al loro arrivo. Nascoste dalle colline circostanti al centro della landa desolata si ergevano lastre di roccia massicce, che si stagliavano contro al cielo grigio dell'Irlanda. Molto simile a Stonehenge, anche in quel luogo aleggiava una sorta di magia, qualcosa di inspiegabile ed oscuro si percepiva nell'aria. E osservando meglio la ragazza riuscì a scorgere degli uomini sparsi attorno alle pietre. Erano più o meno cinquanta e portavano le tenute dello stesso colore di Sebastian. Il suo esercito.

Wayfarer discese la collina al galoppo, facendo impiantare le unghie di Clary nella pelle della sella, quando si fermò a pochi metri dal sito. Sebastian smontò con un agile balzo dall'animale, atterrando sul terreno erboso. Clary ancora in groppa al cavallo, vide i seguaci del fratello osservarla incuriositi. E i loro sguardi inquietanti le fecero raggelare il sangue nelle vene, tanto che non si accorse, quando le mani del ragazzo si posarono sui suoi fianchi per sollevarla e appoggiarla a terra. "Stammi vicino." le ordinò Sebastian a bassa voce, affinché nessun altro lo sentisse. Lei annuì, afferrandogli la manica della giacca, mentre le stava per voltare le spalle. Clary non seppe il perché, ma le sue dita corsero automaticamente verso di lui. Sebastian la guardò, con uno sguardo spietato, che gli aveva visto fare in poche occasioni. 

"Shadowhunters" esordì, posizionandosi su una lastra rocciosa rialzata, ed ammirando il piccolo esercito ai suoi piedi. "Oggi siete venuti qui per un motivo." La sua voce forte ed impetuosa veniva trasportata dal vento. "Tutto quello in cui credevate vi ha deluso. Il Conclave vi ha tradito. L'Angelo vi ha abbandonato." Le facce degli uomini raccolti di fronte a loro erano tetre, cupe, piene di rabbia e risentimento. Erano le facce di uomini pronti a tutto. "Io sono qui per darvi un altra possibilità. Sono qui per rendervi ciò che vi spetta di diritto. Gloria, potere, ammirazione. Da secoli proteggiamo questo mondo, senza ottenere nulla in cambio. Da secoli siamo costretti a nasconderci, senza poter rivelare la verità. Ebbene oggi questo cambierà. Oggi daremo inizio ad una nuova era." Gli occhi di Sebastian si posarono su ognuno degli Shadowhunters presenti, mandando lampi e saette. "Credete in me, e vi guiderò alla vittoria. Credete nella mia causa, e vi renderò immortali." A quelle parole si sentirono grida esultanti e acclamazioni, gli uomini si riunirono eccitati intorno a Sebastian.

E lui proseguì: "Il Conclave ci ha già combattuti in passato e con mio padre siete stati sconfitti.  Ma nulla é perduto. La volontà indomabile, il disegno della vendetta, l'odio immortale e il coraggio di non sottomettersi mai, di non cedere: Che altro significa non essere sconfitti?" Il vento sferzava i capelli bianchi di Sebastian in tutte le direzioni. La tenuta rosso sangue, che sembrava essergli stata cucita addosso, lo rendeva maestoso ed inarrivabile. Lo sguardo nei suoi occhi era pieno di fascino, ma intriso di oscurità. "Stanotte evocheremo Lilith. A quel punto nessuno oserà più mettersi fra di noi e la vittoria." Sorrisi spietati comparvero sui volti degli uomini in rosso e Clary non riuscì a fare a meno di pensare a quanto tutto quello fosse sbagliato. Sebastian si girò verso di lei, facendole un cenno con la mano. Clary prese un respiro profondo e poi fece un passo avanti, con le ginocchia tremanti. Suo fratello le afferrò la mano, intrecciando le sue dita alle sue. "Questa é mia sorella. Clarissa Morgenstern." E così Clary rimase lì in piedi, simile ad un fascio di nervi, mentre la folla davanti a loro veniva percorsa da mormorii e sussurri. D'un tratto una frase squarciò il silenzio, che si era creato: "Lei é la figlia degli angeli." Un altra voce si intromise. "Ci tradirà." Mentre sempre più persone si univano al coro. "Non ci possiamo fidare." "é una spia." "Non è una di noi."

La vena sul collo di Sebastian cominciò a pulsare, mentre il suo viso si contorse in una smorfia di rabbia. "Come osate parlare in questo modo di mia sorella?" lo sentì gridare Clary. "Chiunque abbia qualcosa da dire lo faccia ora" Sebastian fece un passo avanti, posando il suo sguardo nero ed infuriato su ognuno dei presenti. La sua postura minacciosa, con tutti i muscoli in tensione, pronto per balzare da un momento all'altro. La tensione aleggiava palpabile nell'aria. "Altrimenti vi suggerisco vivamente di inchinarvi davanti alla vostra regina."

Le Stelle del Mattino  (Clabastian)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora