Prima del incontro.
Julya :Sogni, incubi, tristezza, delusione. Queste sono state le emozioni che mi hanno accompagnato in questi giorni. Per un'attimo i miei sogni sembravano celare qualcosa, ma finivano tutti col trasformarsi in incubi.
- Che ore sono?- con la sua solita voce buffa mi giro verso il ragazzo che in questi giorni non mi ha mai abbandonato, che si è preso cura di me senza mai chiedere niente in cambio.
- Buongiorno- faccio cenno con la mano cercando di nascondere il mio imbarazzo una volta che si alza dal divano.
Passano pochi minuti quando lo vedo rientrare con il piccolo vassoio.
- Questo e per te- la sua mano porge un fiore che aveva nascosto.
- Grazie Eragon- mi affretto a dire mentre sistemo il divano dove lui ha dormito lasciando a me il letto.
- Penso che oggi andremo nel altra isola forse sanno qualcosa di ..-
- di una ragazza scomparsa di cui nessuno chiede!- mi affretto a dire al suo posto. La sua mano sfiora la mia delicatamente per poi allontanarla.Mi siedo a pochi centimetri da lui mentre il suo sguardo e rivolto verso di me.
- Io non avrei mai smesso di cercarti- le sue parole sussurrate mi fanno sorridere.
- Sai ... mi prenderai per pazza. Lo so.
« -Ti sbagli. Non lo penso- si affretta a dire » Perché non sai ancora quello sto per dirti!- sorrido facendoli notare questo particolare. Il suo sorriso come sempre mi da quella sensazione di essere al sicuro, di poter essere me stessa. - Una parte di me vorrebbe andare via da qui, cercare la mia famiglia, ma un altra parte mi dice di rimanere, che qui sono al sicuro « noto una leggera tristezza nei suoi occhi » qui con te io so di essere al sicuro- aggiungo prima di sentire la sua mano stringere la mia.- Julya. Ascoltami, non devi andare via se è questo che vuoi. Puoi stare qui tutto il tempo che vuoi. E se vuoi io posso venire con te .. cioè starò con te, se vedi che la situazione non è di tuo gradimento, possiamo tornare qui .. tu puoi stare qui .. cioè con me. .. hai diciotto anni nessuno ti vieterà di fare niente- aggiunge in imbarazzo.
La mia mano stringe la sua mentre quelle parole mi sembrano essere un ancora di salvezza.Quando i miei occhi si sono posati su Baker per un attimo il mio cuore sembrava voler scoppiare dalla felicità. Sentivo che non ero sola, sapevo che la mia famiglia non mi aveva abbandonato, dovevo solo capire cosa era successo in questo periodo.
Attorno a lui facce nuove, a dirla tutta facce poco rassicuranti. Due di loro sembrano essere appena usciti da un frigo per quanto trasmettano il gelo assoluto, per non parlare dei due uomini che sembravano essere usciti da un film di Vichinghi.
E poi lui.
Non so chi sia, ma c'è qualcosa in lui. Qualcosa che fa scattare dentro di me rabbia.
E quando ha osato dire quella assurdità sulla mia famiglia ho sentito quel fuoco che da giorni brucia dentro di me voler uscire.- B-Baker .. che diavolo sta dicendo?- i miei occhi tornano sul unica persona amica in questo momento.
Conosco Baker da una vita so quando è in difficoltà, quando prova a nascondere qualcosa. - Baker, ti prego- la mia mano stringe la sua mentre il mio dolore al suo silenzio trasforma le mie lacrime in singhiozzi.
- Ju, io non capisco cosa ti succeda. E da quando hai sedici anni che la tua famiglia assieme a William sono morti. Non puoi non ricordare ... che diavolo le hai fatto?- la sua rabbia prova a scagliarsi contro la persona che e con me, ma la mia mano lo ferma.
- Fermo. Non provarci. ... non provarci- dico a denti stretti mentre l'uomo che mi ha dato la notizia continua a fissarmi.
Il suo sguardo sembra scavarmi dentro, come se leggesse tutte le mie emozioni e i miei segreti più profondi.- Julya hai già pianto per loro, hai già sofferto la loro morte-
I miei occhi si chiudono in un attimo mentre le parole di Baker fanno ego dentro di me. La mia mente inizia a vedere immagini sfuocate come a confermare le sue parole. Vedo .. la sirena .. l'ospedale, la folle corsa .. le mie urla di notte .. le urla contro quel destino cosi crudele. Io già vissuto tutto questo. Io ...I miei occhi si aprono posandosi su di lui. Il suo sguardo sembra esser perso con me, come se anche lui potesse sentire tutto quel dolore che sta per uscire fuori dal mio corpo.
I miei pugni si scagliano contro il petto di Baker, mentre lui incassa i colpi in silenzio.
- Dimmi che è uno scherzo .. ti prego a Baker .. ti prego ..- continuo a urlare mentre il suo silenzio lacera ancora di più il mio cuore. ..E poi ...
Quel calore.
...
Le vibrazioni che il mio corpo mi sta trasmettendo mentre le forti scosse continuano a non cessare da quando ho sentito delle forti braccia avvolgermi.
Per un attimo sono confusa, sono persa nel capire cosa sta succedendo, ma ci vuole poco a prima che io me ne renda conto.
Lui.
Lui che mi stringe forte come a marchiare qualcosa di suo, qualcosa che gli è sempre appartenuto.
La mia rabbia non si placa, continuo a urlare, provo a liberarmi da quella che sembra essere una gabbia. I miei pugni sul suo petto non lo smuovono, i suoi occhi ghiaccio sembrano sciogliersi ad ogni lacrima che verso.
- Lasciami .. lasciami- urlo anche se il mio corpo non sembra voler questo. C'è qualcosa nei suoi movimenti, sono così dolci, e leggeri.
- Calmati ... calmati ..- sussurra prima di farmi scivolare a terra con lui. - hai già affrontato questo. Hai già vissuto questo e ne sei uscita vincitrice. ...- la sua mano continuava a muoversi sui miei capelli mentre l'altra si muove sul mio corpo come conoscerlo a memoria.
- ho avuto paura .. "ragazzina"- questa parola mi è familiare. Provo a sforzarmi di ricordare tutto, ma il buio vince su di me portandomi nella sua dimensione.Fine II parte.
Messaggio
Il capitolo si divide in due parti. Mi sembrava strano non descrive come si è arrivati la. Forse i capitoli sembrano frettolosi, se è cosi fatemelo presente.
Spero che la storia fino a qui vi piaccia.
Grazie.
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KRAY - La fine
VampireSTORIA IN REVISIONE: II Libro - Sequel della storia Etken- L'ultimo Principe. SI CONSIGLIA DI LEGGERE LA PRIMA PARTE I due protagonisti sono Julya e Daniel. Due persone all'inizio completamente diverse, ma così uniti. Lei ha combattuto per averlo, h...