Capitolo 25~ Sì, sono stato io

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Min Yoongi
È lunedì e la situazione non sta ne migliorando ne peggiorando.
Sono passati sei giorni e devo dire che ho avuto una sorta di crollo: Alaska è una specie di roccia per me è adesso che è in ospedale sono ritornato il vecchio Yoongi, silenzioso e impassibile.
A scuola ovviamente non ho la compagna di banco e Lucy 'gentilmente' sì è offerta per occupare quel posto; le madonne che sono volate..
"Mi dispiace molto per Alaska, non pensavo fosse in ospedale. Che tragedia!"
"Come sai che è in ospedale?"
"Le informazioni girano in fretta, soprattutto se i prof avvisano i compagni della vittima; ad ogni modo spero si riprenda presto."
"Certo, molto gentile da parte tua.."
Chi la sopporta, mi viene voglia di attaccarle dei petardi al collo.
"Cosa stai insinuando?"
"Beh, sei stata te a minacciarla giusto? Avevi detto che ci sarebbero state gravi conseguenze, ed essere investiti da un'auto era una di queste!"
"Ti giuro che non sono stata io. Capisco che sono gelosa e l'avrei presa in giro, ma mai farla investire da un'auto. È pur sempre la mia ex migliore amica."
                                                                                                  🍔
"Bene, io non ci credo. Quella stupida troia ha detto esplicitamente che lo avrebbe fatto. Avrà ingaggiato qualcuno per fare il lavoro." Disse Michela.
Decisi di confrontarmi con i ragazzi perché non sto capendo nulla.
"Non infiammarti che a furia di urlare ieri avevi la febbre." Si preoccupò Tae.
"Io credo che non sia stata lei: è la risposta più ovvia, ma un po' d'animo deve averlo no?"
"No, Namjoon, no. Quella è una belva spietata. Avvelenerebbe anche i biscotti per dei bambini."
"Così non va.. proviamo a girare e chiedere qualcosa. Se magari qualcuno la odia -anche se non so come si faccia ad odiarla- o se hanno visto qualcuno guardarla male.. insomma qualcosa." Propose Jimin.

Girammo per tutta la scuola, tuttavia nessuno ha visto niente; ci fermammo davanti al mio armadietto, vicino a quello di Alaska e trovai una sua foto di quando divenne 'un sacco della spazzatura fashion'.
"Hei ragazzi venite qua."
"Che cos'è? Oh incredibile, adesso ci lasciano i bigliettini anonimi? Siamo Sherlock Holmes per caso?"
"Tranquillo Hobi, leggi dai."
Ascoltai Jungkook.

"Che bella che è, vero? È incredibile come un essere possa avere così tanta gentilezza, sincerità e fragilità, raro nella società di oggi. Vedi ho sempre desiderato averla al mio fianco, una ragazza piuttosto difficile: apparentemente sensibile come una bambola di porcellana, ma dentro forte e coraggiosa; ho sempre ammirato il suo carattere e la sua determinazione. Solo che non mi ha dato ciò che volevo e l'ho persa; credo che tu abbia capito chi sono.
Questo è un piccolo avvertimento, sarà di nuovo con me e credo che sia meglio che tu ti leva di torno; mi rendo conto di aver esagerato, ma non riesco a sopportare il fatto che lei non sia più con me.
Come diceva lei: 'Che gli Hunger Games abbiano inizio Yoongi'.
Anonimo"
"Chi diavolo è?"
Non risposi e mi precipitai da Lucy, so che lo conosce.
"Cosa cazzo è questo?!"
"Oh ciao Suga. Ehm.. un biglietto, ah no aspetta.. è davvero lui? Ah, non pensavo cadesse così in basso."
"Sai dove è?"
Se riesco a rintracciarlo posso prendere alcune prove e denunciarlo. È vero, sembro un detective.. patetico.
"So dove abita, ma dovrai fare qualcosa in cambio.."
"Sai che odio queste stronzate, dimmi dove è e facciamola finita."
"Io però non ci ricavo niente; devi baciarmi."
"Cosa?! Col cazzo, piuttosto chiedo ai barboni."
"Buona fortuna."
"Dovresti ascoltarla."
Mi voltai e trovai i ragazzi, a quanto pare hanno ascoltato tutto.
Non posso baciarla, tradirei Alaska ed è inaccettabile. Non ha molte persone nella sua vita, del resto come me, e non voglio perderla.
"Non posso."
Mi girai verso Lucy per mandarla a fanculo, ma prima che potessi aprire bocca mi baciò.
Che schifo, quella bocca che sa di cipolle, per non parlare del profumo orrendo che mi tappava le narici..
Cercai di staccarmi e dopo qualche minuto la spinsi letteralmente contro il muro.
"Cosa cazzo ti dice il cervello?!"
"Via Stardon 45"
                                                                                                     🍔
Bussai al campanello e mi aprì il sospettato.
"Ma buongiorno, a cosa devo questa piacevole visita?"
Gli sferrai un gancio destro sulla mascella e lo colpii tre volte, lo tenni fermo al pavimento.
"Ti rendi conto di quello che hai fatto?! Dici tanto di voler tornare con lei perché ti piace, la investi e ti giustifichi dicendo che sopporti l'idea di non averla con te?!"
Continuai a colpirlo.
"Vedo.. che hai letto.. la l-lettera."
"Sì coglione, l'ho letta. Per colpa tua Alaska sta per andare in coma e non la rivedrai per anni! Brutto idiota!"
Persi la ragione, continuai a colpirlo finché non sputò un dente, solo allora mi fermai.
"Sei stato tu?"
"Sì, sono stato io. Che farai? Mi denuncerai?"
Cosa ha nel cervello?
"Si stronzo, si. Si cazzo"
Gli diedi un calcio e lo lasciai lì in una pozza di sangue, dopo andai in ospedale. Adesso non ho tempo per lui, ho registrato tutto ovviamente, quindi posso denunciarlo quando voglio.

"Ciao Alaska. Oggi ne sono successe delle belle: a scuola Lucy si è sposata accanto a me, ma tranquilla ha detto solo che le dispiaceva il tuo essere in ospedale. Starai pensando che mente, e invece no. Ci sono altre due cose che ti devo dire, ma preferisco dirle quando sarai sveglia.
Laura, ci sono miglioramenti?"
"In questi giorno sta avendo alcuni spasmi, segno che ce la sta mettendo tutta per guarire, è una buona cosa. Scusa se lo dico, ma ho dovuto curare tante ragazze e ragazzi, e i fidantini/e... che rottura di scatole! Piangono, dicono che la proteggrano, solite sciocchezze. E vanno sempre tutte in coma.."
Risi, in fondo ha ragione.

Più tardi arrivarono anche i ragazzi.
"Jungkook oggi non c'è perché è con una certa Jenny." Disse Tae.
Conosco Kookie da quando aveva 15 anni e adesso ne ha 21, cavoli.
"Io vi informo che non starò qui fino a tardi perché devo fare la spesa. Un certo Namjoon, non so se lo conoscete, ha svuotato la dispensa."
"Scusa Seokjin.."

"Quindi mi stai dicendo che quel coglione.. AAAAAH!"
Michela uscì di sé e colpì un mobile, facendosi anche male.
"Perché lo ha fatto?! Non ha senso, non ha minimamente senso.. ah no, aspetta; ce lo ha."
"Cosa?!"
"Hobi, ragazzi vi spiego. Sin da piccolo soffriva di.. non so come si chiama, ma aveva la sensazione che tutti fossero contro di lui per questo molte volte aveva degli scatti d'ira molto violenti. Ora che è cresciuto la cosa è diminuita, ma se qualcuno prende ciò che gli 'appartiene' reagisce; perché come nella psicologia 'se un paziente non riesce ad ottenere ciò di cui è ossessionato, lo distrugge'. Lo so perché veniva al liceo con noi."
"Che brutta, brutta faccenda."
Stanno così le cose?
Senza farmi sentire sussurai ad Alaska: "Sta tranquilla, quando tutto questo finirà lo denunceremo. Si sta anche avvicinando Natale, anzi, è già il 20. Per Natale devi svegliarti angioletto."
Le diedi un bacio sulla guancia, le presi la mano e mi addormentai vicino a lei, con i ragazzi di sottofondo.
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CIAO GENTE BELLA! 🎇
Di sicuro anche voi avrete già capito chi è stato, ma voglio dire il nome solo quando si sveglierà Alaska.
Secondo voi, riusciranno a stare insieme? Oppure ci saranno altri guai?🍗
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.🍁
E niente..
Addio.

L'anima Nei Tuoi Occhi~ [Myg.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora