Capitolo 11

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Uscimmo dalla sala e mi chiamó mio padre, mi disse che doveva dirmi qualcosa di importante.

Riele, Sean e Jace mi chiesero se potevano accompagnarmi. All'inizio non volevo poi però ho cambiato idea e mi hanno accompagnata.

Entrai in casa e mi ritrovai mio padre davanti.

Papá: Lucia siediti devo parlarti...

Solo quando mi deve dare brutte notizie mi chiama per nome. Mi sedetti accanto a lui.

Papá: Io fra 1 ora parto.

Rimasi a bocca aperta. Il mio cuore era in frantumi.
Aspetta! Quindi dovremo trasferirici? Ancora?!

Io: Ma dovevi rimanere fino a giovedì prossimo! Non puoi rifiutare!?

Papá: Purtroppo il mio collega che doveva sostituirmi, si è ammalato così devo partire fra 1 ora per Tokio...

Io: TOKIO?! Ma è lontanissimo da qui... e poi quando ci rivedremo?!

Papá: Fra circa 3-4 mesi...

Io: NO! NON VOGLIO CHE TU VADA VIA!

Lo abbracciai forte.

Papá: Lo so tesoro... ma devo partire, nessuno può sostituirmi...

Io: Non ci dovremmo trasferire, vero? *lo guardai tristemente*

Papá: ...No. Sta tranquilla.

Mio padre alzò le sopracciglia e quando lo fa vuol dire che stava mentendo.

Mi staccai da lui e corsi in camera mia.

Sbattei la porta alle mie spalle.
Perfetto! Ecco la ciliegina sulla torta, ci ritrasferiamo. Ancora...
Odio questa cittá! Odio la mia vita! ODIO TUTTI...

Mi sentivo a pezzi e mi girava forte la testa.

~Jace pov's~

Accompagnammo Riele a casa, quando mi venne un'idea per rimediare con Lucia.

Io: Sean, chiama Lucia.

Sean: Perchè?

Io: Chiamala e basta.

~Lucia pov's~

Il mio telefono squillò, Sean mi stava chiamando.

Chiamata in arrivo da Sean

Io: Pronto, Sean.
Sean: Hey.
Io: Come mai mi hai chiamata?
Sean: Ehm... volevo sentirti...
Io: Ok.
Sean: Come stai?
Io: Bene...

~Jace pov's~

Suggerivo a Sean cosa dire a Lucia.

Sean: Come stai?
Lucia: Bene...

Sapevo che mentiva, lo sentivo dalla sua voce.

Io: Sta mentendo. *dissi sottovoce*

~Lucia pov's~

Sentii bisbigliare dal telefono.
Io: Sean sei da solo?
Sean: ... Si. Perchè?
Io: Ho sentito bisbigliare...
Sean: Ti sarai sbagliata. Comunque che mi racconti?
Io: Nulla di che...

Stavo esplodendo dentro in realtá... dovevo dire a qualcuno che stavo male.

Io: Sean... la veritá e che... sto male. Sembra che nulla mi vada bene...
Sean: Che succede?
Io: Tanto per iniziare, Jace mi ha trattato uno schifo e poi mio padre che era arrivato ieri, partirá fra meno di un'ora per Tokio e lo rivedrò fra 3-4 mesi.
Mi sento vuota.
Sean: Perchè non vuoi risolvere con Jace?
Io: Avrei milioni di motivi per non farlo...
Sean: Dimmene qualcuno.
Io: È un ragazzo strano, prima è gentile e poi si arrabbia pesantemente con me. Poi per quello che ha fatto sará difficile perdonarlo... non dimentico le cose. Ok, sono forse troppo sensibile ma è così che la penso...
Sean: Tutti hanno bisogno di una possibilitá.
Io: E io non la do facilemente, perchè penso che se potrebbe riaccadere sará solo colpa mia. Lo odio.

~Jace pov's~

Non credevo di averle fatto così male.

Sean: Jace voleva incontrarti domani a pranzo. Almeno parlagli.

Lucia: Non so se ci andrò... e se mi fará ancora male?

Sean: Non lo fará.

Lucia: Scusa Sean, il mio cellulare è scarico. Ci sentiamo domani.

Sean: A domani.

Chiamata terminata.

Sean: È tutto apposto?

Io: Non lo so... Sean vado a casa se no mia madre mi ammazza.

Sean: Ok. Ci vediamo domani.

Io: A domani.
Ci abbracciammo e io andai a casa mia. Pensavo a cosa sarebbe potuto succedere il giorno dopo...
Ero in ansia...

~Lucia pov's~

Spensi il cellulare e mi riaddormentai.
Il giorno dopo mi svegliai abbastanza presto e dopo poco mi ricordai di non aver salutato mio padre, prima che partisse.

Andai in cucina e vidi un post-it con su scritto:
"Ciao tesoro, sono andata a trovare tua zia Sara, starò da lei fino a Sabato. Lo so che oggi è Giovedì, ma non c'erano altri treni per domani. Ci vediamo sabato. Baci. -Mamma"

Sono sola a casa e l'unica voce che sento è quella del TG.

Vado sul bus e vedo Sean e Jace seduti all'ultima fila a sinistra.
Mi sedetti all'ultima fila a destra vicino al finestrino.

Misi le cuffiette e ascoltavo "Dust till dawn di Zayn Malik e Sia".
Adoro questa canzone mi fa sentire bene.
Sentii qualcuno che si sedette vicino a me, mi girai ed era Riele.
Mi limitai a sorriderle e guardai il finestrino con la musica nel cervello.

~Jace pov's~

Sentii Riele che mi chiamava.
Io: Che c'è Riele? *dissi annoiato*

Riele: Che cos'ha Lucia?

Io: Non lo so.
Mi girai e guardai il finestrino.

Riele non mi parlò più.

Le ore passarono velocemente.
Arrivò l'ora di pranzo ma non vidi Lucia. Le mandai un messaggio.

Io: Dove sei?

Dopo poco rispose.

Lucia: Sono nel cortile, ti aspetto.

Andai nel cortile e la vidi seduta sotto a una quercia imponente.
Mi avvicinai e mi sedetti sul prato accanto a lei.

Io: Mi dispiace davvero tanto. Sono stato un idiota. Mi sono arrabbiato per nulla. Mi perdoni?

~Lucia pov's~

Lui mi guardò negli occhi, gli sorrisi e lo abbracciai.

Io: Ti perdono.
Ci staccammo e ci mettemmo a mangiare i nostri pranzi.

Jace: Cosa c'è nel tuo panino?

Io: Tonno e maionese, il mio preferito! E nel tuo hot dog?

Jace: È un hot dog classico con del Ketchup e senape. Ne gradisce un pezzo Madame?

Io: No grazie messere.
Presi della maionese e gli sporcai il naso. Risi tanto.

Jace: All'attacco!
Prese il tubetto di ketchup e me lo spruzzò sul maglione. Non mi dispiaceva, perchè quel maglione non mi piaceva tanto. Lo levai e rimasi con una maglia a mezza manica color Salmone.

Parlammo di noi e dopo un po' misi delle canzoni, quando arrivò la mia canzone preferita "Dust till dawn".
Iniziai a cantarla e Jace...

Fine Capitolo 11

Ciao ragazzi spero vi sia piaciuto e noi ci rivediamo in un altro capitolo. Baci❤
-Ninea_Love05

Don't leave me alone/Jace Norman's fanfiction [Completata/in Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora