Capitolo 23.

1.4K 87 37
                                    

Oblivion.

Quando Hermione quella mattina aprì le palpebre, riconobbe immediatamente quel tenero torpore avvolgerle l'intera corporatura.

Era caldo, respirava, ne udiva i battiti pacati.

Era un corpo, incastrato perfettamente al suo.

Ron, l'abbracciava sempre durante la notte, ma la mattina, puntualmente lo ritrovava girato di spalle, avvinghiato ad un anonimo cuscino di piume.

Trovò strano quindi, sentire ancora le sue mani sui suoi fianchi.

Forse a lui era mancata.

Ne fu felice, sorrise, chiuse gli occhi e cominciò ad accarezzargli il volto.

Lo fece con serenità, muovendo la mano con moderati giri sulla sua guancia.
Sentì la sua peluria sul volto, pizzicarle il palmo.

Da quando era cresciuta così tanto?

Le dita andarono alla ricerca smaniosa delle sue labbra.
Le sfiorò appena, ma le bastò per captarne la morbidezza.
Non erano troppo carnose, ma neanche sottili, il labbro inferiore era appena più rigonfio di quello superiore e questo riusciva a conferirle un aspetto invitante.

Troppo invitante, da quando le sue labbra la rendevano così agitata?

Iniziò a toccargli il naso: era delicato, con la punta rotonda che virava leggermente verso sù.

Ma quel piccolo dettaglio, la lasciò basita e le bastò poco per arrivare ad una sola conclusione:

Non era il naso di Ron.

Ma se non era il suo naso, a chi appartenevano quelle labbra, quel calore e quella sottile barba?

Ad un certo punto, sentì un lamento, un borbottio di dissenso e quella voce se pur a stenti impercettibile, riuscì a farla ritornare nella realtà.

Quello affianco a lei non poteva essere Ron, perché oramai lui era lontano.

Mentre vicino a lei, vi era Draco.

Lo capì subito quando allontanò la mano, ed aprì gli occhi.
Lo sgomento di Hermione, le si poteva leggere sul suo tenero viso.

Perché Draco la stava abbracciando?

Abbassò incerta lo sguardo sul suo corpo ed ebbe la conferma di una mano poggiata sui suoi fianchi.

"La sua mano."

Cercò di ignorare i continui battiti del suo cuore, ma vani erano i suoi persistenti sforzi.

Non le dava pace, il suo cuore, la stava tormentando, come poche volte nella sua vita aveva fatto.

Lo trovò strano, ma anche ingiusto.

Draco non meritava che il suo cuore battesse così tanto per lui.

"Mezzosangue."

Il ricordo funesto, datogli dal suo carnefice, la fece svegliare del tutto.

Lesta e taciturna, cominciò ad avviare il suo piano per uscire da quella scomoda -se pur magnifica- situazione:

Cominciò indietreggiando con il corpo, in direzione della parte opposta a Draco.
Lo fece con cautela, lentamente, e ogni qual volta posava gli occhi su di lui, si rincuorava del suo essere totalmente addormentato.
La prima vittoria fu quando, finalmente la mano del biondo cadde a peso morto sul materasso e come una reazione a catena, il fianco di Hermione riuscì ad ottenere la sua libertà.
La seconda fu quando, sempre dettata da un rigoroso silenzio, si mise seduta, ed ebbe la possibilità di poggiare i suoi piedi a terra.

Redemptio || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora