Capitolo 17.

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Un'unica anima.

Scintille rosse e bianche slittavano all'interno della stanza, in un vero e proprio scontro.

Hermione e Draco abilmente e scaltramente riuscivano a proteggersi da quei lampi, che con rabbia e ferocia, li sfioravano sempre più.

- Stupeficium! - un ulteriore incantesimo da parte di Hermione riuscì a schiantare uno degli auror, facendolo finire addosso all'armadio della stanza.

Rimanevano gli altri quattro e la situazione era sul punto di peggiorare ancora di più.

- Oppongono troppa resistenza, siamo costretti a farlo!

Hermione, nonostante la polvere e il fumo, i quali inesorabilmente finirono per annebbiare l'intera camera, riuscì a riconoscere la voce di Dawlish, ovvero, colui che completava l'addestramento degli auror cadetti.

"Hanno intenzione di utilizzare l'anatema che uccide."

- Malfoy!! Stai giù!!

Draco si girò di scatto verso la Grifona, la quale si scagliò letteralmente addosso a lui, facendoli finire ambedue per terra.

Nel frattempo, un lampo verde come se stessero vivendo l'intera situazione al rallentatore, volò sopra le loro teste, sfiorando i loro capelli.

- Ehi fermati! Quella voce.....

La nebbia si dissolse quasi del tutto dopo l'ultimo incantesimo e gli occhi sconvolti di Dawlish si posarono sulle due figure a terra.

- Accio libro! - Era stata Hermione a pronunciare l'incantesimo di appello, la quale prese al volo il testo antico.
Successivamente volse lo sguardo verso il maestro del suo ragazzo.
Riuscì, anche se per pochi secondi, a soffermarsi sul suo viso e subito notò la sua espressione.
Rancore, indignazione..sorpresa, il suo frasario poteva riassumersi con questi tre aggettivi, i quali con finta e serafica quiete, si prestavano a manifestarsi sul suo volto.

Ne era sicura, l'uomo l'aveva riconosciuta.

Hermione posizionata addosso a Draco, abbassò lo sguardo verso di lui con fare incerto, assicurandosi che esso stesse bene.

Sul suo corpo poté notare qualche lieve graffio, niente di irreparabile, fisicamente sembrava stesse in salute.
Ma quando si soffermò sui suoi occhi, poté benissimo ritirare quella sua banale e veloce affermazione.

Aveva paura, la paura lo stava logorando dall'interno, tanto che ormai il panico si era impossessato del suo corpo costringendolo a rimanere immobile, privo di forze, riducendolo ad uno straccio inerme.

- Presto Draco! Dammi la mano! -
gli urli di Hermione, lo fecero sussultare e tremolante porse il suo palmo verso quello della riccia, obbedendo così a quel suo ordine quasi supplicato, che con una nota di violenza, l'aveva letteralmente svegliato da quel suo momento di terrore.

- Vogliono scappare!

- Fermateli!

Ormai le voci erano poco chiare, ormai si stavano smaterializzando, ormai nessuno li avrebbe più fermati.

- Diffindo!

*****

Quando Hermione aprì gli occhi, strinse ancora di più la mano di Draco.
Riuscì a percepire oltre le gocce d'acqua, le quali prepotentemente le bagnavano il viso, uno strano liquido caldo, scivolargli lungo l'intera mano.

Redemptio || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora