Capitolo 17

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Sono ore che sono seduta sul bordo del letto con lui di fronte. Ognuno di noi e perso nei propri pensieri.

Continuo a sforzarmi per ricordare qualcosa, qualsiasi indizio che possa spiegare la mia presenza qui, ma niente. L'ultima cosa che ricordo sono i miei genitori.

- A cosa pensi?-

- Sembra strano ma .. io non ricordo cosa ci faccio qui! Io ..-

- forse sei venuta in vacanza?-

- Ho 16 anni e conosco mio padre non mi avrebbe mai mandato in vacanza da sola- dico eliminando questa opzione.

- 16? Mio cugino mi ha detto che sei nata nel'99 quindi ne hai diciotto- mi mostra un piccolo foglietto con il mio nome e la mia data di nascita.

- E impossibile. Ti sbagli! .. io .. in che anno siamo?- chiedo impaurita nel scoprire la risposta.

- 17 ottobre 2017-

- stai mentendo. Non può essere. Perché menti?- inizio ad urlare in piena crisi di nervi mentre la mia paura sale sempre di più.

- Julya calmati. Guarda. . Non ho motivo per mentirti- dice indicandomi il calendario e poi un giornale con la data odierna.

Mi siedo sul letto mentre lui si avvicina a me.
- Senti io non so cosa bisogna fare, ma posso chiamare di nuovo il dottore forse lui saprà meglio di me- sussurra cercando di calmarmi, faccio segno di si con la testa.

Che cosa è successo in questi due anni. Cosa ci faccio io qui.


- Riesci a resistere fino a domani? È fuori per un caso urgente. E come puoi vedere le condizioni non mi permettono di uscire- indica fuori.
Fino a poco prima sembrava essere calma piatta, e ora il forte vento sembra scontrarsi con il mare.





Con le lacrime che scivolano sul mio viso continuo a sforzarmi nel ricordare cosa sia successo, ma niente, qualsiasi cosa io faccia vedo sempre il buio.

I miei occhi si posano su di lui che sembra essere perso.
- A cosa pensi?- chiedo timidamente verso quel ragazzo che sembra davvero preoccuparsi per la mia situazione.

- A cosa pensi?- chiedo timidamente verso quel ragazzo che sembra davvero preoccuparsi per la mia situazione

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- che è un gran casino! .. io al tuo posto darei di matto. Sei forte. Stai affrontando tutto con una forza da premiare- rimango sorpresa dalle sue parole, anche se non sono veritiere.

- Ti sbagli. Ho paura. Ho molta paura- confesso prima che i dolori su tutto il corpo si facciano sentire di nuovo.

Lui si alza dirigendosi verso il piccolo comodino per prendere un bicchiere pieno di acqua.
- Il dottore ha detto che al tuo risveglio avresti sentito dei dolori. Ti consiglia di bere questi- .

- Grazie- aggiungo prima di bere. - perché mi sono svegliata ora?-

- in realtà ti sei svegliata più volte, ma .. c'era qualcosa. Non so spiegarti cosa, .. era come se ci fosse una barriera attorno a te che ti proteggeva ... « i suoi occhi si posano su di me prima di sorridere » lo so sembrano una pazzia, ma giuro che c'era qualcosa- prova a dire confuso.

- Ti credo. .. non chiedermi il perché, visto che non ricordo nulla.. ma so che c'è qualcosa che mi fa credere che hai ragione- dico sorridendo.

- Raccontami la tua vita. Raccontami chi sei.. forse parlando .. ti aiuterà-

- Forse hai ragione-  dico prima di iniziare a raccontare tutto quello che la mente mi permette di raccontare.








- E tu?- chiedo una volta detto quel poco di me.

- Io. Ho ventitré anni, vivo qui da quando ne ho venti. Ho lasciato tutto per questo posto, per la magia che c'è qui, per il mare, la solitudine-

- Perché? Nel senso, e strano che un ragazzo giovane « avrei voluto aggiungere bello da paura, ma mi freno » voglia lasciare tutto. Di solito a questa età si pensa ad altro. Sai divertimento, ragazze, alcool .. le solite cose da .. ragazzi- provo a dire in imbarazzo mentre lui sorride.

- Perché sono diverso ...- nelle sue parole leggo che c'è di più, come se ci fosse qualcosa che lo tormenta.

- Sai avvolte prendiamo strade che non avremmo mai pensato di prendere. Solo dopo ci accorgiamo che tutto ha un perché-

- Già .. avvolte la vita e cosi ingiusta ti toglie una cosa ma subito dopo te ne da un'altra-

La sua frase sembra colpirmi in pieno stomaco, non so il perché ma qualcosa nella mia mente scatta mostrandomi un volto ..

- Julya, tutto bene?- la voce di Eragon mi catapulta di nuovo alla realtà anche se la mia mente è ancora incantata da quello sguardo, da quel suo modo di guardarmi

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- Julya, tutto bene?- la voce di Eragon mi catapulta di nuovo alla realtà anche se la mia mente è ancora incantata da quello sguardo, da quel suo modo di guardarmi.
- Dimmi senti qualcosa? Ricordi qualcosa- chiede.

- I-io .. non so-

- e qualcuno che conosci?- chiede ancora una volta.

- No, nessuno di importante.-

















Messaggio

Sistemando Etken mi sono ritrovata con delle date .. super strane. Tipo l'età di Julya. Cercherò di sistemare questa cosa in Etken perché in questo sequel Julya ha 18 anni.

Un altra cosa MOLTO IMPORTANTE. Lei va ancora al liceo perché quando si è messa alla ricerca di Daniel ha abbandonato tutto, quindi insieme hanno deciso di far ripetere l'anno ha Julya ( anche se lui l'ha fatto per averla con lui sempre.. the love 😍).






( il volto di Eragon)

KRAY - La fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora