Capitolo 21

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Julya:

Fingere che tutto non sia mai successo, sognare una nuova vita quando la tua pelle è marchiata con il suo nome e una cosa che non potrò mai fare.

Sarebbe stato facile per me dire a tutti, che il suo modo di guardarmi ha riportato a galla ricordi che la mia mente a messo in standby solo per proteggermi dalla vera realtà, ma questa volta è diverso. Io sono diversa.

Ho capito. Ora so che per curare le ferite bisogna allontanarsi, dare del tempo al corpo e alla mente per tornare più forte.

« Ti ha detto ti amo »mi fa presente la mia vocina che è tornata a farmi compagnia in questa notte stellata.

- E facile dire ti amo .. e facile parlare .. ma ci devono essere anche i fatti- come sempre parlo da sola cercando di trovare una risposta a tutti i miei "perché".

- Posso?- la voce di Eragon mi fa sobbalzare prima di farli cenno di sedersi accanto a me.
- Non hai più detto parola da quando siamo tornati. Stai bene?-

Sento dentro di me un senso di ansia, non mi piace mentire, così decido di raccontarli la verità, almeno una parte di verità.

- Mi ricordo tutto .. so chi sono. So perché mi hai trovato quella sera a compiere quel gesto- le mie parole sembrano non colpirlo come se lui avesse capito già tutto.

Rimaniamo in silenzio per tutto il tempo finché lui non si decide a fare la domanda che il mio cuore continua a chiedere.
- Tu lo ami?-

Io e lui siamo come due calamite che si cercano in continuazione, due fuochi pronti ad accendersi e a spegnarsi quando sono lontani. Amo Daniel più di ogni altra cosa al mondo, darei la vita per lui, ma non è questo il punto.
Quello non è il mio Daniel, non è il ragazzo premuroso che mi ama che si preoccupa per me. Mi sta tenendo lontana, mi nasconde qualcosa, lo so, lo sento.

La mano di Eragon stringe la mia mentre i suoi occhi sono rivolti alla luna.
- Julya, puoi stare qui tutto il tempo che vuoi. Questa è anche casa tua. Da parte mia non ci sarà nessun tipo di avvicinamento ne niente. Qualsiasi cosa possa indurti a dubitare della mia onesta hai solo ... -

- Mi fido di te. .. mi fido di te Eragon- dico prima di contraccambiare la sua stretta che sigilla il nostro patto, mentre ho la sensazione di essere osservata.




Un mese dopo:

- davvero? Andiamo è una bugia- dico mentre a stento riesco a trattenermi dal ridere.

- Davvero. Pensa che mio cugino ha dovuto chiamare aiuto la donna non smetteva di toccarlo-. Le storie del cugino di Eragon mi mettono sempre il sorriso, la sua mano si porge verso di me mentre mi aiuta a scendere per non scivolare.

È già passato un mese da quando ho visto gli altri. Ci sono stati momenti che avrei voluto avere delle notizie da parte loro, ma mi sono sempre trattenuta e in più Eragon non mi ha mai lasciato sola, si prende cura di me come mai nessuno aveva fatto, fata eccezionale di Lui.

- Ju penso che sia per te- lo guardo confusa mentre indica con la mano la persona davanti alla porta di casa. Faccio cenno con la testa a Eragon che e tutto apposto prima di lasciarmi sola con l'ultima persona che voglio vedere.

- Ciao- rispondo al suo saluto continuando a fingere di non ricordarmi niente di lei.
- Sono qui per parlare-

Quanto vorrei mandarla a calci, ma cerco di fingere un finto sorriso facendoli segno si seguirmi, sotto lo sguardo preoccupato di Eragon.

- Mi dispiace, non ricordo il tuo nome ne chi tu sia-

- Beh diciamo che noi non siamo partite con il piede giusto- forse i due calci possono bastare prima di gettarla in acqua, penso tra me nel sentire la sua risposta.

- Perché? Hai fatto qualcosa contro di me?- provo a chiedere anche se so già la risposta.

Lei inizia a muoversi in direzione del piccolo ponte mentre io la guardo con un filo di rabbia.
- In realtà si, ma in pratica no. Ho dovuto prendere delle decisioni, che hanno portato a questo « indica il mio stato con la mano ».. ma c'è un motivo. Ti conosco ..-

- Mi conosci? Mi hai appena confermato che mi hai fatto del male e poi dici che mi conosci. Che razza di persona sei?- sento che la voglia di lanciarmi su di lei aumenta sempre più.

- Ti conosco perché tu... è una storia lunga, ma ti devi fidare di me- apro gli occhi sbalordita dalle sue parole.

- Mi dispiace, non ti conosco. Non mi fido delle persone che non conosco!- dico prima di allontanarmi da lei.

- So che sai chi sono, hai recuperato la memoria quel giorno che te ne sei andata. So perché ti stai comportando così ..- decido di andarmene senza risponderle, ma la sua mano mi blocca. - So che lo stai facendo per avere un suo segnale, qualcosa che ti faccia credere nel vostro amore .. so tutto Julya-

- Ti sbagli tu non sai niente. Io non so di cosa stai parlando- provo a dire prima di liberarmi dalla sua stretta.

- Di che non muori dalla voglia di sapere se lui e vivo o morto. Dillo ..-

- E un Vampiro è ovvio che non e m..- mi blocco quando mi rendo conto di quello che ho appena detto. Ritorno sui miei passi fermandomi davanti a lei. - Che diavolo vuoi? Sei la prescelta, la sua compagna. Cosa diavolo vuoi?- urlo la mia rabbia contro di lei.

La sua risata mi fa salire ancora di più i nervi tanto da farmi decidere di andarmene.

- Aspetta. Ti prego aspetta. .. ti prego dammi solo il tempo di dirti delle cose importanti, poi giuro che me ne andrò per sempre- sono tentata di andarmene e non ascoltare le sue stupide parole, ma la curiosità mi ha sempre divorato e anche qui non sembra voler far eccezione.

Le faccio segno di parlare mentre lei mi rivolge un sorriso.

- Vorrei dirti chi sono, cosa io ci faccio qui ..
« -non mi interessa quante volte ti sei infilata nel letto di Lui dì quello che hai da dire- le faccio presente »..
Io non sono la prescelta, io non sarò mai la compagna di Daniel, sei tu. Tu sei l'unica. Sono qui per dirti che se non sblocchi i tuoi poteri, quello che tu chiami incubo ogni mattina che ti svegli, sarà la triste realtà. Credi in te Julya, credi nel tuo potere. Solo insieme potrete sconfiggere il .. male- la sua mano scivola sulla mia mano mostrandomi il tatuaggio che si è impresso nella mia pelle da un paio di giorni.

- Sai cos'è?- chiedo mentre lei sorride di nuovo.

- È il marchio di appartenenza. La storia si ripete .. con qualche inceppo in più ...- i suoi occhi si puntano velocemente su tutto il mio corpo prima di guardarmi in un modo cosi dolce, non sembra essere lei per un attimo.
- si .. la storia si ripete- afferma più convinta.

La guardo allontanarsi da me, ma il mio cuore mi spinge a farle la vera domanda che voglio.
- L-lui sta bene?-

- Le visioni che hai sono reali. .. e fra non molto lo capirai- dici prima di sparire in acqua.

KRAY - La fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora