Capitolo 29 (Jace)

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La settimana scorsa abbiamo fatto la nostra esibizione a scuola. Abbiamo spaccato! Siamo arrivati terzi. Siamo contenti comunque perché sappiamo che abbiamo dato il massimo. Adesso sono con mia madre e i miei fratelli sul divano, guardando un film natalizio. Il mio cellulare di colpo vibra. Lo prendo e vado a rispondere, è un messaggio di Lucy. Il mio cuore batte all'impazzata. 

Lucy: Hey...

io: hey, che hai?

Lucy: Dovrei parlarti, mi stavo chiedendo se ti andava di fare un giro da qualche parte. Ti andrebbe?

...oh cavolo. Oh, cavolo. Oh, cavolo! Lucy mi ha chiesto di uscire con lei?! E adesso che le dico?! ...con calma Jace, con calma... tu sei libero e Lucy ti ha chiesto di uscire. Digli che va bene.

io: va bene!

Lucy: Ok, ci vediamo fra mezz'ora al nascondiglio?

io: Certo!

Lucy: A dopo :)

(Lucy era attivo/a 1 min fa)

********

Sono passati 30 minuti e Lucy non si vede. L'ho chiamata 3 volte e non mi ha risposto, sto iniziando a preoccuparmi. E se avesse fatto una stupidaggine? O se semplicemente avesse avuto un contrattempo? Aspetterò solo altri 5 minuti e poi me ne andrò. E se fosse in ritardo semplicemente e mi vedesse andare via? UFFA NON CI CAPISCO NULLA!!! ok... inspira... ed espira... calmati. Siediti sotto la quercia e rilassati.
Dopo qualche minuto arrivò lei, era stupenda. Era un po' perplessa. Si sedette e non parlò, rimase in silenzio a giocherellare con i capelli. Non mi aveva nemmeno salutato, che strano...

Lucy: Jace... mi sento in dovere di dirti qualcosa...

Io: Parla.

Lucy: Ti avevo raccontato della mia passione del recitare. In questi giorni ho visto un annuncio, in cui facevano dei provini per una serie TV.

Io: E...?

Lucy: Mi interessava, ho mandato un video e uno schedario da completare.

Si bloccò di colpo. Sembrava avesse un nodo in gola. Le presi la mano e lei mi guardò. La strinsi forte.

Io: Qualsiasi cosa tu mi dirai, io ti starò accanto.

Prese coraggio e parlò.

Lucy: Mi hanno presa!
Disse euforica.

Io: Wow! Sul serio?
Dissi felice e la abbracciai.

Lucy: Ma...

Io: Ma?

Lucy: Mi trasferirò a New York.

Sentii la gola stringersi e il mio fiato farsi più pesante. Si trasferirà... ci sono volute solo 5 parole, per demolirmi dentro e fuori.

Lucy: Jace, tutto ok?
Mi diede una scrollata.

Io annuii soltanto. Mi sentivo uno schifo. La... la perderò. Proprio ora che mi stavo innamorando di lei. Mi alzai in piedi e mi misi a camminnare avanti e indietro per il nervosismo.

Lucy: Non sei contento vero?
Dice con lo sguardo perso.

Io: No, che non sono contento.

Lucy: Almeno fingi di esserlo.
Dice scocciata incrociando le braccia al petto.

Io: Come potrei?!
Dico alzando un po' il tono della voce.

Lucy: Dico soltanto che almeno potresti congratularti con me.

Io: Cioè, ma... io... tu... e poi... Ah, lascia perdere.

Ma che mi prende? Ora balbetto?

Lucy: MA CHE HAI? PERCHÈ SEI COSÌ?!
Alza la voce e io rimango in silenzio. Stiamo rovinando il silenzio e la tranquillitá di questo posto.

Io: Ma tu ci hai pensato a me? A te. A NOI. Ci hai pensato mai?

Lucy: Certo.

Io: A me sembra di no. Insomma sei così felice. Allora, forza. Sali su quell'aereo. E NON PARLARMI, VEDERMI E SENTIRMI PIÙ. CAPITO?
Dico sarcastico.

Lucy: PERCHÈ NON VUOI CHE IO VADA A NEW YORK?!
Urla arrabbiata.

Io: PERCHÈ HO PAURA DI PERDERTI.
Urlo con lo stesso tono. Lucy di colpo si calma e mi guarda negli occhi.

Io la guardo accigliato.
Mi incammino verso l'uscita di quel posto.

Io: Ci vediamo.
Dico senza nemmeno voltarmi.

Sono furioso. Arrabbiato. Triste. Confuso. Non lo so nemmeno io.
Sicuramente non voglio perderla. Ma facendo così l'ho persa. Per sempre. Ripenso a tutte le stupidaggini che ho pensato. Non sono innamorato di lei. Non più. È cambiato tutto. E per un cavolo di annuncio adesso lei se ne andrá. Guardiamo il lato positivo, almeno sto male adesso. Così quando se ne andrá non sentirò più nulla.
Wow! Che bel lato positivo.
Ma ora basta, basta sul serio. Sono fermo davanti a quel muro altissimo, tampestato di rampicanti. Stringo i pugni e li batto insieme contro il muro. Guardo in basso. La testa mi fa un male cane. Il nodo alla gola stringe sempre di più e la voglia di esplodere aumenta.
Non voglio lasciarla. Ma DEVO. Prima che lei lasci andare me quando mi saluterà dal finestrino
del suo aereo. La vedrò e capirò di non aver mai voluto qualcosa in vita mia. Non ho mai voluto qualcosa. In realtà quelli erano capricci adolescenziali. In tutta la mia vita ho solo voluto LEI. E solo ora l'ho capito. La mia vista comincia ad offuscarsi. Sento le mie lacrime scendere. Che strana sensazione...
Era dal giorno del divorzio che non piangevo. Il mio pianto inzia a diventare a singhiozzo. Ora voglio solo un suo abbraccio e non mi importa se la perderò. E se l'ho persa, questo sarà il mio ultimo abbraccio. Mi volto e comincio a correre come se non avessi mai corso in vita mia. Cado in ginocchio dinnanzi a Lucy che mi aveva giá visto. Chiudo gli occhi e lei corre da me. Appoggio la testa sul suo petto. L'abbraccio forte a me e incomincio a piangere. Lei mi accarezza i capelli.
La stringo forte in vita e lei stringe la mia testa a sè. Sento il suo cuore battere all'impazzata. "Scusami Lucy se ti ho fatto spaventare" continuavo a ripetermi. In quel posto ormai si sentiva solo il mio lamento. Il mio triste pianto per Lucy: la ragazza che amo.

Don't leave me alone/Jace Norman's fanfiction [Completata/in Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora