Capitolo 1

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"Hai presente quando ti metti in fissa per qualcosa? Ecco è successo a me... E ora ti spiego qual era la mia fissa e soprattutto come l'ho raggiunta..."

*la lettera finisce qui*

...Woah, woah, woah aspetta un attimo... Cavolo così non si capisce nulla...
Facciamo così: torniamo indietro di un anno e mezzo... almeno capirete qualcosa!

*****

Ore 7:45. Mi sveglio. Fisso il soffitto per qualche secondo, poi guardo la sveglia: oh... CAVOLO! È il primo giorno di scuola e gia sono in ritardo, grandioso!

Scendo per le scale in fretta e faccio colazione. Mamma mia che sonno! A malapena riesco a tenere gli occhi aperti, mentre verso i cereali nella ciotola.
Oh giusto, sono Lucia Hopkins ho 17 anni e... sono in ritardo!
Afferro i miei vestiti che sono sul divano (perchè sono lì?!) e vado a vestirmi. Indosso una felpa nera, con un jeans strappato e stivaletti neri. Faccio la coda, prendo il mio zaino ed esco velocemente. Solo dopo alcuni secondi mi rendo conto di non aver salutato mia madre... Torno indietro e le do un bacio sulla guancia.

Mamma: Buongiorno amore, fai la brava a scuola!

Uscii di corsa, correndo alla fermata del bus. Stranamente arrivò in orario. Di solito ci mette 15 minuti per arrivare...
Si aprono le porte. Ed ecco Rich (così c'era scritto sul cartellino  sulla camicia), il conducente del bus, che con un sorriso mi dice:

Conducente: Ma buongiorno, tu sei nuova, eh? Come sono andate le vacanze? È gia finita l'estate, vero?
E scoppiò a ridere.

Mi limitai a fare un sorrisetto forzato, sono passati venti secondi e giá mi tempesta di domande...
Mi siedo alla penultima fila a sinistra, vicino al finestrino.
Dato che ci vogliono 30 minuti per arrivare, racconto un po' chi sono.

Come ho giá detto, sono Lucia Hopkins ho 17 anni e sono italo-americana. Mia madre è nata a Napoli e invece mio padre è di Los Angeles. Ma io vivo qui a Los Angeles in California, la mia cittá Natale. Ci trasferiamo ogni 2 anni in diversi Paesi, per il lavoro di mio padre che fa il pilota di aerei. Non lo vedo sempre, ma gli voglio molto bene. Ho un fratello che si chiama Micheal, è più grande di me di 2 anni. Sono qui a Los Angeles giá da qualche settimana, ma credo che non passerò poi tanto tempo qui...

Comunque sono stata in tantissimi paesi eppure, parlo solo un po' di Inglese e Francese, ma solo le basi.

Purtroppo non ho amici e questo mi rende triste. Ma mi piace molto viaggiare e scrivere poesie, il che aumenta la mia creativitá e la mia passione di recitare.

Il mio idolo in assoluto è Maluma, un cantante colombiano le cui canzoni sono sempre piene di ritmo e allegria... Caliente!

La mia serie preferita è Henry Danger. Parla di un ragazzo normale di nome Henry Hart che vive a Swellwiew e poi diventa l'assistente di Capitan Man, il supereroe della cittá. Amo l'attore principale Jace Norman (Henry Hart) è molto simpatico e molto dolce.
E mi piacerebbe tanto incontrarlo... ma ritorniamo a noi.
Sono arrivata a scuola: la Parker High School. È una scuola enorme!

Appena arrivo, chiedo ad una ragazza dove si trovi la mia aula, la 302. Finalmente la trovo. La porta era gia aperta. La prof seduta mi guarda, le spunta un sorriso e dice:

Prof: Oh bene arrivata! Ragazzi... *rivolgendosi alla classe* Questa è la vostra nuova compagna di classe. Si chiama Lucia Hopkins e viene dall'Italia.

Prof: Forza cara, siediti vicino a qualcuno.
Si rivolse a me in tono gentile.

Non risposi, ero troppo in imbarazzo! Mi capita sempre...

Prof: E va bene. Chi vuole essere il suo compagno di banco?

Ci fu un attimo di silenzio.
Quando all'improvviso un ragazzo alzò la mano e con un tono felice disse:

Ragazzo: Mrs Schown, si può sedere accanto a me?

Prof: Perfetto! Signorina Hopkins, si sieda pure vicino a Norman.

Purtroppo non l'avevo visto in faccia: c'era un ragazzo troppo alto davanti a lui...
Ma aspetta un attimo... Norman?! Nah, impossibile!

Dopo un po vado a sedermi al mio posto. Avevo la testa bassa per il troppo sonno e non riuscii a vedere in faccia nessuno. Nemmeno il mio compagno di banco. La prof decise che per tutta l'ora potevamo fare quello che volevamo. Così aprii il mio libro delle poesie. E ne lessi qualcuna.

D'un tratto il mio compagno di banco disse:

Ragazzo: Ciao, mi chiamo... (non continuò la frase, perchè gli arrivò un messaggio) Alzai lo sguardo verso di lui... Stava per venirmi un colpo... non ci potevo credere...

Fine Capitolo 1

Ciao ragazzi, spero che questo inizio vi sia piaciuto. E che dire, ci vediamo domani con un nuovo capitolo! Baci❤

- Ninea_Love05

Don't leave me alone/Jace Norman's fanfiction [Completata/in Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora