Capitolo 6

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Julya:

Entrati dentro in casa ognuno di loro si siede, io decido di rimanere in piedi per cercare di guardare meglio Daniel che non ha più detto nemmeno una parola.

Jonas continua a battere le sue dita sul tavolo creandomi un fastidio, e un ansia pazzesca tanto, da farmi decidere di prendere parola.

- P-posso sapere cosa succede?- chiedo guardando i due interessati.

- Julya va di sopra!- spalanco gli occhi a quelle parole.
- Scusa? N-No .. non me ne vado ..-
- Julya ho detto va di sopra! Erman Enysa andate- la sua voce cambia, ora è il vampiro che parla.  I due ragazzi si incamminano verso la porta mentre io rimango ferma davanti a lui chiudendo la mano a pugni.
- Non puoi! Non puoi tenermi fuori dalla tua vita .. siamo ..-
- Julya non mi fare ripetere le cose... ti prego va di sopra!- le sue parole sono cosi dure che a stento riesco a trattenere una lacrima che minaccia di scendere. Mi volto per prendere la mia giacca, prima di incamminarmi verso la porta.
- Julya!-
- Ascoltami bene. Non sono una ragazzina se mi tieni fuori dalla tua vita e non ti fidi di me, forse dovresti chiederti perché stiamo insieme!- urlo prima di sbattere la porta ed uscire da casa nostra.



Rimango seduta sulla panchina a riflettere, cerco di capire cosa mi sta nascondendo. Certo nei suoi 1500 anni avrà visto e passato molte cose, segreti mai detti, ma pensavo ..

- Già.. pensavo che ti fidassi di me! Che stupida che sono- lancio la piccola pietra davanti a me prima di prendere il mio cellulare che sta vibrando. Jonas mi ha mandato un messaggio: "Devi tornare"
- Mi dispiace, ma questa volta ...- alzo gli occhi lentamente quando noto qualcuno fermarsi davanti a me.

- Ciao Juylia-

- Tu? C-come .. - riesco a dire prima di scoppiare in lacrime.












Daniel :

Rimango in silenzio e senza far niente quando la vedo uscire arrabbiata, la lascio andare consapevole che la città è diventata una fortezza, è piena di miei uomini pronti a difenderla in caso ci fosse un attacco.

Continuo a sentire il suo respiro fino a che non si allontana.
Il mio sguardo si rivolge verso Jonas.

- Jonas parla. Non è il momento dei tuoi ..-

- Davvero non ricordi? Andiamo Daniel ti sei rincoglionito o cosa?- alzo gli occhi al cielo un gesto che ho imparato dalla mia piccola. - Di cosa parli? Ricordare cosa?- chiedo stufo dei suoi giri di parole. Non posso più mentire, da quando Julya mi ha donato il suo sangue, ci sono alcuni passaggi della mia vita che sono stati cancellati, anzi in realtà sono i ricordi più brutti della mia vita. Lo so, ne sono certo, specialmente perché non riesco più a ricordare loro.

- Daniel come sono morti i tuoi genitori.. anzi la domanda esatta e perché sono morti i tuoi genitori?-.

Rimango in silenzio, ecco uno dei ricordi che non riesco a venirne a capo. Le immagini sono sfuocate, e questo mi crea solo rabbia.

Ricordo il viso angelico di mia madre.

- Daniel-  - Zitto! Zitto Jonas- provo a dire mentre la rabbia e la frustrazione prende possesso del mio corpo. Lui come sempre, non accetta il mio invito di rimare in silenzio.

- No. Devi ricordare, devi parlare, perché i tuoi genitori sono ...- non riesce a finire la frase che subito si ritrova per terra tra i vari pezzi di vetro del tavolo dove lo buttato.

- Vaffanculo! Che c-cavolo vuoi Jonas? Cosa vuoi da me ancora?- urlo buttando fuori la mia rabbia da Vampiro verso quel tasto troppo dolente per me.

Lui si rialza in piedi senza nessun graffio e senza timori come suo solito fare.
- Devi dirmi perché sono morti- la sua frase mi fa scattare verso di lui. I miei pugni vengono parati, anche se dentro di me so che non sto usando tutta la mia forza, perché non è lui il mio nemico.
- Colpisci Daniela, ma la domanda è sempre la stessa Perché sono morti?- urla più forte mentre io continuo senza sosta a colpirlo in viso facendoli male questa volta.

Non so quanto tempo va avanti tra me che colpisco e lui che continua a fare la stessa domanda, sta di fatto che smetto. Smetto perché così non avrò la risposta alla mia unica domanda.
Mi siedo per terra acconto a lui mentre i miei occhi sono persi.

- Un giorno mi hai detto che non devo vivere nei ricordi. Bene io ho smesso e tu?-  chiede dopo un lungo silenzio.

- Che cazzo vuoi dirmi Jonas?- chiedo esasperato dalla situazione.

- Rispondi alla mi..-

- Non lo so cazzo! Non lo so .. erano dei Vampiri Jonas. Io non lo so.. - provo a dire tra i ricordi confusi.

- Daniel. Forse era il loro destino- mi giro trasformando il mio viso per le sue parole.

- Il loro destino? Il loro destino era di vivere con me. Erano dei Vampiri!Erano i regnanti di questo mondo- urlo prima di rialzarmi seguito da lui.

- Tutti è due erano dei Vampiri Daniel?- chiede mentre il suo sguardo cambia. Sembra essere sorpreso, mi guarda come se mi stesse studiando.

- Certo. Che cavolo ti prende? Hai per caso dimenticato chi sono- chiedo infastidito ancora di più.

- Daniel se sono dei Vampiri come fai ad essere nato tu?- lo guardo perplesso, non per la domanda che mi fa, ma per qualcosa che mi sfugge.

- Cos'è i pugni ti hanno dato alla testa? Oppure devo dimostrare di nuovo che sono l'unico Principe dei Vampiri!- chiedo mentre prendo in mano una bottiglia di whisky.

- Come mai tu hai il potere di leggere nella mente, di far fare qualcosa contro la propria volontà a chiunque. Come mai Daniel?- chiede di nuovo senza ricevere nessuna risposta da me.

- Daniel dannazione ma non ci arrivi?- urla venendo verso di me.

- Non so di che cavolo parli!- mi giustifico cercando di nascondere il vero motivo.

- Io pensavo che Julya avesse bisogno di me ma in realtà sei tu.. la grande magia thaqun. Sono davvero affascinato ancora oggi dal grande potere della strega- prendo il mio bicchiere posandolo per terra prima di guardarlo.

- Vieni qui, mi fai litigare con la mia donna ..
parli di cose senza senso, facendomi credere che ci sia una fine del mondo eminente, parli dei miei genitori quando non ti è permesso .. e la concludi con una strega. Si può sapere che cavolo hai fumato?- chiedo mettendomi di fronte a lui.

- Non fumo. Ma tu non capisci davvero? Il destino si sta compiendo di nuovo. La profezia. Ma questa volta c'è qualcosa di molto peggio di alcuni umani, o addirittura di qualche stupido Ibrido. Daniel il male si è risvegliato. E tu assieme a Julya con l'aiuto di Ramis ..-

- Di chi?- chiedo prima di mettere le mie mani sul suo collo. - Come sai quel nome? Come Jonas? Parla o questa volta ti uccido davvero- la sua mano prova a togliere la mia, ma sto usando tutta la mia forza.

- D-Daniel lui è vivo! Ed e..- non fa in tempo a finire che la mia mente ha già preso tutte le informazioni necessarie per poter uccidere l'uomo che mi ha abbandonato.

KRAY - La fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora