Lo sbaglio.
Draco dovette appoggiarsi alle mura della camera per tenersi in piedi, impedendo, così, alle sue gambe di scivolare di sotto, dove vi era il pavimento gelido della stanza.Per l'ennesima volta, aveva fallito.
La Grifona lo aveva abbandonato, allontanato e minacciato.
L'ormai compiuto sbaglio divenne nel giro di poche ore, un'arma a doppio taglio e ben presto la serpe si iniziò a rendere conto delle conseguenze che avrebbe avuto, per via di quelle sue gesta.Era riuscito, ad allontanare la sua unica possibilità di redimersi da quella situazione.
Si sentì uno sciocco ad averla lasciata andare, convinto del fatto che se prima c'era una qualche speranza di ricevere aiuto, adesso era svanita, così come quell'odore di gelsomino che pian piano stava per dissolversi nell'aria.
"Non tornerà più."
Pensiero amaro, crudele e purtroppo per lui reale.
Draco si mise seduto sul letto, ripensando allo sguardo ricco di paure che la Grifona aveva avuto per tutto quel tempo.
"Ha avuto paura di me."
Quello sguardo spaventato, il quale, almeno per quel giorno avrebbe fatto fatica a dimenticare, ne era la prova.
Altrettanto difficilmente sarebbe riuscito a scordarsi delle sue parole, che limpide come un velo d'acqua, ancora riecheggiavano nella sua mente.
"Tu sai il motivo, sai il perché ti trovi qui, le tue scelte, la strada che hai compiuto fino ad adesso, ti hanno portato a essere quello che tu, sei ora."
Per quanto fosse difficile da ammettere, in parte aveva ragione.
Però una parte di lui, quella più fragile e debole, lo spinse a non credere del tutto a quelle parole, la Granger aveva parlato di scelte, mentre lui non ne aveva mai avute.
Il direttore d'orchestra che da sempre aveva arbitrato la sua vita era suo padre.
Lucius Abraxas Malfoy fin dalla tenera età del figlio, si era sempre premunito di possedere la sua vita.
Da sempre, perseverava nel ricordare a Draco cosa volesse dire il nome Malfoy e cosa sarebbe dovuto essere agli occhi degli altri.
Le sue parole risuonavano ancora nella sua testa, come la più erronea e melodiosa armonia, la quale con amarezza ancora ricordava."I Malfoy, hanno il potere, devi incutere timore alle persone, non devi mostrare le tue debolezze, non devi mischiarti con gentaglia impura, Draco pensa sempre e solo ai tuoi interessi, sfrutta le persone se è necessario, loro sono i tuoi burattini e tu sei il loro burattinaio."
Quelle frasi lo avevano formato, o meglio lo avevano reso quello che lui, ora era.
In fondo forse un po' lo aveva capito, quel modo di ragionare, di individuare le persone, non era del tutto giusto.
Una prova di ciò che aveva appena pensato, gli si proiettò nella mente.Quel ricordo, ormai lontano dai suoi pensieri, ma allo stesso tempo così vicino e vivido, lo riportò a rivivere le torture della Granger.
Con grande curiosità, forse troppa a giudicare dall'orrore di quella scena, quel giorno, si mise a osservare il suo sangue, constatando che non era diverso dal suo, come in realtà il padre gli aveva sempre fatto credere.O almeno così gli parve di vedere.
Nella casata dei serpeverde le bugie erano all'ordine del giorno, così come all'interno della sua famiglia, ma perché mentire su una cosa tanto importante?
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Redemptio || Dramione
Fiksi Penggemar"Il mondo non è diviso in persone buone e mangiamorte! Tutti abbiamo sia luce che oscurità dentro di noi. Ciò che conta.. è da che parte scegliamo di agire." [Sirius Black.] Redemptio. Una Dramione ambientata due anni dopo la guerra, dove non vi è i...