Capitolo 6

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Mi arrivò una notifica sul cellulare...

Mio padre stranito e sospettoso mi chiese:
Papá: Chi è?

Io: Non lo so, vedo dopo.
Mio padre continuava a guardarmi. Mi sentivo un po' a disagio a dire il vero; avere gli occhi addosso di mio padre non è assolutamente piacevole.
Dopo un po' si decise a parlare...

Papá: Ascolta c'è una cosa che dovrei dirti... è molto importante.
Vibrò il mio cellulare 4 volte.

Io: Vai continua.

Papá: Ecco...
Sentii la mia suoneria "Galway Girl di Ed Sheeran".
Mi girai verso il cellulare era Riele. Non risposi.

Suonò di nuovo.

Papá: Forza rispondi.

Io: Non credo sia importante.

Il cellulare continuava a suonare.

Papá: A me sembra di sì...
Io: Ok rispondo.
Salii le scale e andai in camera mia. Non volevo che papá ascoltasse la mia conversazione...

Risposi.

Io: Hey Riele!

Riele: Lucia vieni al parco vicino la scuola. Subito!

Io: Perchè?

Riele: ... Jace....

Io: Cosa è successo? *dissi preoccupata*

Riele: Vieni al parco subito e ti spiego.
Riele staccò il cellulare.

Ero molto preoccupata.
Scesi di corsa in salotto.

Io: Papá mi spiace, ma una mia amica mi ha detto di andare al parco mi deve dire qualcosa.

Papá: Va bene... non fa nulla. Te lo dirò stasera.

Io: Va bene. Ora vado mi aspetta.

Lo abbracciai.

Io: Ti voglio bene.

Papá: Anche io piccola. Forza ora vai.

Lo salutai e uscii di corsa.

Presi l'autobus. Ci misi 15 minuti per arrivare. Ero veramente in ansia. Cosa era successo? Cosa centrava Jace?
Basta Lucia! Non è il momento dei tuoi film mentali!

Arrivai all'entrata. Chiamai Riele.
Rispose subito.
Io: Riele dove sei?

Riele: Sto arrivando all'entrata.

Io: Ok fai presto.

Appena la vidi staccai la telefonata. Era completamente in ansia.

Io: Ciao Rie-
Riele: Forza seguimi!
Non obbiettai e la seguii.

Arrivammo ad uno spiazzale dove c'erano le panchine.
Riele si addentrò in dei cespugli e la seguii.
Vidi un' ambulanza.
L'ansia cresceva sempre di più. Riele si avvicinava sempre di più all'ambulanza.

Riele si fermò a metá strada. Era come se fosse bloccata.

Riele: Ascoltami Lucia.

Io: Va tutto bene?

Riele: Jace... è svenuto...

Io:... cosa?! E tu come lo sai?!

Riele: Circa venti minuti fa sono passata qua e vidi Jace e Sean che discutevano. Mi nascosi. Di colpo Jace si mise una mano sulla fronte e si sedette su una panchina. Sembrava che respirasse a fatica. Andai verso di loro. Li salutai e quando Jace si alzò per salutarmi. Cadde in ginocchio per terra. E io corsi subito ad aiutarlo...

Don't leave me alone/Jace Norman's fanfiction [Completata/in Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora